In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, LeBron James, che beffa: Lakers battuti dai Kings nella gara del suo rientro

LA PRESTAZIONE
©Getty

Festa rimandata per il n°23 dei Lakers, in campo dopo 20 gare saltate causa infortunio alla caviglia: James ha chiuso con 16 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, sbagliando però la tripla del potenziale sorpasso allo scadere e condannando i campioni NBA in carica alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare. Il 7° posto Portland distante solo una partita e l’ipotesi play-in adesso fanno paura

Condividi:

Il disastro, inatteso e in parte non giustificabile contro una squadra ormai priva di motivazioni e sprofondata sul fondo della Western Conference come i Kings, sembrava aver paradossalmente lasciato a LeBron James l’opportunità ideale per far pesare il suo ritorno in campo. Cinque secondi ancora da giocare, Lakers sotto di due punti nel punteggio e rimessa gialloviola. LeBron batte solo per farsi depositare nuovamente il pallone tra le mani, non appena ha mosso un passo in avanti sul parquet: prende, spara, ma il tentativo rimbalzo alto sul secondo ferro e la palla schizza via, senza prendere in considerazione la retina. Tiro sbagliato e partita persa dai Lakers, che speravano di festeggiare al meglio - e con un comodo successo - il ritorno in campo di James dopo 20 gare d’assenza (8-12 il record senza di lui). E invece no, i campioni NBA in carica quest’anno continuano a mostrare limiti e difficoltà preoccupanti, a prescindere dalle precarie condizioni fisiche, scivolati adesso a una sola partita di distanza dal 7° posto occupato dai Blazers che significherebbe play-in.

Un vero e proprio suicidio quello dei Lakers, avanti di 10 lunghezze contro un avversario inferiore dal punto di vista tecnico e delle motivazioni: a pesare è il 32-18 di parziale dell’ultimo quarto, raccolto da Sacramento nonostante le assenze di De’Aaron Fox, Hassan Whiteside e altri. Alla fine non bastano quindi i 16 punti in 32 minuti messi a referto da James - la striscia di gare in fila in doppia cifra è salva anche questa volta - conditi con 8 rimbalzi, 7 assist e un paio di recuperi, in una serata da 6/12 al tiro e 1/5 dall’arco. Il dato paradossale è che i Lakers, che tanto hanno atteso il ritorno dei due All-Star, hanno subito otto punti in più di quelli segnati nei 22 minuti in cui sia James che Davis sono rimasti sul parquet. Non solo: l’attacco dei gialloviola non è riuscito a trovare fluidità in quei frangenti, convertendo contro la peggior difesa NBA soltanto il 38.5% dei tentativi complessivi dal campo. Segnali che iniziano a diventare preoccupanti, entrati ormai in maggio che in questa stagione cominciata tardi è il mese sinonimo del via ai playoff.

vedi anche

Torna LeBron, Tatum da impazzire, ko Nets e Jazz