
NBA, Pippen attacca: "LeBron resta più forte di KD". E Durant risponde a tono
Un'intervista a GQ del 6 volte campione NBA Scottie Pippen scatena l'ira (ovviamente espressa sui social) di Kevin Durant, che non accetta le critiche dell'ex Bulls e gli rinfaccia i momenti più bui e controversi della sua carriera a Chicago. Scatenando le reazioni di vari giocatori in giro per la lega. Ma Pippen non ne ha solo per Durant: fanno discutere anche le sue parole su Barkley, Simmons e sul rapporto con Michael Jordan

L'INTERVISTA A GQ | "Scottie Pippen ha qualcosa da dire". Si intitola così l'intervista all'ex n°33 dei Chicago Bulls uscita in questi giorni sul magazine GQ a firma Tyler R. Tynes. E Pippen ha tante cose da dire da avere un'autobiografia in uscita sul mercato americano ("Unguarded"), in cui promette di rivelare tutta la sua verità - almeno dal suo punto di vista - non solo sui Bulls degli anni '90 ma anche sulla NBA di oggi

KEVIN DURANT IL BERSAGLIO PRINCIPALE | E da attento osservatore dei playoff 2021, Scottie Pippen sceglie subito un bersaglio grosso per far conoscere al mondo il suo punto di vista: Kevin Durant. Non sono bastate una gara-5 da 49 punti e tripla doppia e una epica gara-7 da 48: Pippen non è convinto: "Per quanto bene abbia giocato, ha finito per essere il suo peggior nemico, perché non ha saputo giocare di squadra. Ha solo provato a rispondere pugno su pugno"

IL PARAGONE TRA LEBRON JAMES E KEVIN DURANT | E con le prime critiche a KD, arriva anche il (solito) paragone a distanza con LeBron James, che Durant agli occhi di Pippen perde. "Lo dico senza voler togliere nulla a KD, ma se mi chiedete se ha superato LeBron James vi rispondo di no. LeBron capisce la pallacanestro meglio, mentre Durant ha cercato di battere da solo i Milwaukee Bucks, invece di utilizzare al meglio i suoi compagni e giocare di squadra"

LA COMPRENSIONE DEL GIOCO | Per argomentare la sua tesi, sulla miglior IQ cestistico di LeBron rispetto a KD, Pippen torna su quel tiro quasi decisivo (con la punta della scarpa sulla linea da tre punti) che avrebbe potuto dare la vittoria nella serie ai Nets. "Pensate che LeBron si sarebbe preso un tiro del genere? Non lo avrebbe fatto. È più intelligente, lui avrebbe attirato un raddoppio: esattamente quello che KD non è stato capace di fare"

LA GESTIONE DELL'ENERGIA | Secondo Scottie Pippen "LeBron James avrebbe trovato un modo per battere i Bucks, e non sarebbe arrivato a fine gara esausto. Non avrebbe preso neppure quell'ultimo tiro. Ma LeBron non è KD, e KD non è LeBron. Durant è un tiratore, un realizzatore. Ma non ha quello che ha LeBron", conclude l'ex leggenda dei Bulls

DOVE DEVE MIGLIORARE DURANT | Assieme alle critiche arrivano anche i "consigli" di Pippen a Durant: "Deve imparare a usare meglio il resto della squadra. Liberare meglio al tiro i suoi compagni. Tutto qui. Per quanto sia forte, se non lo fa il suo talento da solo non può portarlo oltre un certo livello. Certo, avrebbe potuto segnare quel canestro nei regolamentari di gara-7 e vincere, ma quando sono andati ai supplementari sapevo che sarebbe finita così. Non ne aveva più: si è preso ogni tiro, ma stanco com'era ha finito per perdere la partita"

KEVIN DURANT RISPONDE A TONO | Come accade spesso, Kevin Durant non si tiene per sé una replica piccata quando è chiamato così apertamente in causa. E invece di difendersi, attacca: "Il grande Scottie Pippen non è quello che si è rifiutato di entrare in campo sull'ultimo tiro di una partita perché c'era rimasto male che il suo allenatore avesse disegnato lo schema per un tiratore migliore di lui?", con l'ovvio riferimento ai playoff del 1994 contro i New York Knicks e a Toni Kukoc

