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NBA, Los Angeles Lakers, perché il play-in può essere un affare per i campioni in carica

LA SUGGESTIONE

La sconfitta contro Portland ha fatto scivolare i Lakers al 7° posto a Ovest, costretti ora a vincere due gare in più dei Blazers in questo rush finale - visto che a favore della squadra dell’Oregon c’è anche il tiebreaker (2-1 Portland negli scontri diretti). Andare al play-in però potrebbe essere un modo, secondo alcuni, per evitare avversari più complicati - almeno al primo turno

Partiamo da un assunto, fatto anche dai diversi analisti americani che hanno iniziato a proporre questa suggestione: i Lakers non stanno certo perdendo di proposito, anzi. L’incapacità di vincere messa in mostra nelle ultime settimane è preoccupante e va ben al di là degli infortuni - pesantissimi - con cui i campioni NBA devono convivere. Una squadra pensata per ruotare attorno a LeBron James che deve fare a meno da ormai due mesi del miglior giocatore al mondo: no, qualcosa doveva incrinarsi per forza. I Lakers hanno iniziato dunque a incespicare e perdere quota, fino al preoccupante ko contro Portland che li condanna per la prima volta in stagione a scendere in zona play-in. Un settimo posto che rischia di far saltare anche quei 5 giorni di riposo di cui le 12 qualificate in maniera diretta ai playoff potranno godere. Per una squadra reduce dalla più breve off-season della storia NBA - 71 giorni, come più volte ricordato da LeBron - un bel guaio. Cosa ci sarebbe dunque di positivo in uno scenario del genere?

Questione di accoppiamento: arrivare sesti vuol dire doversela vedere da subito contro i Clippers - lo spauracchio a Ovest più complicato da affrontare per i Lakers - o in alternativa contro i Nuggets targati Nikola Jokic. Le due squadre che forse preoccupano di più i campioni NBA in carica, che da settimi invece dovrebbero affrontare una tra Phoenix e Utah - franchigie che, nonostante la regular season di altissimo livello, i Lakers credono di poter affrontare con maggiore facilità. Non solo questione di testa a testa in campo, ma anche di condizione fisica: LeBron James ci sarà, in qualche modo, ma probabilmente avrà bisogno di tempo per rimettersi a posto, per garantire continuità di rendimento in una partita e in una serie. Rimandare una sfida così delicata al secondo turno (o nel caso i Clippers arrivino quarti addirittura in finale) è quantomeno un modo per guardare il bicchiere mezzo pieno. Certo, fare il play-in vuol dire correre il rischio di restare fuori dai playoff: ma quella è un’evenienza che i Lakers non vogliono prendere neanche in considerazione.

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