NBA, Kevin Garnett attacca Kyrie Irving: "Ha calpestato il logo dei Boston Celtics"
socialLa leggenda dei Celtics è intervenuta via social nel dibattito che ha fatto seguito allo scontro tra Irving e il pubblico di Boston - deluso dopo il suo addio di due anni fa. Garnett ha evidenziato il gesto di Irving di calpestare intenzionalmente a fine partita il logo di Boston: “Una provocazione: tutti dobbiamo imparare a essere migliori in situazioni di questo tipo”
Continua a far discutere il ritorno da ex al TD Garden di Kyrie Irving. Dopo le parole alla vigilia di gara-3 del n°11 di Brooklyn che aveva stigmatizzato eventuali comportamenti imputabili, a detta sua, a una potenziale connotazione razzista della prevedibile contestazione che ci sarebbe stata nei suoi confronti, in gara-4 è poi arrivato l’episodio stigmatizzato e censurato da tutti: il lancio di una bottiglia d’acqua durante il suo rientro in spogliatoio che ha portato all’arresto e all’allontanamento a vita dall’arena NBA dello spettatore di Boston. Nelle ultime ore però a far discutere sui social è stato un video in cui si vede Irving calpestare intenzionalmente il logo dei Celtics: un gesto ritenuto intenzionale dai suoi detrattori che non hanno perso tempo nel ritrarre l’accaduto, scatenando un’ulteriore serie di polemiche via social. Tifosi arrabbiati, offesi; altri invece che scherzano sul fatto che, avendo messo il logo sul parquet, diventa difficile immaginare che qualcuno non ci passi sopra con le scarpe.
In questa polemica ha deciso di dire la sua un’icona dei Celtics come Kevin Garnett, intervenuto per sottolineare come in pochi abbiano dato peso alla provocazione di Irving: “Nessuno dice nulla del fatto che Kyrie ha calpestato LUCKY (il simbolo della squadra di Boston)?”, sottolinea via Instagram, aggiungendo: “Non si può fare una cosa del genere, non è figo… tutti dobbiamo capire di dover essere migliori”. Un commento che ha scatenato a sua volta ulteriori reazioni in risposta da parte di chi vede in KG una figura troppo vicina al mondo Celtics e non in grado di valutare in maniera oggettiva una polemica già da giorni sfuggita di mano. La certezza è una sola: anche a Brooklyn per gara-5 la discussione verrà nuovamente fuori, con i Nets che a maggior ragione proveranno a chiudere i conti il prima possibile nella serie.