
Mercato NBA, tre obiettivi per ogni squadra in vista della deadline
Tra poche settimane si libererà la possibilità di scambiare anche i giocatori firmati in estate, dando di fatto il via al mercato NBA che si concluderà alla deadline del 10 febbraio 2022. Tutte le squadre hanno degli obiettivi in testa per poter migliorare (o peggiorare) il proprio roster: ecco tre giocatori prendibili sul mercato per ogni squadra che potrebbero fare comodo secondo Bleacher Report

Il nucleo della rotazione è già formato e lo scorso anno ha dimostrato di poter fare strada ai playoff, ma aggiungere un difensore perimetrale in grado di portare fisicità ed esperienza come Nwaba potrebbe aiutare la rotazione di coach McMillan. Lo stesso offre, con un po’ di tiro e un po’ di difesa in meno, anche Garrett Temple, incastrato a New Orleans. Trey Burke invece potrebbe riempire un vuoto alle spalle di Trae Young

Tre opzioni in tre ruoli diversi. Murray a San Antonio sembra fin troppo forte per quella che è la direzione della franchigia, e sarebbe un upgrade nei ruoli di guardia ora come ora. Terrence Ross aggiungerebbe un veterano in grado di accendersi in pochi secondi uscendo dalla panchina, mentre Anderson — in scadenza a fine anno — andrebbe a occupare il ruolo di 4 migliorando la circolazione di palla

Il roster è al completo, cioè quasi al completo considerando l’assenza di Kyrie Irving, ma le difficoltà offensive potrebbero convincerli a muoversi ai margini per aggiungere un po’ di tiro. Hernangomez è fuori dalla rotazione a Boston ma potrebbe tornare utile, mentre Mike Muscala è disponibile a Oklahoma City. Ben McLemore è anche lui ai margini a Portland e sarebbe prendibile davvero a basso costo

Gli Hornets hanno un’ottima rotazione perimetrale ma un chiaro buco a centro area. Trovare un lungo in grado di correre con LaMelo Ball e Miles Bridges sarebbe perfetto, ma deve essere anche in grado di proteggere il ferro e non costare troppo in termini di asset e contratto futuro. Turner, Bamba e Poeltl sono tutti centri di buon livello in grado di dare una mano alla squadra di coach Borrego

La grande estate sul mercato ha formato il nucleo di una squadra che sta girando bene, ma che ha nella profondità sugli esterni il suo punto debole. Reddish è prendibile perché Atlanta non può permettersi di pagare tutti i giovani che ha a roster, ma anche Hart darebbe una bella mano (e riformerebbe la coppia con Lonzo Ball). Tony Snell è un ex dei Bulls che offre tiro ed esperienza senza richiedere un minutaggio esoso

L’infortunio di Sexton ha aperto un buco nella rotazione delle guardie dei Cavs. White non ha più molto spazio a Chicago e offre punti veloci in uscita dalla panchina, potenzialmente anche prendendo il posto di Sexton se non dovesse rinnovare in estate. Ross è più stagionato, e può essere utilizzato nelle serate “sì” in uscita dalla panchina. Nel supermercato che sono i Rockets, prendere House a basso costo potrebbe essere intrigante per gli esterni

Spalla di Luka Doncic cercasi. Tim Hardaway Jr. e Jalen Brunson stanno facendo bene, ma serve un giocatore in grado di togliere pressione realizzativa dalle spalle dello sloveno. A Sacramento la situazione è in divenire e Buddy Hield sembra avere le valigie in mano già da un po: o lui o Harrison Barnes (che sarebbe un cavallo di ritorno) farebbero molto comodo, così come Poeltl per àncorare la difesa e allinearsi alla timeline della squadra (ha solo 26 anni)

Con l’assenza di Michael Porter Jr., i Nuggets rischiano di dover cambiare radicalmente la loro idea di squadra, concentrandosi su una difesa che li sta sorreggendo. House non ha spazio a Houston ma potrebbe trovarne in Colorado, così come un “gunner” come Ross che non serve più a molto ai Magic. Williams compirà 27 anni a dicembre, si sbatte sempre molto quando è in campo e a OKC non è che abbia chissà quale ruolo: vale la pena provarci?

