
NBA, risultati della notte: Chicago ferma la corsa di Utah, Wizards vincenti dopo 2OT
Cade anche l’ultima squadra imbattuta in NBA, con i Jazz sconfitti a Chicago dalla coppia LaVine-DeRozan. Washington resiste a Boston e strappa la vittoria dopo due supplementari, Philadelphia si prende la rivincita su Atlanta (4 punti per Gallinari). Miami distrugge Memphis a domicilio, Milwaukee cade in casa con San Antonio. Detroit vince la prima partita nonostante il debutto opaco di Cade Cunningham: tutti i risultati e gli highlights delle 11 partite della notte

CHICAGO BULLS-UTAH JAZZ 107-99 | Non ci sono più squadre imbattute in NBA, e il merito è dei Chicago Bulls che si rialzano dopo il ko contro New York e infiggono agli Utah Jazz la prima sconfitta stagionale. Chicago controlla la partita e va avanti anche di 17 lunghezze nel quarto periodo, resistendo al tentativo di rimonta degli ospiti arrivati anche a -5 negli ultimi minuti di gara, salvo venire ricacciati indietro da due canestri di Nikola Vucevic
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Il centro montenegrino si è tenuto il meglio per il finale, chiudendo con 16 punti e 12 rimbalzi nonostante un brutto 4/19 al tiro per via della presenza di Rudy Gobert. A trascinare i padroni di casa ci hanno pensato i 26 punti di Zach LaVine e soprattutto i 32 di DeMar DeRozan, al suo massimo stagionale e autore di 13 canestri su 22 tentativi, la maggior parte dei quali dalla media distanza

I Jazz pagano soprattutto le 20 palle perse di squadra tramutate in 25 punti dagli avversari, sentendo la mancanza di uno come Mike Conley (tenuto a riposo) e la brutta serata di Donovan Mitchell, che nonostante i 30 punti a referto chiude con 9/27 al tiro e 6 palle perse. La doppia doppia di Gobert (17 punti e 19 rimbalzi) non permette a coach Quin Snyder di festeggiare il suo 55° compleanno con la quinta vittoria in fila
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WASHINGTON WIZARDS-BOSTON CELTICS 115-112 2OT | Wizards e Celtics danno vita a una partita combattutissima, in cui nessuna delle due squadre riesce a toccare la doppia cifra di vantaggio e servono due overtime per decretare il vincitore. A spuntarla sono i padroni di casa, che ringraziano i canestri di Bradley Beal e di Spencer Dinwiddie e soprattutto l’ultima palla rubata da Kentavious Caldwell-Pope per impedire a Jaylen Brown di prendersi la tripla del pareggio nel secondo supplementare
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Washington è riuscita a spuntarla nonostante un brutto 36.5% al tiro di squadra, trascinata dai 36 punti di Bradley Beal (12/32 al tiro e 9/9 ai liberi) a cui hanno fatto seguito i 20 di Dinwiddie, i 20+14 di Montrezl Harrell (uscito per falli) e i 17+17 di Kyle Kuzma in quasi 48 minuti di gioco. Per gli Wizards si tratta della seconda vittoria in tre partite contro i Celtics, e c’è da scommettere che dopo tutti questi minuti non vorranno più incrociarsi per un po’
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Per Boston si tratta della seconda sconfitta su tre gare finite al supplementare in questo inizio di stagione: i 34 punti di Jaylen Brown e i 27+15 di Jayson Tatum (impreciso con 10/32 al tiro) non sono bastati per superare gli Wizards, trovando in Josh Richardson dalla panchina il terzo giocatore in doppia cifra a quota 18 punti realizzati. Boston paga soprattutto una serata inguardabile da tre punti: 2/26 di squadra, con tutto il quintetto da 0/16
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PHILADELPHIA 76ERS-ATLANTA HAWKS 122-94 | Tutto facile per i Sixers che scappano via nel primo quarto e non si voltano più indietro, guidati dai 22 punti e 11 rimbalzi di Tobias Harris, dai 19 di Joel Embiib e dalle doppie cifra raccolte anche da Tyrese Maxey (16 con 6/8 al tiro) e Seth Curry (15 con un paio di triple). A raccontare bene la differenza tra le squadre sul parquet ci pensano due parziali: 60-36 è il bilancio dei punti realizzati in area da Philadelphia, mentre 34-14 è il margine conquistato dai padroni di casa con i punti in contropiede
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Prestazione incolore da parte degli Hawks, che non vanno oltre i 16 punti di un positivo Cam Reddish entrato a gara in corso e che tira 7/14 dal campo. È lui l’arma in più in uscita dalla panchina, mentre fatica Danilo Gallinari che gioca poco (12 minuti) e incide ancora meno - quattro punti, 2/6 al tiro, quattro rimbalzi e davvero poco altro. Doppia doppia per Trae Young da 13 e 10 assist, ma non serve a rendere meno amara la terza sconfitta in trasferta su quattro gare in questo avvio degli Hawks
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MEMPHIS GRIZZLIES-MIAMI HEAT 103-129 | Vincono ancora i Miami Heat, in back-to-back in trasferta contro una squadra complicata come Memphis. Merito del tiro da tre punti che va dentro con continuità: 21 tentativi dalla lunga distanza a segno (a -1 dal record di franchigia fissato lo scorso maggio a Milwaukee) con quattro canestri di Tyler Herro dalla panchina (22 punti), cinque di Duncan Robinson (15 totali), quattro di Kyle Lowry (15) e uno soltanto del migliore in campo - Jimmy Butler, autore di 27 punti e 7 assist con 8/12 al tiro
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Il 38-22 con cui si apre la sfida taglia un po’ le gambe a Memphis, che non riesce più a rifarsi sotto nel corso della partita, senza andare oltre i 20 punti con sette assist di Ja Morant e i 20 di 6/12 al tiro di De’Anthony Melton. I Grizzlies tirano male di squadra dal campo (meno del 39%) e soprattutto non riescono a contenere l’attacco degli Heat, in affanno negli uno contro uno e messi sotto nella lotta a rimbalzo (50-32 in favore di Miami)

