
NBA, risultati della notte: super Gallinari batte Golden State, perdono Sixers e Lakers
Danilo Gallinari chiude con 25 punti e 10 rimbalzi nel successo contro gli Warriors (37 punti di Steph Curry), i Lakers pieni di assenze crollano nel derby contro i Clippers. I Grizzlies battono a domicilio i 76ers, i Nuggets vincono contro i Magic - facendo più fatica del previsto - mentre i Celtics conquistano il 2° successo in fila contro gli Hornets. Lonzo Ball - autore di otto canestri dall’arco, massimo in carriera - trascina i Pelicans alla vittoria a Houston, i Nets senza Harden e Durant perdono a Chicago

ATLANTA HAWKS-GOLDEN STATE WARRIORS 117-111 | Terza vittoria in fila per gli Hawks che superano anche gli Warriors in casa guidati da un super Danilo Gallinari in uscita dalla panchina e dai 24 punti e 18 rimbalzi firmati da Clint Capela - dominante in area contro una Golden State sempre più in difficoltà. Un match combattuto e in equilibrio, con 16 cambi in testa alla gara e 17 situazioni di parità nel punteggio prima del 6-0 di parziale firmato Huerter e Snell che ha portato Atlanta sul 103-98. Gli Hawks agganciano così Miami al quarto posto a Est
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Il miglior realizzatore del match per Atlanta è Danilo Gallinari, autore di 25 punti in 29 minuti trascorsi sul parquet a gara in corso, grazie a un chirurgico 5/8 dal campo, condito con un paio di triple, un indicativo 13/15 a cronometro fermo - che ben racconta la sua aggressività offensiva - e con 10 rimbalzi. Il risultato in un match così equilibrato è un +12 di plus/minus che ha visto il n°8 azzurro in campo in tutte le fasi cruciali (e favorevoli) agli Hawks: un fattore sempre più determinante nella resa della squadra della Georgia
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Non basta il ritorno in campo delle due colonne portanti - Steph Curry e Draymond Green - degli Warriors dopo l’umiliazione subita contro Toronto e la sconfitta con 53 lunghezze di scarto. Il n°30 di Golden State chiude con 37 punti a referto, nonostante il 3/12 dalla lunga distanza, compensato dal 10/12 a cronometro fermo. Sono 8 le palle perse da Curry, mentre Green sfiora la tripla doppia - 11 punti, 11 assist e 7 rimbalzi - mettendo a referto il miglior plus/minus della sfida (+9 nei 36 minuti con lui in campo). Resta in panchina per 48 minuti Nico Mannion
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PHILADELPHIA 76ERS-MEMPHIS GRIZZLIES 100-116 | Il pubblico è tornato in parte sugli spalti del Wells Fargo Center - riempito per il 25% della sua capacità - e non ha perso tempo a farsi sentire, fischiando in maniera rumorosa i 76ers nel finale della partita persa e mai in discussione contro Memphis. Anche una volta senza Joel Embiid (fuori nei back-to-back), Philadelphia si aggrappa invano ai 21 punti di Tobias Harris, mentre Ben Simmons tira soltanto sei volte e segna sette punti, non permettendo ai Sixers di staccare i Nets in vetta a Est
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Memphis invece ne approfitta e si tiene il nono posto a Ovest grazie al solito contributo di squadra - sette giocatori in doppia cifra - e a un terzo quarto decisivo nel segnare la sfida: 45-29 di parziale, 16/22 dal campo, 7/12 da tre punti di squadra e un +26 nel punteggio che ha chiuso definitivamente i conti. Alla sirena finale sono 16 e 12 rimbalzi per Jonas Valanciunas a cui si aggiungono i 17 con 6/9 al tiro di Dillon Brooks e i 15 punti a testa di Grayson Allen e Brandon Clarke

L.A. CLIPPERS-LOS ANGELES LAKERS 104-86 | Ancora fuori Andre Drummond in casa Lakers, le cose per i gialloviola si mettono subito male: solo 38 punti nel primo tempo (minimo stagionale) con 11 palle perse. I Clippers sono sopra di 15 all’intervallo e lo saranno di 18 alla fine, controllando agevolmente il secondo derby (vinto) su due. Marcus Morris (22 punti) fa meglio del gemello Markieff (9) e chiude come miglior marcatore, mentre Kawhi Leonard sfiora la tripla doppia (19 con 10 rimbalzi e 8 assist)
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Neppure un quarto quarto da 31 punti evita ai Lakers di stabilire il proprio minimo stagionale per punti (solo 55 nei primi tre quarti). Tante le assenze, ma davvero deludente il quadro complessivo: 18 palle perse, 7/23 dall’arco, il 30% da tre e il 40% dal campo. Gli unici a salvarsi Montrezl Harrell (19 punti) e Talen Horton-Tucker (16) dalla panchina, 5/22 combinato al tiro per Kuzma e Schröder