Un Most Improved Player per un altro? I Pistons potrebbero anche pensare di sacrificare Jerami Grant per arrivare a Bridges, specialmente se gli Hornets dovessero dimostrarsi restii a offrirgli un contratto da 100 e più milioni in estate — cifra che invece Detroit potrebbe pensare di investire. Le voci su Marvin Bagley circolano ormai da tempo, ma per i Pistons potrebbe avere anche senso assorbire contratti per accumulare scelte al Draft

Non che abbiano bisogno poi di molto, visto l’andamento che stanno tenendo e i ritorni imminenti di Thompson e Wiseman. Ma si può sempre lavorare ai margini per mettersi in casa delle “polizze assicurative” in caso di infortunio: Len aggiungerebbe un po’ di stazza fisica sotto canestro, mentre Trey Burke un realizzatore dalla panchina e Ben McLemore un tiratore in più nelle serate in cui non girano quelli già presenti

Problemi ce ne sono quanti ne volete, con la ricostruzione che sembra ancora lunghissima. Perché non scommettere su ex scelte alte al Draft che non hanno ancora trovato il loro posto nel mondo come Mo Bamba o Aaron Nesmith di Boston? L’alternativa più probabile, però, è accumulare il maggior numero di scelte per i veterani ancora presenti a roster

L’inizio di stagione è stato altalenante, e anche se il roster è formato da buoni giocatori presi individualmente il risultato finale non sembra all’altezza del talento generale. Per questo potrebbe avere senso cederne un po’ per provare a salire di livello con uno come Ben Simmons, oppure rompere la coppia formata da Turner e Sabonis per avere un 4 più moderno come Grant. Occhio sempre poi a Hayward, che ha casa a Indianapolis e apprezzerebbe un ritorno in città

Date un esterno a coach Lue e troverà lui il modo di farlo funzionare. I Clippers sono ormai ampiamente indirizzati verso lo small ball, e avere un giocatore come Satoransky in grado di muovere il pallone e sopperire un po’ alle mancanze di playmaking del roster potrebbe aiutarli. Jeremy Lamb è un profilo più da realizzatore, mentre nel caso in cui serva la difesa Josh Okogie è uno dei migliori sulla palla, almeno tra quelli prendibili a poco

Gi asset sono quelli che sono, specie dopo le mosse estive, e l’unico modo per raggiungere qualcosa di significativo sarebbe sacrificare Talen Horton-Tucker dopo il 15 gennaio, prima data utile per farlo. Jerami Grant è in scadenza nel 2023 e i Pistons potrebbero decidere di scambiarlo prima della scadenza, con i Lakers interessati a un giocatore per cui James si è già esposto in passato. Più facile arrivare a guardie come Davis di Sacramento e McLemore, già visto in passato a LA

I Grizzlies sono alla ricerca di un’ala in grado di avere un impatto, motivo per cui al Draft hanno investito la numero 10 su Ziaire Williams, il quale però non è ancora pronto ad avere un impatto immediato. Perché allora non usare alcuni dei tanti giocatori presenti a roster per prenderne uno sul mercato? New Orleans è talmente messa male che Ingram potrebbe essere disponibile, mentre per Bridges e Reddish pesa il discorso contratto

Migliorare la panchina è realisticamente l’unico obiettivo di mercato degli Heat, che hanno bisogno di giocatori pronti subito per giocarsela ai playoff. Augustin offrirebbe un profilo diverso rispetto a quello delle point guard presenti a roster, mentre Lamb aprirebbe il campo se Oladipo non dovesse essere in condizione di giocare. Un lungo a fare legna sotto canestro serve a tutti, perciò perché non Alex Len?

