
Hall of Fame 2021, i 14 finalisti: Chris Bosh, Paul Pierce e non solo
La Hall of Fame di Springfield ha reso noti i nomi dei 14 finalisti per entrare nell’arca della gloria nel 2021. Tra questi figurano i nomi di Chris Bosh e Paul Pierce, oltre ad altri per cui da anni si parla dell’introduzione come Chris Webber, Ben Wallace e Michael Cooper. Tra le donne ci sono Lauren Jackson e Yolanda Griffith, tra gli internazionali Aldo Ossola e Dan Peterson. Le nomine verranno rese note il 16 maggio, dopo che dal 13 al 15 verranno introdotti quelli del 2020 tra cui Bryant, Duncan e Garnett

CHRIS BOSH | Già candidato nel 2020 ma non finalista, 11 volte All-Star in 13 stagioni NBA e due volte campione NBA oltre che oro olimpico con Team USA nel 2008, si è ritirato nel 2019 come membro dei Miami Heat dopo aver smesso di giocare nel 2016 per una forma ricorrente di coaguli nel sangue. In carriera ha viaggiato a 19.2 punti e 8.5 rimbalzi di media

PAUL PIERCE | Prima apparizione da finalista dopo 19 stagioni NBA di cui 15 con la maglia dei Boston Celtics, con cui ha vinto il titolo da MVP delle finali nel 2008. Dieci volte All-Star, è secondo nella classifica marcatori della storia biancoverde dietro solo a John Havlicek. È anche 19° per punti in carriera (26.397) e il suo numero 34 è stato ritirato sia dai Celtics che dai Kansas Jayhawks di cui è stato All-American nel 1998

CHRIS WEBBER | Prima scelta assoluta nel Draft del 1993 e cinque volte All-Star, deve la sua fama non solo agli strepitosi anni con i Sacramento Kings ma anche all’epopea dei “Fab Five” all’università di Michigan. Da anni si parla della sua introduzione nella Hall of Fame, che però non è ancora arrivata

MICHAEL COOPER | Dodici anni passati con i Los Angeles Lakers dello Showtime, di cui era lo specialista difensivo sul perimetro (Difensore dell’anno nel 1987 e cinque volte nei quintetti All-Defensive) vincendo cinque anelli NBA. È stato anche allenatore di successo nella WNBA vincendo due titoli con le Sparks

BEN WALLACE | Uno dei più grandi difensori della storia NBA, vincendo quattro titoli di Difensore dell’Anno (solo Dikembe Mutombo come lui) e venendo nominato sei volte per i quintetti difensivi, oltre a vincere l’anello nel 2004 con i Detroit Pistons ed essere nominato quattro volte per l’All-Star Game

TIM HARDAWAY | Oro olimpico nel 2000, nei suoi 13 anni di NBA ha segnato 15.373 punti con oltre 7.000 assist, diventando famoso per la sua signature move — il crossover “UTEP Two-Step”, dal nome dell’università di Texas-El Paso dove ha giocato per quattro anni. Nel 1997 è stato primo quintetto All-NBA con la maglia dei Miami Heat

MARQUESE JOHNSON | Cinque volte All-Star tra la fine degli anni ’70 e ’80, Comeback Player of the Year nel 1986 e primo quintetto All-NBA nel 1979, viaggiando a 20 punti di media per 11 stagioni da professionista. A UCLA ha vinto il titolo NCAA nel 1975 sotto John Wooden, ed è già stato introdotto nella Hall of Fame del college basket nel 2013

RICK ADELMAN (allenatore) | Sulle panchine NBA per oltre tre decenni, il suo record complessivo è di 1.042-749 (pari al 58% di vittorie). Le sue squadre hanno raggiunto i playoff in 16 stagioni su 23, guidando i Portland Trail Blazers a due finali nel 1990 e nel 1992 e i Sacramento Kings vicino alla meta nei primi anni 2000. Nel corso della sua carriera ha allenato Hall of Famer come Clyde Drexler, Tracy McGrady, Yao Ming, Dikembe Mutombo, Chris Mullin e Drazen Petrovic

BILL RUSSELL (allenatore) | Già ovviamente presente nella Hall of Fame da giocatore sin dal 1975, dopo la sua leggendaria carriera in campo Russell è diventato anche il primo capo-allenatore di colore nella NBA nel 1966, guidandoli al titolo nel 1968 e nel 1969 come allenatore-giocatore dopo il ritiro di Red Auerbach. Successivamente ha avuto un record di 341-290 in regular season e di 34-27 ai playoff esclusivamente come allenatore

JAY WRIGHT (allenatore) | Due volte Allenatore dell’Anno (nel 2006 e nel 2016) e primo allenatore NCAA a guidare una squadra a quattro stagioni consecutive da 30 vittorie, ha vinto due titoli NCAA nel 2016 e nel 2018 con Villanova in tre apparizioni alle Final Four, dando il via alle carriere di tanti giocatori ora protagonisti in NBA come Mikal Bridges, Donte DiVincenzo, Josh Hart, Jalen Brunson e Saddiq Bey

LAUREN JACKSON | Sette volte All-Star per la WNBA nei primi anni 2000 e tre volte MVP (2003, 2007, 2010), ha guidato le Seattle Storm all’anello nel 2004 e nel 2010, anno in cui è stata anche MVP delle Finals. Fenomenale anche la sua carriera con la nazionale australiana, guidandola a tre argenti olimpici nel 2000, 2004 e 2008 arrendendosi davanti solamente allo strapotere delle sue colleghe statunitensi

YOLANDA GRIFFITH | Sette volte All-Star nella WNBA e due volte oro olimpico con Team USA, ha guidato le Sacramento Monarchs al titolo nel 2005 venendo nominata anche per il primo quintetto All-WNBA e il primo quintetto difensivo. MVP e Difensore dell’anno nel 1999, è stata nominata come una delle 20 migliori giocatrici del primo ventennio della lega femminile nel 2016

MARIANNE STANLEY (allenatrice) | Più di 40 anni sulle panchine femminili a livello universitario e professionistico, Stanley ha guidato Old Dominion al titolo NCAA nel 1985 ed è diventata Allenatrice del’Anno nel 2002 alla guida delle Washington Mystics della WNBA, raccogliendo premi e riconoscimenti nella sua lunghissima carriera

LETA ANDREWS (allenatrice) | Nessuno meglio di lei a livello liceale, uomo o donna che siano. Nei suoi 50 anni sulle panchine dei licei in Texas ha partecipato a 16 Final Four, vincendo il titolo statale nel 1990. Fa già parte della Hall of Fame liceale dal 1995 e di quella del basket femminile dal 2010

ALDO OSSOLA E DAN PETERSON | Tra i tanti nomi presenti nell’International Committee spuntano anche quelli di Aldo Ossola (storico playmaker di Varese) e di Dan Peterson (allenatore e commentatore che non ha bisogno di presentazioni), oltre ad altre leggende europee come Toni Kukoc, Dusan Ivkovic e il compianto Alphonso Ford. Solo uno dei 17 nominati per la categoria potrebbe essere introdotto nella Hall of Fame

GLI ASSENTI | Pur essendo nominabili, i nomi più famosi a essere rimasti fuori dal novero dei finalisti sono Chauncey Billups e Richard Hamilton tra gli uomini e Becky Hammon e Swin Cash tra le donne. Le scelte definitive verranno svelate il prossimo 16 maggio, dopo che dal 13 al 15 verrà tenuta la cerimonia della classe del 2020 — tra cui spiccano i nomi di Kobe Bryant, Tim Duncan e Kevin Garnett