MILWAUKEE BUCKS-SAN ANTONIO SPURS 93-102 | Gli Spurs interrompono una striscia di quattro sconfitte in fila prendendosi un successo di prestigio sul campo dei campioni in carica, guidati da uno splendido Dejounte Murray da 23 punti (di cui 16 nel solo ultimo quarto) e 9 assist, a cui si aggiungono i 17 di Derrick White e i 16 dell’ex di serata Bryn Forbes, che ha ricevuto il suo anello di campione NBA conquistato lo scorso anno. Bene anche Thaddeus Young con 10 punti e 8 rimbalzi in 15 minuti dopo i 12 delle prime 5 partite messe assieme
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I Bucks scivolano così a un inconsueto record di 3-3 nonostante i 28 punti con 13 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo, alle prese con problemi di falli nel secondo tempo, e i 19 di Khris Middleton. A giustificare la seconda sconfitta in fila di Milwaukee ci sono le assenze di Jrue Holiday (fuori per un infortunio alla caviglia) e di Brook Lopez (schiena), pagando anche una serata da 10/39 dalla lunga distanza. “Non è stata una bella partita” il laconico commento di coach Budenholzer

NEW ORLEANS PELICANS-NEW YORK KNICKS 117-123 | I Knicks fanno gara di testa dal primo all’ultimo minuto, pur permettendo ai Pelicans di rientrare fino al -2 negli ultimi due minuti di partita nonostante le assenze pesanti di Zion Williamson e Brandon Ingram (fuori per un problema all’anca). A guidare la rimonta dei padroni di casa è stato Jonas Valanciunas con 27 punti e 14 rimbalzi seguito dai 17 di Devonte’ Graham, ma a fermare la loro rimonta ci ha pensato il miglior RJ Barrett della carriera
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Il giovane esterno dei Knicks si è regalato un career-high da 35 punti, ma soprattutto ha realizzato due triple fondamentali e un assist a Taj Gibson negli ultimi due minuti di gioco, rimettendo i suoi avanti di 7 a 44 secondi dalla fine e chiudendo i conti. New York si conferma caldissima dalla lunga distanza (19/33, oltre il 57% di squadra) grazie ai 19 a testa di Evan Fournier e Kemba Walker, conquistando il quinto successo in sei partite in questo ottimo inizio di stagione
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INDIANA PACERS-TORONTO RAPTORS 94-97 | Terzo successo in fila per i Raptors, che bissano il successo di giovedì in casa sui Pacers vincendo anche a Indianapolis, trascinati da un grande Scottie Barnes. Il rookie ha chiuso con 21 punti e 12 rimbalzi, siglando anche i due liberi per andare a +3 prima dell’errore finale di Domas Sabonis dalla lunga distanza. Ancora un ko in volata invece per Indiana, che nei primi tre quarti non va mai sotto per più di 3 lunghezze ma non riesce a vincere nonostante il ritorno di Caris LeVert (15 punti)
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GOLDEN STATE WARRIORS-OKLAHOMA CITY THUNDER 103-82 | Tutto facile per Golden State, che mette la testa avanti nel primo quarto e non si volta più indietro, mantenendosi ben oltre la doppia cifra di vantaggio per tutto il secondo tempo. Anche questa volta Steph Curry non segna nel quarto periodo, ma solo perché non scende nemmeno in campo, avendo già segnato 20 punti in 27 minuti con 6 triple a segno, seguito dai 14+11+8 di Draymond Green. In casa OKC ci sono solo 15 punti di Shai Gilgeous-Alexander in una serata da 35% al tiro di squadra
