NBA, risultati della notte: Harden-Irving guidano i Nets, i Clippers battono i Bucks

BOSTON CELTICS-NEW ORLEANS PELICANS 109-115 | Zion Williamson segna 28 punti con 11/22 al tiro (24^ gara in fila con 20+ punti e almeno il 50% dal campo) e 8 rimbalzi nel successo conquistato nel finale dai Pelicans che perdono per strada buona parte delle 17 lunghezze di vantaggio raccolte nel quarto periodo. A chiudere i conti ci pensa un super canestro di Brandon Ingram nell’ultimo minuto, autore di 25 punti e 9 assist a cui si aggiunge la super doppia doppia da 15 punti e 15 rimbalzi di Josh Hart in uscita dalla panchina

Boston celebra dunque nel peggiore dei modi il ritorno del pubblico al TD Garden per la prima volta da quando la pandemia nel marzo 2020 ha bloccato la regular season NBA e sconvolto la nostra vita nell’ultimo anno: 2.298 persone (il 12%. della capienza complessiva dell'arena) che si sono godute i 34 punti e 9 rimbalzi di Jayson Tatum da 12/25 dal campo e 5 triple, chiamato a fare le veci anche di Jaylen Brown - fermato da un problema all’anca sinistra

Prestazione da dimenticare a livello realizzativo per Evan Fournier, all’esordio in maglia Celtics ma che rimanda l’appuntamento con i primi punti in carriera in NBA con Boston: il talento francese ex Magic chiude con 0 punti a referto in 33 minuti giocati a gara in corso, con 0/10 dal campo, 0/5 dall’arco, un paio di rimbalzi e recuperi e poco altro. Il quarto all-time nella storia NBA a tirare così tanto e a non segnare mai al debutto con una nuova squadra

OKLAHOMA CITY THUNDER-DALLAS MAVERICKS 106-127 | Sono 25 i punti di Luka Doncic nel comodo successo Mavericks che allungano nel secondo tempo e battono i Thunder a domicilio, in un match in cui i texani non solo ritrovano lui ma anche un Kristaps Porzingis da 20 punti e 9 rimbalzi. Il compito più importate del lungo lettone è quello di contenere Moses Brown, centro di OKC che mette a referto solo 6 punti in un match da 21 e 6 rimbalzi per Aleksej Pokusevski - il miglior realizzatore dei padroni di casa

Esordio vincente in maglia Mavericks anche per Nicolò Melli, autore di 6 punti con 3/4 da campo (l’errore arriva con l’unica conclusione della sua gara dalla lunga distanza), a cui aggiunge 3 rimbalzi e una palla rubata in 11 minuti di utilizzo. Tempo necessario per ambientarsi al meglio: “Sono molto contento - sottolinea coach Carlisle - avevo un dubbio prima della partita: riuscirà a tenere il campo sia nel ruolo da quattro che da cinque? Può tenere in difesa contro avversari di quel tipo? Mi ha sorpreso per efficacia questa sera”

L.A. CLIPPERS-MILWAUKEE BUCKS 129-105 | Ben 19 triple a bersaglio e una distribuzione offensiva di responsabilità perfetta - Marcus Morris segna 25 punti, Reggie Jackson 20, Kawhi Leonard 23 e Luke Kennard fissa a 21 il suo nuovo massimo stagionale - e così i Clippers si sbarazzano di Milwaukee realizzando 103 punti negli ultimi tre quarti: dopo essere andati sotto di 12 lunghezze in avvio, la gara cambia decisamente volto per i losangelini nonostante le assenze di Patrick Beverley e Paul George. Una grande conferma contro una grande squadra

Si interrompe così la striscia di quattro vittorie consecutive dei Bucks, nonostante un positivo e convincente Giannis Antetokounmpo - autore di 32 punti con 10/21 dal campo, 6 rimbalzi 3 assist e soprattutto 10/12 ai liberi (indicatore che a Milwaukee tengono sempre d’occhio). Jrue Holiday ne aggiunge 24 con 7 assist, mentre Khris Middleton tira con meno del 50% dal campo e chiude con 15 punti a referto. Una sconfitta che allontana gli ospiti dalla coppia di testa Philadelphia-Brooklyn in vetta alla Eastern Conference

