NBA, LA Clippers-Dallas Mavericks 133-135 OT: Doncic leggendario vince sulla sirena
NBA SU SKYPrestazione leggendaria di Luka Doncic: in dubbio fino all'ultimo per una distorsione alla caviglia e senza Porzingis infortunato, realizza una tripla doppia da 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist e manda a segno la tripla della vittoria sulla sirena del supplementare. Dallas vince 135-133 nella partita più bella della bolla finora e pareggia la serie contro i Clippers
Un finale migliore di quello che ha scritto Luka Doncic non poteva esserci. Anzi, a dirla tutta neanche una partita migliore poteva esserci: dopo due giorni di attesa e trepidazione per le condizioni della sua caviglia sinistra dopo la distorsione subita in gara-3, la stella dei Dallas Mavericks ha stretto i denti ed era regolarmente al suo posto in campo, dove però mancava il secondo miglior giocatore dei texani, Kristaps Porzingis, fermato dal riacutizzarsi del problema al ginocchio che lo sta tormentando ormai da qualche settimana. Nonostante un inizio di partita shock (-18 a inizio secondo quarto), Doncic ha cominciato a macinare la sua pallacanestro e ha lentamente riportato in partita i Mavericks, fino al sorpasso operato al termine di un terzo quarto in cui era già in tripla doppia. Poi lo sloveno ha tenuto il meglio per la fine: nonostante l’eccellente difesa di Kawhi Leonard che in più di un’occasione gli ha reso la vita impossibile, Doncic ha segnato due triple cruciali nel quarto periodo per apparecchiare un supplementare da storia del gioco, nel quale ha segnato il canestro della parità e poi del sorpasso a 19 secondi dalla fine. I Clippers hanno risposto con la tripla del contro-sorpasso di Marcus Morris dall’angolo, ma hanno commesso l’errore di lasciare l’ultima parola a Doncic: il 21enne si è quindi preso la responsabilità del tiro decisivo con la sua classica conclusione in step back e ha mandato a segno la tripla della vittoria sulla sirena dell’overtime, venendo poi sommerso dall’abbraccio dei compagni. Sono i tre punti più belli e pesanti della sua giovane carriera, quelli che valgono il pareggio nella serie dei Mavericks e quelli che suggellano una prestazione leggendaria da 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist con 18/31 al tiro (4/10 da tre e 3/5 ai liberi) in poco meno di 46 minuti di gioco. Meglio di così, semplicemente, non si può giocare a pallacanestro.
Il racconto del primo tempo
L'assenza all'ultimo minuto di Kristaps Porzingis toglie un po' di certezze ai Mavericks che passano i primi minuti a cercare nuovi equilibri, ma contro un avversario del livello dei Clippers è come sanguinare davanti a uno squalo. Kawhi Leonard e soci ne approfittano subito e si portano immediatamente sul 13-7, costringendo coach Carlisle a un timeout in emergenza. Al rientro in campo però la situazione non migliora, con Doncic che si prende anche un fallo tecnico per proteste quando i Clippers doppiano i Mavs sul 22-11. L'ingresso di Boban Marjanovic produce subito punti veloci per l'attacco di Dallas, ma la coperta sembra sempre corta in una delle due metà campo - mentre Doncic chiude con 5 punti, 5 assist e 3 palle perse in un primo quarto al termine del quale si va al riposo sul 34-24 per L.A..
L'ingresso in campo delle riserve non fa altro che aumentare i problemi dei Mavs, che per trovare un po' di attacco devono chiedere minuti anche a JJ Barea. I Clippers viaggiano sul velluto rimanendo sopra il 60% al tiro con 5/9 dalla lunga distanza, controllando tranquillamente la partita e portandosi sul +18. Nonostante i tentativi dei tiratori dei Mavs come Seth Curry e Trey Burke, i Clippers guidati da un ottimo Lou Williams continuano a gestire il vantaggio, almeno fino a quando due accelerazione di Doncic non permettono il ritorno fino al -6. È Kawhi Leonard infine a mettere otto lunghezze tra le due squadre, mandando tutti all'intervallo sul 66-58.
