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NBA, Houston in difficoltà: e le parole di James Harden lasciano tutti perplessi

NBA
©Getty

Dopo aver saltato il training camp, essersi presentato in ritardo, aver saltato diverse partite (e chiesto apertamente la cessione), la superstar dei Rockets ammette candidamente: "Abbiamo ancora tanto lavoro da fare perché non abbiamo avuto la chance di allenarci spesso tutti assieme"

Verrebbe da dire: “Proprio lui, parla”. James Harden ne ha combinate di tutte, in questo avvio di stagione, da lui ritardato: l’assenza al training camp, le feste senza distanziamento sociale, le gare saltate alle prese con il protocollo Covid e poi, soprattutto, la richiesta di cessione, mai ritirata (e anzi, più volte reiterata). In mezzo a tutto questo, gli Houston Rockets — con un nuovo allenatore, Stephen Silas — hanno dovuto anche giocare, un avvio di stagione non certo facile come testimoniato dal record di squadra, ancora negativo (3 vinte, 4 perse) con i texani attualmente al 12° posto a Ovest su 16 squadre. Ma invece di un mea culpa forse atteso da gran parte dei tifosi Rockets, dalla bocca di James Harden escono parole che lasciano perplessi, nel commentare il momento in altalena della squadra - vincenti nell'ultima sfida contro Orlando, ma non ancora convincenti: “Abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare. Credo sia così per tutte le squadre, ma noi in particolare non abbiamo avuto l’opportunità di allenarci spesso tutti assieme”.

"Chimica e ritmo": l'analisi di Harden

Un’ammissione per certi versi sconcertante, perché proprio l’assenza — ingiustificata — di Harden durante il training camp prolungatasi poi anche nelle prime gare di campionato ha creato questa forte instabilità in casa Rockets. “Ma se continueremo a costruire la nostra chimica di squadra, trovando ritmo tanto in attacco quanto in difesa, abbiamo la possibilità di fare qualcosa di davvero speciale”, chiude “il Barba”, su una nota positiva. Dipende da lui, come sempre. E se dal punto di vista statistico resta inattaccabile — sesto tra i realizzatori e primo tra i passatori con 27 punti e 11.3 assist di media — una maggior assunzione di responsabilità e una leadership diversa potrebbero davvero aiutare Houston più di tante parole.

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