WASHINGTON WIZARDS-INDIANA PACERS 132-124 | Una partita combattuta e divertente, in cui nessuna delle due squadre è riuscita ad avere più di sei lunghezze di vantaggio fino al termine del quarto periodo - quando gli Wizards, sotto di due possessi pieni, hanno piazzato il parziale da 22-8 per chiudere la gara. Un successo frutto della presenza a rimbalzi (55-37 il conto finale), dei 26 punti di Rui Hachimura, dei 18 di Chandler Hutchison - al debutto con gli Wizards - e soprattutto delle giocate di uno straordinario Russell Westbrook

Il n°4 degli Wizards chiude con una prestazione letteralmente mai vista prima, autore di 35 punti, 21 assist e 14 rimbalzi: una tripla doppia che nessuno nella storia NBA ha mai messo a referto in precedenza. Per Westbrook è la n°16 in questa stagione con Washington, diventato in 38 partite in maglia Wizards il recordman di franchigia - superate le 15 di Darrell Walker che a fine anni ’80 ne aveva 15 complessive in 283 partite. Washington vince così la seconda gara in fila dopo averne perse otto delle precedenti nove

Cosa resta dei Pacers? Davvero poco da dire, guidati dai 35 punti di Domantas Sabonis con 12/19 dal campo, 10/15 a cronometro fermo, 11 rimbalzi, 6 assist e un paio di recuperi. Assieme a lui soltanto Malcolm Brogdon - 26 punti, 8 assist e 5 triple - riesce a dare un contributo tangibile, in quella che per Indiana è la seconda sconfitta nelle ultime sei gare e in una regular season in cui continua la mediocrità di Indiana

GOLDEN STATE WARRIORS-CHICAGO BULLS 116-102 | Lo sapeva bene Steve Kerr e tutti gli Warriors: sarebbe bastato “poco”: ritrovare Steph Curry sul parquet per tornare a incantare e vincere. Golden State approfitta del recupero dall’infortunio dell’All-Star n°30 per conquistare un meritato successo contro i Bulls, condannando Chicago alla sesta sconfitta nelle ultime sette nonostante i 21 punti, 9 rimbalzi e 6 assist del nuovo arrivato Nikola Vucevic, a cui si aggiungono i 12 punti con un mediocre 4/16 al tiro di Zach LaVine

Steph Curry invece festeggia il suo ritorno in campo con un match da 32 punti, 11/24 al tiro, 6 triple, 5 rimbalzi e 6 assist a referto: è lui il leader di un quintetto che chiude tutto in doppia cifra, con 21 punti di Andrew Wiggins, 18 e 11 rimbalzi di Kelly Oubre Jr. e 11 con 9 assist, 5 rimbalzi e un “insolito” 3/5 dall’arco per Draymond Green. Funziona tutto per Golden State, che si tiene stretta il decimo posto a Ovest con l’intenzione di non lasciarsi scappare il treno playoff

HOUSTON ROCKETS-MEMPHIS GRIZZLIES 110-120 | Una partita diversa da quella stravinta dai Grizzlies 133-84 nel loro ultimo viaggio in Texas, ma il risultato è rimasto lo stesso, nonostante il vantaggio anche di 12 lunghezze dei Rockets nel corso della sfida guidati dai 25 punti e 9 rimbalzi del nuovo arrivato Kelly Olynyk, cui si aggiungono i 24 di Jae’Sean Tate e i 13 in uscita dalla panchina di DJ Augustin. Troppo poco per evitare una sconfitta che avvicina Houston sempre più all’ultimo posto a Ovest, occupato al momento da Minnesota

Festeggia Memphis invece che in classifica resta a ridosso dell’ottavo posto occupato dai San Antonio Spurs, vincente e convincente grazie alla prestazione da 30 punti e 15 rimbalzi di Jonas Valanciunas, raccolti con 13/18 al tiro. Desmond Bene e De’Anthony Melton combinano per 40 punti e 7 triple in uscita dalla panchina, con 7 canestri a testa dal campo e un impatto decisivo come i 12 punti e 8 assist messi a referto da Ja Morant

UTAH JAZZ-CLEVELAND CAVALIERS 114-75 | Sesta vittoria in fila e 20^ consecutiva in casa per i Jazz che passeggiano contro Cleveland in un match in cui i Cavaliers segnano 32 punti complessivi nei primi 24 minuti. Davvero troppo pochi per gli ospiti, tenuti al 35% di conversione dal campo e travolti dalla migliore squadra NBA in questi oltre tre mesi di regular season, con 18 punti e 17 rimbalzi di Rudy Gobert, 19 segnati da Mitchell e 18 da Mike Conley (con +38 di plus/minus in 26 minuti)