Il racconto del secondo tempo
A cominciare meglio la ripresa sono di nuovo i Mavs, che approfittano delle fiammate di un eccellente Trey Burke per mettere addirittura la testa avanti, con l'attacco dei Clippers che comincia a battere in testa incaponendosi in soluzioni individuali. Coach Carlisle è un mago nel gestire i suoi quintetti nonostante la rotazione ristretta e Dallas con un parziale di 16-0 vola sul +8, con Luka Doncic che a metà terzo quarto è già in tripla doppia (21 punti, 11 rimbalzi e 10 assist). Il vantaggio dei Mavs tocca anche il +9 prima che due triple in fila di Reggie Jackson e Kawhi Leonard ricuciano lo strappo. Doncic però dopo un inizio lento è in completo controllo dell'attacco di Dallas facendo felici tutti (25 punti nel quarto portano la sua firma, in proprio o tramite assist), mandando i suoi all'ultimo riposo lungo sul 93-85 per i Mavs.
Seth Curry apre l'ultimo quarto con il canestro del +10 (parziale di 61-32 per i Mavs dopo il massimo svantaggio nel secondo quarto), mentre Doncic si prende l'ultimo riposo lungo facendosi trattare la caviglia. Anche con lo sloveno in panchina però Dallas continua a macinare punti, resistendo alle accelerazioni di Lou Williams e punendo con i canestri di Seth Curry e Tim Hardaway Jr. per spingersi fino al +12. Il rientro di Leonard e cinque punti in fila di Lou Williams valgono il -5 quando cominciano gli ultimi cinque minuti di gara, il momento in cui i Mavs hanno più sofferto nel corso della stagione.
Doncic si inventa due triple assurde in step back per tenere avanti i suoi e Tim Hardaway Jr. ne aggiunge un'altra per il +8, subito ripreso da Reggie Jackson e soprattutto da Leonard, che firma il -2 con un canestro gigantesco a meno di due minuti dalla fine. L'MVP delle ultime Finals firma un altro canestro e una super difesa su Doncic, mentre Lou Williams fa saltare Seth Curry e lucra tre tiri liberi, segnandone però solo due per la parità sul 121-121 a 50.6 secondi dalla fine. Dallas pasticcia in attacco e lascia l'ultimo possesso offensivo ai Clippers: Leonard si prende la responsabilità del tiro ma sbaglia, lasciando due decimi ai Mavs per segnare - ma Dallas non combina nulla, mandando la partita al supplementare.
Il racconto del supplementare
Leonard parte subito con un canestro in svitamento a centro area (30 punti per lui) e ne segna un altro in palleggio arresto e tiro, ormai in totale trance agonistica. Dallas però risponde con Finney-Smith e col canestro del sorpasso con Trey Burke da tre punti a metà overtime. Paul George batte un colpo dopo una vita segnando in sottomano per il +1, ma poi sbaglia un canestro già fatto sotto canestro e Trey Burke trova un altro canestro dalla spazzatura della partita. Williams risponde con un gioco da tre punti che vale il +2 e Doncic in qualche modo trova un guizzo per la nuova parità a quota 130 a 50 secondi dalla fine. Kleber difende come meglio non si potrebbe contro Leonard e lo costringe all'errore, poi Doncic si inventa una virata contro Reggie Jackson per il +2 a 19 secondi dalla fine: i suoi punti sono 40. A ribaltare la situazione ci pensa però Marcus Morris dall'angolo (0/3 da tre fino a quel momento nella partita) imbeccato da un grande assist no-look di Leonard per il sorpasso a 9 secondi dalla fine. Il finale è tutto da film: Luka Doncic si prende il pallone e segna la tripla della vittoria sulla sirena, chiudendo una partita semplicemente leggendaria.