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Playoff NBA, Russell Westbrook fa mea culpa dopo gara-2: “Al momento giro a vuoto”

houston
©Getty

Il n°0 dei Rockets, protagonista in negativo in gara-2, non si nasconde, sottolinea i suoi errori e proverà a cambiare approccio (e resa) nella serie: “Devo rivedere le immagini della partita e capire come poter diventare efficace”

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Nel post-infortunio, con un recupero così serrato e i tempi ridotti al minimo, in molti sapevano che Russell Westbrook non sarebbe stato di certo quello scintillante visto sul parquet lo scorso gennaio (al suo apice con la squadra texana). In pochi però avrebbero immaginato che le sue prestazioni potessero diventare addirittura deleterie per Houston, battuta in gara-2 dopo aver rimontato 21 lunghezze di svantaggio nel terzo quarto - prima di naufragare in un quarto periodo pieno di errori. “Al momento sto soltanto vagando per il campo - sottolinea il n°0 di Houston, senza nascondersi - dovrò rivedere le immagini della gara e capire quale sia la mia collocazione migliore sul parquet per diventare efficace”. Per ora infatti Westbrook è apparso più come un problema da risolvere agli occhi di coach D’Antoni, che uno in grado di dare una svolta ai Rockets. Alla sirena finale sono 10 punti con 4/15 al tiro e sette palle perse a fronte di soli quattro assist. Grazie ai suoi errori, i Lakers si sono potuti permettere il lusso di raddoppiare sistematicamente James Harden (limitato a soli 12 tiri tentati dal campo), lasciando all’ex giocatore dei Thunder metri di spazio mai sfruttati a dovere. Risultato? 1-1 nella serie e fiducia nuovamente da ritrovare per i Rockets.

Un paio di dati rendono bene l’idea dell’incapacità di Westbrook di prendere le misure agli avversari e soprattutto le decisioni giuste: il n°0 di Houston ha chiuso la partita con sette tentativi dalla lunga distanza (uno soltanto dei quali a bersaglio): era dal 9 gennaio che non tirava così tanto con i piedi oltre l’arco, a dimostrazione di come le scelte dei Lakers lo stiano portando a giocare nel modo in cui lui non vorrebbe/dovrebbe per mantenere efficacia. Un’altra indicazione che arriva dalle statistiche del match però è ancora più preoccupante per la squadra texana: con Westbrook in campo, il rating offensivo dei Rockets è stato di 97.1 punti segnati su 100 possessi, senza di lui di 149.6. Una differenza abissale e troppo grande per essere giustificata come semplice anomalia: il problema c’è, si vede e andrà risolto nel minor tempo possibile.

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