DENVER NUGGETS-ORLANDO MAGIC 119-109 | Successo sofferto dei Nuggets, più in difficoltà del previsto contro un avversario che ha combattuto fino alla sirena finale. Orlando infatti tocca le 18 lunghezze di vantaggio all’intervallo lungo, prima di sprofondare in un secondo tempo in cui i padroni di casa fanno la differenza in difesa (44 punti concessi in 24 minuti) e con ben 72 punti segnati: la squadra del Colorado porta a casa così il quinto successo in fila, scavalcando i Lakers al quarto posto a Ovest
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Reduci dallo scambio proprio con i Magic che meno di due settimane fa ha portato Aaron Gordon a indossare la maglia dei Nuggets, Denver si gode il nuovo arrivo (4-0 il record con lui in campo) alla sua miglior partita in Colorado e autore di 24 punti e 7 rimbalzi con 10/13 dal campo, due assist e due stoppate con +12 di plus/minus - miglior realizzatore di un quintetto tutto oltre quota 15 punti segnati

Le due triple che chiudono i conti in volata le firmano Jamal Murray (22 punti con 7/18 al tiro) e Michael Porter Jr. (20 punti e 12 rimbalzi), entrambe arrivate su invenzioni e passaggi vincenti di un Nikola Jokic sontuoso: il centro serbo chiude con 17 punti, 16 assist e 9 rimbalzi, sfiorando la tripla doppia e portando a casa la gara n°81 in carriera con almeno 10 assist - superato Wilt Chamberlain come miglior centro della storia NBA. Un bel riconoscimento per un giocatore che ha ancora tempo e modo per ritoccare i suoi record
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BOSTON CELTICS-CHARLOTTE HORNETS 116-86 | Jayson Tatum chiude con 22 punti e 8 rimbalzi la sfida vinta contro Charlotte, decisa dal 40-27 di parziale del terzo quarto che permette a Boston di scappare via nel punteggio e superare le 20 lunghezze di margine. Evan Fournier ne aggiunge 17 con quattro triple, mentre per Robert Williams sono 16+8: “Le ultime due gare abbiamo mosso il pallone alla grande”, sottolinea coach Stevens, “La speranza è quella di poter giocare così in difesa anche in futuro”
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Una vittoria che porta i Celtics al settimo posto a Est al pari dei Knicks (25-25 il record), a mezza gara di distanza dagli Hornets - rimaneggiati e in difficoltà a causa degli infortuni di LaMelo Ball, Gordon Hayward e Malik Monk. Quella di Boston è la sconfitta più pesante della stagione per Charlotte, incapace di andare oltre i 22 punti e 7 rimbalzi di Terry Rozier e gli 11 con 6 assist di Devonte’ Graham

HOUSTON ROCKETS-NEW ORLEANS PELICANS 115-122 | I Pelicans tornano al successo dopo due sconfitte in fila, superando non senza difficoltà un avversario inizialmente scivolato oltre la doppia cifra di svantaggio e poi risalito grazie al 33-19 di parziale del terzo quarto. Alla fine serve un altro guizzo nell’ultima frazione a New Orleans, vincente nonostante le assenze di Zion Williamson e Brandon Ingram. Ai Rockets non bastano i 26 punti con 9/17 dal campo e 5/13 dall’arco con 8 rimbalzi in uscita dalla panchina di Kelly Olynyk
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Il protagonista in casa Pelicans, alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra, è Lonzo Ball - autore di 27 punti e 9 assist, con 8/15 dalla lunga distanza. Tutti i suoi canestri arrivano con i piedi oltre l’arco - nuovo massimo in carriera - conditi con 4 rimbalzi e 3 recuperi, in un match in cui James Johnson aggiunge 18 punti e 7 rimbalzi, positivo e spesso convincente da quando è sbarcato a New Orleans nella trade che ha portato Nicolò Melli e JJ Redick a Dallas
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CHICAGO BULLS-BROOKLYN NETS 115-107 | I Bulls trovano la prima vittoria dopo 6 ko in fila affidandosi al solito Zach LaVine, autore di 25 punti, ma soprattutto con un Tomas Satoransky ai limiti della perfezione: sbaglia due soli tiri (8/10 dal campo), segna 19 punti e ci aggiunge 11 assist e 2 recuperi. Si conferma la solita macchina da doppie doppie Nikola Vucevic, che chiude con 22 punti, 13 rimbalzi, 2 stoppate e un ottimo 10/17 al tiro
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Senza Harden e Durant, non basta Kyrie Irving per uscire vincitori dello United Center: il n°11 di Brooklyn segna 10 dei suoi 24 punti nel quarto quarto, quando prova a guidare la rimonta dei suoi. Ci aggiunge anche 15 assist ma a parte Jeff Green (21 punti dalla panchina) non ha molto dal resto dei suoi compagni in quintetto (tutti in doppia cifra ma con 10 o 11 punti). I Nets concedono più del 55% al tiro ai Bulls
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Questa la situazione nelle due classifiche dopo le partite della notte. Ricordiamo che le squadre dalla settima alla decima posizione si giocheranno l'accesso ai playoff con un torneo play-in da disputare tra il 18 e il 21 maggio