NBA, risultati della notte: Phila 1^ a Est, Doncic in tripla doppia e Dallas va ai playoff

Ci sono ancora una volta le impronte dello sloveno sulla vittoria dei texani: Luka Doncic tira male da tre punti (solo 1/8) ma centra comunque una tripla doppia da 21 punti (7/19 complessivo dal campo per lui), 11 assist, 10 rimbalzi e una sola palla persa, guidando così i suoi da leader ai secondi playoff della sua carriera. Per il n°77 di Dallas si tratta della undicesima tripla doppia stagionale e la n°36 in carriera, che lo mette appena fuori dalla top 10 nella storia della NBA (al 10° posto c'è Fat Lever) 

Ci sono minuti anche per Nicolò Melli dalla panchina, una panchina che doppia per produzione quella dei Raptors (42-21 il conto dei punti) che può contare però su solo due giocatori. L’azzurro resta in campo 21 minuti, trova conclusioni soltanto da tre punti e chiude con 2/6 al tiro e 6 punti cui aggiunge 4 rimbalzi e 1 assist, terminando la serata con un +7 di plus/minus

OKLAHOMA CITY THUNDER-UTAH JAZZ 93-109 | Nella nottata in cui si tirano le somme per alcune franchigie, si tracciano bilanci per altre e soprattutto si inseguono risultati e piazzamenti, arriva l’ennesimo risultato scontato e ampiamente prevedibile: i Thunder perdono ancora — Svi Mykhailiuk da 19 punti, Theo Maledon e Gabriel Deck da 18 a testa — restano terzultimi per peggior record nella corsa alla Lottery e resistono meno di un quarto d’ora contro un avversario ben oltre la doppia cifra di vantaggio nell’ultima mezz’ora di gara

I Jazz, grazie ai 22 punti di Bojan Bogdanovic e ai 16 con 18 rimbalzi di un Rudy Gobert che incassa così un bonus da 250k dollari per il numero di rimbalzi catturati in proporzione ai minuti, restano in vetta a Ovest, ma devono rimandare l’appuntamento con l’aritmetica certezza di essere primi. Per essere certi, a Utah servirà vincere anche l’ultima sfida contro Sacramento o in alternativa sperare in un passo falso dei Suns in una delle due partite ancora da giocare per Phoenix (entrambe contro gli Spurs in trasferta)

DETROIT PISTONS-DENVER NUGGETS 91-104 | Tutto come previsto per i Nuggets, che passeggiano contro un avversario di pessimo livello, incapace di opporre resistenza, sprofondato in meno di tre quarti e travolto tra gli altri dai 20 punti massimo in carriera di Markus Howard. Per Detroit è la sconfitta n°11 nelle ultime 13 gare, nonostante i 18 punti di Hamidou Diallo, i 17 di Tyler Cook e i 16 da record personale di Deividas Sirvydis. Detroit manda in campo soltanto 8 giocatori, tra i quali il più anziano è Jahlil Okafor (25 anni)

Discorso a parte invece va fatto per Nikola Jokic, che aggiunge l’ennesimo tassello di una stagione da incorniciare con l’ennesima tripla doppia facendo il minimo sforzo nei 26 minuti in cui resta sul parquet. Il centro serbo chiude con 20 punti, 15 rimbalzi e 11 assist, tirando 7/11 dal campo e facendo un passo in più verso la conquista del titolo di MVP, che ormai appare come dovuta e non solo attesa e pronosticata da molti

WASHINGTON WIZARDS-CLEVELAND CAVALIERS 120-105 | Gli Wizards battono i Cavaliers e conquistano così l’aritmetica certezza di partecipare al play-in, lasciando fuori i Bulls e completando dunque il lotto di 20 squadre che sperano (con ragioni diverse) di arrivare il più in fondo possibile in questa stagione. Di nuovo senza Kevin Love — 46 gare saltate in stagione — Cleveland manda tutto il quintetto in doppia cifra, guidato inutilmente dai 26 punti di Collin Sexton in quella che è la 12^ sconfitta nelle ultime 13 gare

