Serata da dimenticare la prima allo Staples Center per il nuovo n°0 gialloviola. Per lui 9 errori al tiro contro soli 4 canestri, eguagliati però dal numero di palle perse e di falli commessi. Ma coach Vogel predica pazienza, e non esita a schierarsi a difesa della sua nuova superstar
Sul finire della gara di esordio stagionale contro Golden State, la grafica di TNT sugli schermi delle tv di tutto il mondo appare quasi impietosa: racchiude la prestazione dei nuovi "Big Three" dei Lakers, e accanto al doppio trentello (in doppia doppia) di LeBron James e Anthony Davis stona in maniera nettissima la prestazione di Russell Westbrook. Per lui 35 minuti in campo, tanti canestri (4) quante palle perse e falli, 9 errori al tiro e 0/4 dalla lunga distanza, a confermare - se ce ne fosse bisogno - la sua inabilità ad allargare il campo con il tiro da fuori, così essenziale per questi Lakers. Un esordio che non si può non definire negativo, chiuso con 8 punti, 5 rimbalzi e 4 assist ma che ha visto il nuovo n°0 dei Lakers spesso in difficoltà anche nelle letture di gioco, scontrarsi a muso duro contro il muro difensivo degli Warriors. Eloquente il suo plus/minus nei 35 minuti trascorsi in campo: -23 il parziale subito dai Lakers con Westbrook nei cinque.
Coach Vogel lo difende: "Serve tempo, a lui più che ad altri"
A gettare acqua sul fuoco, come da copione, arriva però subito nel dopo partita il capo allenatore gialloviola Frank Vogel: "Per lui più che per ogni altro giocatore sarà necessario un periodo di adattamento, a una nuova cultura di squadra, a un nuovo sistema: per lui è tutto nuovo, e deve trovare il modo di inserirsi. Non è facile essere abituati ad avere la palla in mano quasi a ogni possesso e poi ritrovarsi a dover giocare di sponda a LeBron e AD. Sono certo che sarà una grande addizione per questa squadra, ma ci vorrà del tempo", le parole di Vogel, che però sembra già intravedere la risposta a questi problemi iniziali messi in mostra dal suo nuovo giocatore. "Serve solo tempo. Gli serve restare in campo più minuti possibili con i suoi nuovi compagni. Più giocherà assieme a loro, più analizzeremo a video le nostre prestazioni, più a suo agio si troverà in campo". Nella speranza che non ci sia da attendere troppo, perché i Lakers - lo sanno bene - di tempo da sprecare non ne hanno.