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NBA, i Miami Heat non hanno otto giocatori a disposizione: rinviata la gara contro Boston

coronavirus
©Getty

Alla fine la NBA è stata costretta a rinviare la partita tra Celtics e Heat prevista per questa notte, dopo che oltre al roster decimato di Boston - con soli otto giocatori a disposizione - si è aggiunta una positività nello spogliatoio di Miami che ha costretto la squadra della Florida a mettere in quarantena il gruppo e a comunicare la propria indisponibilità per il match

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Tutti guardavano allo spogliatoio dei Celtics, al numero di giocatori a disposizione di Boston in vista di una gara complicata da affrontare contro un avversario di primo livello come gli Heat. Nel frattempo però, proprio quando la squadra di coach Stevens aveva fatto sapere di avere 8 giocatori nella lista degli “attivi” da poter schierare - il minimo necessario per scendere in campo - a Miami veniva resa nota la positività di Avery Bradley. Senza di lui la squadra della Florida avrebbe potuto lo stesso affrontare la sfida con i Celtics, almeno fino a quando nello spogliatoio degli Heat non è partito il tracciamento dei contagi: a quel punto è stato inevitabile iniziare a fare i conti e comunicare alla NBA di non avere a disposizione per il match contro Boston il numero minimo di giocatori per scendere in campo - vista la quarantena obbligatoria a cui molti dovranno sottostare. Boston-Miami diventa così la seconda partita di questa stagione a non essere disputata dopo il rinvio della gara d’esordio degli Houston Rockets contro gli Oklahoma City Thunder, a conferma di come il contagio da coronavirus al di fuori della bolla di Orlando stia diventando un bel grattacapo per la NBA.