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NBA, anche Antetokounmpo è d'accordo: "Jazz come i Bucks lo scorso anno: sono i migliori"

NBA
©Getty

Dopo la seconda sconfitta stagionale incassata dai Jazz (la prima l'8 gennaio scorso), il due volte MVP in carica della lega rende onore agli avversari di serata: "A vederli giocare sembra tutto semplice: si divertono e vincono, batterli non è facile". Ma Donovan Mitchell guarda avanti: Vogliamo essere i migliori a luglio, non adesso"

Giannis Antetokounmpo sa come gioca la squadra migliore della lega. Gli ultimi due anni — almeno nel corso della lunga regalar season — sono sempre stati i suoi Bucks. Oggi invece quel titolo spetta agli Utah Jazz, capaci di migliorare ulteriormente il proprio record — il migliore nella lega — battendo proprio Milwaukee, per la 21^ vittoria stagionale in 26 gare disputate. “Sembrano noi lo scorso anno: quando li vedo giocare mi pare che gli venga tutto semplice, che si divertano a stare in campo assieme, tutto sembra semplice. Quando giochi con questa fiducia batterti è davvero difficile”. E difatti i Jazz li stanno battendo in pochi — solo i Denver Nuggets nelle ultime 18 partite — guadagnandosi così le parole d’elogio del due volte MVP in carica della lega, l’ultimo a uscire sconfitto di fronte a Donovan Mitchell e compagni: “Oggi sono la miglior squadra a Ovest”, ammette Antetokounmpo, ma le tre migliori squadre della Western Conference (con le due di Los Angeles insieme ai Jazz) sono anche le tre migliori squadre della lega, record alla mano.

Mitchell: “Vogliamo essere i migliori a luglio, non a febbraio”

Le parole dell’MVP dei Bucks possono far piacere ma sicuramente non placano la sete di successi degli uomini di coach Quin Snyder: “Non vogliamo essere la miglior squadra NBA a febbraio: vogliamo esserlo a luglio”, dice Mitchell. “Non siamo certi soddisfatti”, gli fa eco Joe Ingles, miglior marcatore contro i Bucks con 27 punti grazie a un ottimo 8/11 al tiro costruito quasi interamente dall’arco, dove ha tirato 7/9 (le sue 7 triple sono il suo massimo in carriera, che invece non riesce ad aggiornare per punti segnati: è la settima volta in carriera che si ferma a quota 27). È invece la prima volta in assoluto nella storia dei Jazz che quattro giocatori di Utah hanno segnato almeno 25 punti nella stessa gara: a Ingles (27) si sono aggiunti anche Rudy Gobert (27), Mitchell (26) e Jordan Clarkson dalla panchina (24), per un totale di 105 dei 129 punti di squadra. Utah fa paura, ma le sfide non mancano: Miami, Philadelphia, due sfide coi Clippers e una coi Lakers sono in calendario nelle prossime sei gare. Ma oggi non sono i Jazz a temere gli avversari, quanto gli avversari a temere i Jazz.

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