Mercato NBA, Brooklyn Nets: che fine ha fatto Kyrie Irving? Le possibili trade
I Nets stanno recuperando James Harden, si godono un Kevin Durant nervoso ma già decisivo e stanno imparando a fare a meno di lui: a Brooklyn infatti Kyrie Irving sembra appartenere al passato, di sicuro non al presente e probabilmente neanche al futuro della squadra. Cosa fare con lui? Queste le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni: possibili scenari e scambi per un All-Star che al momento ha davvero poco mercato e appeal, nonostante l’indiscutibile talento
UNA TRADE PER PORTARE IRVING AI CLIPPERS | Oltre a ritrovare Tyronn Lue in panchina, sarebbe l’occasione ideale per i Clippers di rilanciare una stagione partita senza Leonard a disposizione e con il piede sbagliato: mettere in piedi una trade non è semplice, ma considerando lo scarso appeal generato al momento da Irving sul mercato, Brooklyn potrebbe accontentarsi anche di poco
Il problema però, anche nel caso di passaggio ai Clippers, resterebbe sempre lo stesso: a Los Angeles infatti - non come a New York e San Francisco, ma quasi - ci sono stringenti norme per il contenimento della pandemia che limitano molto l’azione di chi ha deciso di non sottoporsi alla vaccinazione. Cambiare costa e franchigia per ritrovarsi nella stessa situazione non sarebbe una grande scelta per Irving
UN ALL-STAR PER DALLAS DA AFFIANCARE A LUKA DONCIC | Un giocatore da affiancare a Luka Doncic, un’opzione in più per una squadra che continua a caricare tutto sulle spalle dell’All-Star sloveno e che in Irving potrebbe trovare la spalla ideale con cui cercare di mettere in piedi una squadra più competitiva. Per farlo Dallas dovrebbe rinunciare a giocatori di rotazione (non sarebbe disposta a mettere molto altro sul piatto) che al momento non stanno rendendo come sperato
PIÙ A LUNGO RESTA A BROOKLYN, PIÙ PERDE VALORE | Il grande punto di domanda sulla situazione in casa Nets è proprio questo: con il passare dei giorni il valore di Irving si riduce sempre più e la possibilità di scambiarlo diventa da un lato più attraente per gli altri e meno conveniente per la squadra di New York. Cosa fare? Aspettare potrebbe essere deleterio a prescindere…
LO SCAMBIO CON PHILADELPHIA PER BEN SIMMONS | Uno scenario suggestivo di cui si è parlato tanto nelle ultime settimane e che - sulla carta - risolverebbe due problemi in un colpo solo: in realtà le cose sono molto più complicate di così (a partire dalla non chiara situazione vaccinale di Ben Simmons, a lavoro con uno psicologo per recuperare convinzione nei suoi mezzi) e che in realtà porterebbe entrambe le franchigie a liberarsi di un “problema” per caricarsene addosso un altro
A livello tecnico e salariale per i Nets sarebbe, teoricamente, un grande colpo: un All-Star giovane, di talento, con grande fisico e capacità difensiva da affiancare a tanti tiratori e realizzatori che possono comodamente compensare le sue mancanze nel fare canestro. Durant e Harden ne sarebbero felici, ma l’idea che possa andare in porto un affare del genere resta molto remota
IN CASO DI PUNTO DI NON RITORNO, SI PUÒ CHIEDERE “AIUTO” AI THUNDER | Un altro scenario che potrebbe verificarsi nelle prossime settimane è che i Nets arrivino allo scontro finale con Irving, senza poter fare a meno di scaricarlo a prescindere: in quel caso OKC e il suo spazio salariale sarebbero la soluzione ideale, in una trade in cui ovviamente si baderebbe soltanto all’aspetto economico dell’affare
IN BALLO OLTRE 140 MILIONI DI DOLLARI | I Thunder possono infatti assorbire per intero il contratto di Irving, liberando così Brooklyn da circa 145 milioni di dollari tra stipendio e tassa di lusso da spendere. Togliere quel contratto permetterebbe ai Nets di scendere sotto la soglia della luxury tax per una stagione, interrompendo così il circolo vizioso che ha portato all’esplosione dei conti di Brooklyn. A mali estremi, almeno un modo per mettere da parte un po’ di dollari