LA REPLICA (PREVENTIVA) DI PIPPEN | Un episodio, quello a cui fa riferimento Durant su Twitter, per il quale Pippen è chiamato a giustificarsi anche nel pezzo pubblicato su GQ, vista l'esplicita domanda dell'intervistatore. "Credo che la cosa sia risaputa, ormai. Non dare a me quell'ultimo tiro era un insulto [da parte di Phil Jackson], un vero colpo basso. La vedevano come una buona chanche di dare un aumento a Kukoc. Di questo si è trattato: di una decisione razzista pensata per permettergli di guadagnare di più"

DURANT NON LASCIA: RADDOPPIA | Stuzzicato sul personale, Kevin Durant mette in piazza un altro degli scheletri nell'armadio della carriera di Pippen. "Che è lo stesso che ha scelto di godersi un'intera estate di riposo per farsi operare al via del campionato e fare riabilitazione nel corso della stagione. LOL", attacca Durant. Che poi si rivolge direttamente all'ex n°33 e gli dice: "Yo, @ScottiePippen, la squadra seguiva la leadership di Phil [Jackson], non la tua"

C.J. McCOLLUM | La polemica tra due pesi massimi della NBA, di ieri e di oggi, non ha lasciato indifferente anche alcune delle superstar attuali della lega. C.J. McCollum, ad esempio, ha pubblicato una GIF in cui lo stesso n°3 dei Blazers reagisce "sbigottito" a qualcosa. Le parole "volate" tra Pippen e Durant hanno sorpreso anche lui...

JA MORANT | Anche la point guard dei Grizzlies ha reagito pubblicando una GIF alla "faida" tra Pippen e Durant: ne ha scelta una in cui gli scappa da ridere, evidentemente divertito dalla polemica a distanza tra due grandi leggende del gioco

RON HARPER | L'esperienza che portava in campo da giocatore, in quei Bulls di Jordan e Pippen, è forse la stessa che permette a Ron Harper di prendere un po' le distanze dai "bisticci" social di Pippen e KD per arrivare a una conclusione salomonica: "Non c'è proprio bisogno di una polemica del genere. Sono entrambi grandissimi giocatori". E forse ha ragione proprio lui

NEL MIRINO ANCHE BARKLEY | Il tema individuo vs. squadra torna anche nelle osservazioni che Pippen fa a proposito di Charles Barkley: "Un grande giocatore, certo, la cui reputazione però accusa il fatto di non aver mai vinto. Certo, è nella Hall of Fame, ma se si parla di grandi vincenti il nome di Barkley non viene fuori. Almeno finché non entra a far parte del Dream Team: è lì, in un contesto vincente, che capisce cosa conta realmente". Poi le accuse diventano quasi personali: "Ha sempre fatto finta di essere un duro ma non lo era"

LE COLPE DI SIMMONS SONO QUELLE DI DOC RIVERS? | Da un grande dei Sixers del passato a uno che grande doveva diventarlo (Ben Simmons, prima scelta assoluta) e che invece ora si ritrova nell'occhio del ciclone proprio a Philadelphia: "Non ce l'ho con lui: lui è quello che è, e rimane un buon giocatore. Che non sappia tirare lo si sa. Che non voglia andare in lunetta pure. Che non vuole la palla in mano nei quarti quarti anche. E allora la colpa è di Doc Rivers: l'ha lasciato in campo e ha permesso agli avversari di umiliarlo"

LA RELAZIONE CON JORDAN | Pippen poi conclude tornando sul suo rapporto con Michael Jordan, in quei Bulls vinci-tutto degli anni '90. Una relazione perfetta, dice, se la si limita al campo: "Tra le linee del campo l'intesa era perfetta. Ci siamo spinti a vicenda a essere i migliori, ci allenavamo per esserlo. C'era grande rispetto reciproco, perché sapevamo di poter essere i più forti di tutti. Sapevamo di poter dominare. Per arrivare dove siamo arrivati abbiamo dovuto superare una sorta di guerra del Vietnam. Ma ce l'abbiamo fatta"