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DETROIT PISTONS-ORLANDO MAGIC 110-103 | Primo successo stagionale per i Pistons, che cancellano lo “zero” sulla casella delle vittorie grazie a un parziale di 15-0 nel terzo quarto e un altro di 6-0 a inizio ultimo periodo per lasciarsi alle spalle i Magic. I fratelli Wagner segnano 32 punti (Franz 19 e Moritz 13) a cui si aggiungono i 15+10 di Cole Anthony, ma alla terza partita in quattro giorni ai Magic mancano le energie per tenere il passo di Detroit
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Nel giorno del 40° anniversario dell’esordio di Isiah Thomas fa il suo debutto in maglia Pistons anche Cade Cunningham, che certamente non brilla (2 punti, 7 rimbalzi, 2 assist e 1/8 al tiro in meno di 19 minuti, di cui solo 5 nella ripresa) ma se non altro bagna con un successo la sua prima gara da professionista. A guidare i Pistons ci sono i 22 di Jerami Grant e i 18 di Kelly Olynyk insieme ad altri quattro compagni in doppia cifra

MINNESOTA TIMBERWOLVES-DENVER NUGGETS 91-93 | Successo in rimonta per i Nuggets, che vincono la loro 12^ partita consecutiva contro i Timberwolves dopo essere scivolati sotto di 14 lunghezze nel primo tempo, complice il back-to-back arrivando a Minneapolis alle 4 di notte. A caricarsi la squadra sulle spalle è il solito Nikola Jokic da 26 punti, 19 rimbalzi e 7 assist (più 7 palle perse), rendendosi protagonista anche nella giocata decisiva della partita insieme a Will Barton
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A suggellare il successo dei Nuggets è stato infatti un doppio intervento difensivo alla disperata, con Barton che è riuscito a stoppare Malik Beasley (miglior realizzatore dei suoi con 18 punti) nonostante si trovasse solo contro tre avversari, con Jokic che è poi arrivato per rifilare un’altra stoppata a Edwards per chiudere i conti. Per i T’Wolves ci sono 14 punti a testa del trio Towns-Edwards-Russell, ma con 16/45 al tiro combinato

PHOENIX SUNS-CLEVELAND CAVALIERS 101-92 | Miglior partita stagionale dei Suns che ritrovano ritmo e canestri contro Cleveland - avversario in trasferta a in back-to-back - godendosi un Devin Booker che festeggia il suo compleanno (25 candeline) segnando 27 punti e distribuendo nove assist. Al resto pensa Deandre Ayton sotto canestro - doppia doppia da 17 e 12 rimbalzi - mentre Chris Paul segna 16 punti tirando 10 volte dal campo (nonostante un irrituale 2/6 dalla lunetta) e aggiungendo 10 assist
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Il miglior realizzatore in casa Cavaliers è Cedi Osman che ne mette 20 in uscita dalla panchina, tirando 6/12 dall’arco e unico a non fare fatica nelle conclusioni dalla lunga distanza. Grande sofferenza invece per Evan Mobley, piegato dal back-to-back: 21 minuti in campo, 1/6 al tiro e due punti a referto, mentre sono 11 con 12 rimbalzi quelli raccolti da Kevin Love a gara in corso al posto di uno spento Jarrett Allen (22 minuti in campo e -22 di plus/minus per lui)