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Playoff NBA, Trae Young fa un altro "shimmy", ma gli si ritorce contro: "Colpa mia"

L'EPISODIO

Dopo averlo fatto in gara-1 prima ancora di tirare, Trae Young ha regalato un altro “shimmy” dopo un canestro nel primo quarto contro Milwaukee, pur guardando verso la sua panchina e non verso gli avversari. Da quel momento in poi però i Bucks hanno piazzato un parziale di 9-2 per andare in doppia cifra di vantaggio, spaccando in due la partita con il 20-0 del secondo quarto. "Mi prendo piena responsabilità di questa sconfitta" ha detto dopo gara-2, criticando però il metro arbitrale

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Chi di "shimmy" ferisce, di "shimmy" perisce. Se la scrollata di spalle prima ancora di tirare di Trae Young era stato il manifesto della sua gara-1 da 48 punti e della sorprendente vittoria degli Atlanta Hawks, in gara-2 è stato un altro gesto dimostrativo del leader degli Hawks a “decidere” il match. Dopo aver fatto canestro e recuperato un pallone dalla rimessa a metà primo quarto, Young ha segnato un tiro difficile in faccia a Pat Connaughton per tenere i suoi a -3, guardando poi verso i suoi compagni in panchina ed esibendosi in un altro paio di "shimmy", come a dire "Mi sto scaldando". Un gesto che in gara-1 aveva fatto arrabbiare Giannis Antetokounmpo in panchina e che i Bucks sembrano aver preso sul personale come il meme di Michael Jordan: dopo quel momento i padroni di casa hanno realizzato un parziale di 9-2 per toccare la prima doppia cifra di vantaggio della serata, spaccando poi in due la partita con il 20-0 del secondo quarto che li ha mandati al riposo sul +32 — il secondo scarto più ampio di sempre per una gara di finale di conference a Est, dietro solo a un +41 dei Cleveland Cavaliers ai danni dei Boston Celtics nel 2017.

Young: "Colpa mia, ma gli arbitri non hanno fischiato niente"

E Young, a differenza della fenomenale gara-1, ha fatto molta più fatica contro la difesa di Milwaukee, tirando male (6/16 di cui 1/8 da tre), propiziando pochi viaggi in lunetta (2/3) e soprattutto perdendo ben 9 dei 19 palloni di squadra, di cui 8 nel solo primo tempo. Alla fine per lui ci sono solo 15 punti in poco più di 28 minuti, con un plus-minus di -29 (solo John Collins e Kevin Huerter peggio di lui) che racconta bene la serataccia degli Hawks. “Mi prendo la piena responsabilità di quello che è successo stasera” ha detto Young dopo la partita. “Devo migliorare molto nella gestione del pallone, e sarò migliore. Questa sera hanno alzato di molto la loro fisicità e noi dobbiamo fare lo stesso”. Secondo Young i Bucks non hanno fatto niente di diverso dal punto di vista degli aggiustamenti, mentre uno dei motivi del diverso risultato rispetto a gara-1 è stato il metro arbitrale usato per la serata: “Quando loro sono così aggressivi e gli arbitri non fischiano niente, è inevitabile che accadano partite come questa”. Parole che non piaceranno alla NBA e che potrebbero costargli qualche migliaio di dollari, ma nelle due partite di Atlanta anche questo servirà per cercare di difendere il fattore campo sottratto ai Bucks in gara-1.

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