Senza l’infortunato Bradley Beal — a riposo, in attesa di prendere parte alle decisive gare del play-in — Washington si affida ancora una volta a Russell Westbrook che raccoglie la sua 183^ tripla doppia in carriera, la n°37 in stagione, chiudendo con 21 punti, 12 rimbalzi e 17 assist (e +20 di plus/minus). Per il n°4 degli Wizards è la settima prestazione in fila da 15+ passaggi vincenti, impresa che in NBA non riusciva a qualcuno dai tempi di John Stockton

HOUSTON ROCKETS-L.A. CLIPPERS 122-115 | Tripla doppia sfiorata da Kelly Olynyk — 20 punti, 11 assist e 9 rimbalzi — protagonista in questa versione targata Rockets e giocatore a caccia di un contratto la prossima estate. È lui il riferimento per Houston nel successo n°17 della stagione dei texani (sempre ultimi e favoriti nella corsa alla 1^ scelta assoluta del prossimo Draft) che chiudono con un quintetto tutto in doppia cifra, in cui anche Jae’Sean Tate segna 20 punti con 7/10 dal campo e 3/5 dall’arco

Una sconfitta non solo indolore per i Clippers — che tengono a riposo Paul George, Kawhi Leonard e Patrick Beverley — ma verrebbe da dire funzionale al progetto di L.A. di evitare il derby al 1° turno playoff: con questo passo falso infatti i Clippers possono arrivare al 4° posto (in caso di ko con OKC) oppure vincere e incrociare da terzi i Blazers (nel caso di sconfitta di Denver con Portland) o in alternativa i Mavericks quinti nel caso la vittoria per entrambe condannasse i Clippers al 4° posto a Ovest. Ma l’importante è non giocare contro i Lakers

GOLDEN STATE WARRIORS-NEW ORLEANS PELICANS 125-122 | Non conta nulla per entrambe le squadre ma i californiani si preparano alla sfida decisiva di domenica contro Memphis per l’ottavo posto a Ovest vincendo la quinta gara in fila e dando minuti (e fiducia) alle loro seconde e terze fila. Golden State sembra averla decisa già nel primo tempo (75-57) ma New Orleans la riapre nel finale senza però riuscire a spuntarla

Uno che di fiducia ne ha in abbondanza in questo periodo è Jordan Poole, che dopo i trascorsi in G League sembra essersi guadagnato stabilmente un ruolo nelle rotazioni di coach Kerr. Reduce da due escursioni a 20 punti, contro New Orleans esplode per 38 tirando 12/22 dal campo (con 4 triple a bersaglio) e andando anche spesso (e bene) in lunetta, dove chiude con 10/11. Al resto ci pensa un Mychal Mulder da 28 punti con 10/17 al tiro e 7/13 dalla lunga distanza

Tanti minuti a disposizione anche per Nico Mannion, che dei giocatori in uscita dalla panchina è quello che gioca di più (32 minuti). Purtroppo la point guard da Arizona non tira bene — solo 3/12, con due triple a bersaglio — ma si dà da fare invece in maniera superlativa in ogni altra fase del gioco, finendo per sfiorare una clamorosa tripla doppia (11 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, con una sola palla persa per l’azzurro)

MEMPHIS GRIZZLIES-SACRAMENTO KINGS 107-106 | Partita senza significato per nessuna delle due squadre (Sacramento già eliminata, Memphis che si gioca l’ottavo posto nella sfida di domenica — su Sky Sport — contro Golden State). Da registrare allora i massimi stagionali sia per punti che per rimbalzi di Justise Winslow, che chiude con 25 e 13 e la doppia doppia a 16 e 10 rimbalzi di Xavier Tillman

Sacramento manda a referto il massimo in carriera da 27 punti di Louis King, firmato con un contratto di 10 giorni solo a inizio maggio, e avrebbe addirittura la chance di vincere la gara all’ultimo secondo, ma il tiro di Terence Davis trova solo il ferro e condanna i Kings al secondo ko in fila e al n°40 in stagione, a fronte di solo 31 vittorie

Questa la classifica a due giorni dal termine della regular season: ancora tante le posizioni playoff da definire e gli incroci che dalla prossima settimana inizieremo a seguire con grande attenzione durante la postseason