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Bronny James sulla cover di Sports Illustrated, ma non come papà LeBron

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A quasi 20 anni di distanza dalla prima volta di papà LeBron, anche Bronny James è finito sulla copertina di Sports Illustrated — anche se come "membro illustre" del FaZe Clan, uno dei gruppi di eSports più famosi del mondo. E il rapporto tra atleti e gamers non è mai stato così stretto, come testimonia la presenza della stella NFL Kyler Murray al fianco di Bronny

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Un tempo si diceva che i rapper volevano essere giocatori di basket e che i giocatori di basket volevano essere rapper. Oggi i paradigmi sono cambiati, e oltre a questo tutti vogliono essere anche dei gamer — mandando in streaming online le loro giornate con il joypad in mano e diventando dei creatori di contenuti a tutti gli effetti. E a quasi 20 anni di distanza dalla prima volta, un nuovo membro della famiglia di LeBron James è finito sulla copertina di Sports Illustrated: papà LeBron ci riuscì nel 2002 con una cover diventata leggenda (“The Chosen One”, che annunciata la sua venuta ancora al terzo dei suoi quattro anni di liceo, a un anno e mezzo di distanza dal Draft del 2003), mentre Bronny oggi è finito insieme ad altre cinque persone. Il volto al suo fianco è sicuramente noto a chi segue la NFL — Kyler Murray, quarterback degli Arizona Cardinals — mentre per riconoscere gli altri quattro bisogna essere appassionati di streaming e videogiochi, visto che sono i membri fondatori del FazeClan.

Nell’articolo di copertina di Sports Illustrated si definisce il Faze come “la versione di Internet del tavolo dei ragazzi fighi alla caffeteria del liceo”, un colosso digitale capace di diventare punto di riferimento nel mondo dei videogame non tanto per i 28 titoli di campioni di eSports raccolti in vari giochi, quanto per l’impatto culturale e il loro gigantesco seguito sui social e su YouTube. Una superpotenza capace di attrarre non solo atleti come Bronny (che non percepisce compensi per non compromettere la sua eleggibilità nella NCAA) o Murray, ma anche giocatori NBA come Ben Simmons, Jamal Murray, Meyers Leonard e Josh Hart come soci di minoranza — oltre che membri attivi con i loro canali. “I gamers sono la prossima generazione di rock star” dice nel pezzo Lee Trink, ex produttore esecutivo di diverse etichette musicali prima di diventare il CEO di FaZe nel 2018. “La gente lo riconosce e vuole far parte di questa wave”. Di sicuro ne fa parte Bronny, il cui rientro in campo per il liceo di Sierra Canyon dovrebbe essere sempre più vicino. Nel frattempo, si gode la popolarità col Faze Clan, che al suo primo giorno dopo la partnership ha fatto aumentare dell’855% il numero delle sue visualizzazioni su Twitch — e gli è valsa la cover quasi 20 anni dopo papà LeBron, che su Twitter ha commentato con l’hashtag #JamesGang.

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