NBA, Los Angeles Lakers battono Miami 124-114: la cronaca di gara 2
NBA FINALSI Lakers vincono anche gara-2 controllando i Miami Heat, che si battono fino alla fine nonostante le assenze di Dragic e Adebayo. LeBron James (33 punti) e Anthony Davis (32+14) dominano sotto i tabelloni, non basta un grande Jimmy Butler da 25 punti e 13 assist. Ai gialloviola ora mancano due vittorie per l’anello: gara-3 in diretta nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 all’1.30 su Sky Sport
Troppo forti i Los Angeles Lakers, troppo forti LeBron James e Anthony Davis. Anche gara-2 di finale, vinta 124-114 dai gialloviola, segue il canovaccio di gara-1, seppur Miami ci provi fino all’ultimo a rimanere in partita mettendo in campo tutto quello che ha. Le assenze di Bam Adebayo e Goran Dragic dopo gli infortuni della prima partita privano però la squadra di coach Erik Spoelstra di due giocatori troppo importanti per le loro speranze, specialmente contro un avversario come i gialloviola. Ancora una volta sono le stelle dei Lakers a indicare la via: LeBron James gioca una partita di grande intelligenza contro la zona degli Heat, chiudendo ancora vicino alla tripla doppia con 33 punti, 9 rimbalzi e 9 assist segnando 14 dei 25 tiri tentati (3/8 da tre). Appena un punto in meno lo segna Anthony Davis, che segna 30 dei suoi 32 punti nei primi tre quarti nei quali domina a piacimento (15/20 al tiro a fine gara) spazzando via tutti a rimbalzo (8 in attacco dei suoi 14 finali). Grazie a loro due i Lakers sopravvivono a una pessima serata al tiro degli altri titolari (3/19 combinato dall'arco di Caldwell-Pope e Danny Green) e ringraziano un super Rajon Rondo dalla panchina, autore di 16 punti (3/4 da tre) e 10 assist in 26 minuti.
Butler e gli Heat ci provano fino all'ultimo ma non basta
Miami esce di nuovo sconfitta, ma non ha niente da rimproverarsi. Jimmy Butler si fa carico di tutte le responsabilità offensive andando vicino alla tripla doppia con 25 punti, 8 rimbalzi e 13 assist in 45 minuti, pur tirando male dal campo (7/17) ma sopperendo dalla lunetta (11/12). I tanti tiri liberi guadagnati da Miami (31/34 contro il 10/17 dei gialloviola) sono uno dei motivi per cui gli Heat riescono a rimanere in partita praticamente fino alla fine mantenendosi sempre attorno ai 10 minuti di svantaggio, distribuendo 29 assist su 36 canestri segnati e tirando sopra il 40% da tre (11/27). Coach Erik Spoelstra pesca anche il jolly di una grande partita di Kelly Olynyk (24 punti e 9 rimbalzi in 37 minuti) e i 17 del titolare Tyler Herro (il più giovane nella storia delle Finals superando Magic Johnson), seguiti dai 13 di Kendrick Nunn e i 12 di Jae Crowder. I 16 rimbalzi offensivi concessi e le sole 9 palle perse forzate finiscono per condannare Miami alla seconda sconfitta su due: ora si possono solamente attendere buone notizie dalle condizioni di Dragic e Adebayo in vista di gara-3.