Cleveland raccoglie i cocci di una delle sconfitte più pesanti della stagione dei Cavs, travolti senza riuscire a opporre la minima resistenza a una corazzata come Utah. Collin Sexton raccoglie 20 punti, Darius Garland ne aggiunge 18, ma il livello di esecuzione e resa resta ben lontano dagli standard NBA. Lotta sotto canestro il nuovo arrivato Isaiah Hartenstein, che con il suo gioco perimetrale mette in difficoltà Gobert in una gara per lui da 7 assist e 14 rimbalzi con soli 5 punti

NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 88-98 | Una striscia di sconfitte che si interrompe (a 6, quella di Miami), una di vittorie che va in fumo (a 3, quella di New York): Jimmy Butler e Bam Adebayo — 27 punti il primo, 20 con 17 rimbalzi il secondo — fanno riassaggiare il gusto del successo ai campioni della Eastern Conference in carica, che hanno anche 18 punti da Tyler Herro e 14 da Duncan Robinson, entrambi con 4/9 da tre punti. Decisivo un terzo quarto da 39-21 per gli Heat, che avevano chiuso sotto di 7 il primo tempo

Julius Randle è il migliore dei suoi con 22 punti, ma tutto il resto del quintetto base dei Knicks colleziona soltanto 24 punti. Note più positive arrivano dalla panchina, dove vanno in doppia cifra sia Derrick Rose (16 punti in 26 minuti con 3/5 dall’arco) che Immanuel Quickley (12 in 17 minuti). I Knicks hanno solo 15 assist di squadra e pagano cattive percentuali non solo dal campo ma anche ai liberi (12/20, solo il 60%)

SAN ANTONIO SPURS-SACRAMENTO KINGS 115-132 | A Sacramento si torna a parlare di playoff. Impossibile solo pensarci poco tempo fa, ma la 5^ vittoria in fila dei californiani li proietta all’11° posto a Ovest, a uno solo di distanza per giocarsi il play-in. Contro gli Spurs funziona tutto: i titolari combinano per 96 punti, guidati dai 24 di De’Aaron Fox, dai 23 con 12 rimbalzi dell’ottimo Richaun Holmes, e dai 20 con 5/9 da tre di Buddy Hield (18/36 il conto dall’arco per i Kings, un ottimo 50%)

Alla quinta gara interna consecutiva, gli Spurs sono ancora fermi a una sola vittoria: contro i Kings non funziona quasi nulla, e Popovich lo fa notare: “Concedere il 50% al tiro agli avversari già ti mette nei guai [Sacramento chiude con il 56% dal campo, ndr], poi non aiuta subire 23 punti da palle perse e 20 punti in transizione”. Dejounte Murray segna 21 dei suoi 23 punti nel primo tempo ma viene limitato a 1/4 al tiro nel secondo; 19 li aggiunge Derrick White, e 17 a testa DeMar DeRozan e Jakob Poeltl (con anche 11 rimbalzi)

DETROIT PISTONS-TORONTO RAPTORS 118-104 | Saben Lee segna 14 dei suoi 19 punti nel primo tempo della sua seconda gara in carriera in NBA da titolare nel successo Pistons contro i Raptors. Coach Casey trova anche 19 punti dall’altro rookie di Detroit Saddiq Bey; gli stessi messi a referto da Hamidou Diallo che aggiunge anche 10 rimbalzi in uscita dalla panchina. Basta e avanza alla squadra di casa per interrompere così una striscia di quattro sconfitte in fila

Ennesimo passo falso dei Raptors - alla 12^ sconfitta nelle ultime 13 gare - a conferma di una regular season da dimenticare per Toronto: alla squadra guidata da coach Nick Nurse non basta mandare tutto il quintetto di doppia cifra, con 22 punti di Fred VanVleet, 19 di OG Anunoby, 15 di Gary Trent Jr. - titolare e già 38 minuti sul parquet pochi giorni dopo il suo arrivo - e i 10 di Kyle Lowry (con -23 di plus/minus in 24 minuti), che non doveva essere più in squadra, ma che Toronto non è riuscita a scambiare