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Mercato NBA, Miami e Chicago rischiano grosse sanzioni per i casi Lowry e Ball

MERCATO NBA
©Getty

La lega è in fase avanzata delle investigazioni sulle firme in free agency di Kyle Lowry con i Miami Heat e di Lonzo Ball con i Chicago Bulls, ed entrambe le franchigie rischiano grosso. Si parla di un massimo di 10 milioni di dollari di multa e la possibilità di sospendere i dirigenti, privare la squadra di scelte al Draft e persino di annullare i contratti, anche se quest’ultima ipotesi è da ritenere improbabile

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Lo scorso 7 agosto la NBA ha annunciato l’inizio di una investigazione sulle firme di Kyle Lowry con i Miami Heat e di Lonzo Ball con i Chicago Bulls, realizzate tramite due sign-and-trade complicate dopo pochissimi minuti dall’inizio della free agency. Negli ultimi tre mesi la lega ha affidato ad un ufficio legale esterno (lo stesso che si sta occupando del caso Sarver a Phoenix) le investigazioni su quanto ottenuto, sia attraverso colloqui con i dirigenti e gli agenti coinvolti, sia ottenendo gli smartphone dei protagonisti per ricostruire come si è arrivati a quelle trattative tra Chicago e New Orleans (nel caso di Ball) e Miami e Toronto (in quello di Lowry). L’accusa è quella di aver violato le regole del tampering, trovando un accordo prima che fosse consentito dalle regole del mercato, ufficialmente aperto a partire dalle 18 ora di New York del 2 agosto. Ora, secondo quanto riportato da ESPN, la lega potrebbe rivelare cosa ha scoperto e le conseguenti sanzioni per le squadre nel prossimo futuro: le nuove regole approvate nel 2019 includono multe fino a un massimo di 10 milioni di dollari, la possibilità di sospendere i dirigenti colpevoli, togliere scelte al Draft alle squadre e perfino l’annullamento dei contratti. Di tutte queste possibilità l’ultima è quella da ritenere meno probabile, visto anche che i giocatori sono già scesi in campo, ma tutte le altre sono più che concrete — in particolare la sottrazione delle scelte al Draft, come già accaduto ai Milwaukee Bucks che non avranno la seconda scelta del prossimo Draft per via di un accordo "precoce" con Bogdan Bogdanovic, perdendo poi anche il giocatore che ha firmato con gli Atlanta Hawks.

Come sono andate le trattative di Ball e Lowry

I sospetti della NBA sono nati quando le complicate sign-and-trade di Ball e Lowry sono state annunciate pochi minuti dopo le 18 del 2 agosto. Solitamente le sign-and-trade, dovendo mettere d’accordo entrambe le squadre e tutti gli agenti, sono molto complicate e richiedono tempo per trovare una "quadra". Invece i Bulls sono stati velocissimi a firmare Ball con un contratto da 80 milioni di dollari in quattro anni, così come i Pelicans hanno subito firmato Garrett Temple con un triennale da 15.5 milioni (quindi una doppia sign-and-trade). Allo stesso modo Miami ha impiegato pochissimo tempo per garantire i 19.4 milioni del contratto di Goran Dragic per poi firmare Lowry con un triennale da 85 milioni di dollari complessivi, inserendo nell’accordo anche Precious Achiuwa. Accordi che, se confermato dall’investigazione, sono stati trovati ben prima dell’apertura del mercato — una "consuetudine" dei circoli NBA che la lega, dopo aver chiuso più di un occhio per anni, ha cominciato a punire più duramente dallo scorso anno.

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