
Mercato NBA: dopo James Harden, le altre stelle pronte a cambiare squadra
L’operazione James Harden a Brooklyn ha cambiato gli equilibri non solo a Est, ma dell’intera lega, costringendo anche le altre franchigie a ripensare i propri scenari futuri e facendo intuire ad altre stelle insoddisfatte che nelle prossime settimane potrebbe esserci spazio per altre trade. Questi i nomi “caldi” da tenere d’occhio

BRADLEY BEAL | Il talento degli Wizards non ha nascosto la sua insoddisfazione anche in questo inizio di regular season in cui, nonostante prestazioni clamorose (anche da 60 punti), Washington fatica a stargli dietro e a garantire quel minimo di resa necessaria in difesa per diventare una squadra da playoff. E l'arrivo di Russell Westbrook non sembra aver cambiato l'assunto

Con Victor Oladipo finito ai Rockets, per Beal la pista più percorribile al momento in caso di eventuale cessione è quella che potrebbe portarlo ai Miami Heat - che hanno spazio salariale a sufficienza per assorbire il suo contratto. Se Washington si ritrovasse spalle al muro e non alzasse troppo il tiro e le richieste, la trattativa con la squadra della Florida potrebbe andare in porto

KYLE LOWRY | Il pessimo record con cui i Raptors hanno aperto questa regular season ha fatto ripartire le voci insistenti su una possibile cessione del n°7 di Toronto - un contratto pesante di cui liberarsi e una pedina di scambio da sfruttare per rinnovare il roster. Nonostante sia un simbolo per la franchigia canadese, Lowry potrebbe dunque fare le valigie nelle prossime settimane

Per quale destinazione? La più chiacchierata è Philadelphia - città natale del giocatore dei Raptors - che già nel 2017 aveva mostrato grande interesse nei suoi confronti. Per lui i Sixers non saranno certo disposti a sacrificare Simmons, ma i tanti asset giovani e di talento presenti nella squadra della Pennsylvania potrebbero rendere appetibile l'offerta per i Raptors. In fondo il gruppo guidato da Doc Rivers ha bisogno di un'aggiunta dopo che i Nets sono riusciti a mettere le mani su Harden

ZACH LAVINE | Il suo valore è schizzato alle stelle in queste settimane, merito delle prestazioni da record messe a referto e di un talento cristallino che sembra essere giunto a piena maturazione. Chicago ha ancora margini di crescita, ma difficilmente diventerà una squadra di livello a Est nei prossimi anni: e se il n°8 dei Bulls avesse voglia di fare le valigie e andare via?

Al momento, stando alle indiscrezioni e alle voci che circolano di continuo nel mondo NBA, le uniche squadre disposte a mettere giocatori e scelte sul piatto non hanno grandi ambizioni di classifica (sì, ci sono anche i New York Knicks, come sempre). In quel caso diventerebbe inutile decidere di cambiare squadra, ma se roster interessanti e di prospettiva come i Memphis Grizzlies si facessero avanti per lui?

KEVIN LOVE | Il n°0 dei Cavaliers è sul mercato da tempo, ma nessuno si è mai fatto avanti. Il problema sono i dubbi sulla sua tenuta fisica e soprattutto un contratto troppo pesante per un giocatore ormai dall'incidenza relativa in campo. Con l'arrivo di Jarrett Allen e lo spazio sempre più ridotto sotto canestro, potrebbe bastare davvero poco per convincere Cleveland a rinunciare a lui

Molti ipotizzano un'operazione come quella che ha portato Jonas Valanciunas a Memphis - un affare anche per i Grizzlies, che si sono ritrovati ad avere sotto canestro un titolare affidabile. Ma chi può metterla in piede? Un nome: gli Charlotte Hornets, che sperano che la scintilla LaMelo Ball possa incendiare l'ambiente dopo anni difficili. Staremo a vedere

KARL-ANTHONY TOWNS | Dei cinque è il giocatore che meno probabilmente andrà via dalla sua squadra, perché legato ai T'Wolves e felice di aver trovato sul parquet un compagno di squadra e un amico come D'Angelo Russell. Il COVID lo ha costretto a pagare un prezzo personale elevatissimo, distraendolo per forza di cose dai problemi che restano sul parquet. Come risolverli? Magari facendo le valigie

La squadra di cui parlano in molti è Phoenix, che per diverse ragioni è riuscita a costruire un progetto finalmente promettente. L'amicizia con Devin Booker sarebbe l'esca, la resa al fianco di Chris Paul e DeAndre Ayton uno stimolo - oltre che un grattacapo non da poco a livello difensivo per i Suns. Una suggestione al momento, nulla più, ma in futuro le cose potrebbero cambiare