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NBA, l’opinione di Steve Kerr: “Kevin Durant ha più talento di Michael Jordan”

l'opinione

Un giudizio destinato a far discutere quello dell'attuale coach degli Warriors, che ha vinto tre titoli con Jordan come compagno e altri due allenando KD a Golden State. Kerr tornerà ad allenare Durant da assistente di Popovich con Team Usa alle Olimpiadi di Tokyo, e nel raccontare il suo entusiasmo per averlo di nuovo come giocatore ha spiegato che a livello di talento puro secondo lui la stella dei Nets è superiore anche a sua maestà MJ

Steve Kerr ha sicuramente un punto di vista privilegiato per giudicare e mettere a confronto due giganti della storia NBA come Michael Jordan e Kevin Durant. Il coach degli Warriors ha infatti giocato con Jordan ai Bulls vincendo tre titoli (1996, 1997, 1998) ed ha allenato Durant a Golden State conquistando con lui due anelli (2017, 2018). E per quello che ha visto sul parquet Kerr non ha dubbi: "Durant ha dimostrato di essere il giocatore con più talento sulla terra in questo momento, se non di tutti i tempi". Anche più di MJ quindi? "Penso di sì, penso che abbia più talento lui. Dico sul serio", ha spiegato Kerr. "Kevin è diverso da tutti gli altri - ha continuato - è un 2.10 con abilità da guardia, un raggio di tiro da 3 punti illimitato, capacità di passare e di stoppare. La sua capacità di stoppare al ferro è semplicemente sbalorditiva. Guardarlo quest'anno è stato davvero gratificante".

 

Kerr ritroverà Durant nella nazionale americana alle Olimpiadi di Tokyo, dove sarà assistente di Gregg Popovich. "Sono emozionato dalla prospettiva di allenarlo di nuovo - ha raccontato - agli Warriors ci ha dato tre anni meravigliosi, è stata una relazione fantastica. So che la gente si concentra sul finale che non è stato perfetto, con l'infortunio e la sua partenza, ma tutto quello che riguarda Kevin e il suo coinvolgimento con Team Usa mi rende felice. Pensate a quello che ha fatto per gli Warriors, non solo aiutandoci a vincere titoli ma anche tornando e provando a giocare dopo gli infortuni per poi subire il devastante infortunio al tendine d'Achille. Tutti volevamo solo ritrovare Kevin di nuovo sano e vederlo giocare nei playoff al livello che ha raggiunto. Ho amato allenarlo e non vedo l'ora di farlo di nuovo".