Con la squadra al completo i campioni in carica sono una candidata più che seria al titolo NBA, ma i tanti infortuni hanno reso complicata la loro stagione .Veterani come Temple (che però ha contratto triennale) o Cory Joseph potrebbero aiutarli per alleggerire il carico di Jrue Holiday, mentre Davis nella serata giusta è in grado di segnare abbastanza triple per far svoltare una partita

La squadra sta cominciando a girare dopo un inizio a rilento, tanto da poter convincere la dirigenza di investire ulteriormente su questo gruppo — specie se i Sixers dovessero abbassare le loro pretese su Ben Simmons. Il ruolo di ala è quello da migliorare e Grant potrebbe essere una soluzione, mentre un’idea per la panchina potrebbe essere il 35enne Dragic per dare 20 minuti di qualità a partita in corso

La stagione sembra essere già ormai andata e concentrarsi sul futuro potrebbe essere la soluzione più sensata, specie con le condizioni di Zion Williamson ancora avvolte nel mistero. In giro per la NBA ci sono dei giovani ancora nel contratto da rookie che non hanno spazio nella rotazione come Johnson ad Atlanta (chiuso dai vari Collins e Gallinari), Bol Bol a Denver (dietro Jokic) e Smith a Phoenix (sarà free agent a fine anno). Tentar non nuoce?

Kemba Walker finora non ha convinto, e i Knicks da anni non hanno una grande point guard a cui affidarsi. Fox sarebbe un upgrade sicuro, anche perché Sacramento non si capisce quale direzione prenderà con l’ascesa di Haliburton, mentre McCollum avrebbe interesse personale a trasferirsi nella Grande Mela visto anche il ruolo di capo della NBPA (che ha sede a New York). In alternativa, Ross a basso prezzo aggiunge un tiratore in più alla rotazione

Il prossimo grande obiettivo per i Thunder è trovare una spalla di Shai Gilgeous-Alexander con 20 punti nelle mani. Bridges risponde al profilo e la franchigia non avrebbe problemi ad accontentarlo economicamente, mentre Toppin (mai realmente sviluppato ai Knicks) potrebbe esserlo pur senza averlo ancora dimostrato. Sotto canestro invece manca tutto, e Mo Bamba (che ha tanta concorrenza a Orlando) è facilmente raggiungibile

Più che comprare ai Magic interessa vendere, e ricevere qualcosa di significativo dai giocatori che vogliono piazzare in giro per la lega (Ross e Bamba su tutti). Nesmith di Boston avrebbe molto senso come tiratore sul perimetro, così come Okpala a Miami non ha più spazio. Ovvio però che l’obiettivo è continuare a costruire sul Draft, in attesa che Fultz e Isaac tornino dagli infortuni

I Sixers hanno in mano l’unico All-Star realmente sul mercato in Ben Simmons, ma hanno fatto ampiamente capire di non volersi accontentare di uno scambio “al ribasso”. Lillard rimane il sogno proibito, specie ora che i Blazers comunque si sono risollevati, e lo stesso vale per Brown per il quale Boston non sembra intenzionata ad ascoltare offerte. Murray invece avrebbe uno skillset simile a Simmons ma con una parvenza di tiro in sospensione e caratteristiche compatibili con Maxey

La squadra gira a dir poco alla grande, considerando le 14 vittorie consecutive raggiunte. Non ci sono mai abbastanza ali in grado di dare una mano e in estate i Suns ne hanno lasciata andare una (Torrey Craig) che ai playoff comunque ha avuto il suo ruolo. Covington ha ottima presenza difensiva lontano dalla palla mentre Young aggiungerebbe una dimensione di versatilità che attualmente non c’è, oltre al solito Lamb in uscita dalla panchina

Partendo dal fatto che non è chiaro chi prenda le decisioni nella dirigenza dei Blazers ora come ora, di sicuro servirebbe aggiungere qualcosa sul perimetro nelle posizioni di ala. Barnes sarebbe un’aggiunta perfetta per lo stile di gioco della squadra e le età di Lillard e McCollum, mentre Bullock sarebbe un’opzione di solo tiro. Reddish è il jolly di questa deadline: Atlanta potrebbe essere costretta a cederlo, ma bisogna convincerla con gli asset

Determinati a tornare i playoff, i Kings potrebbero essere anche degli “acquirenti” in questa deadline invece che dei “venditori”. Per questo Simmons è il nome in cima alla loro lista, anche se il costo potrebbe coinvolgere uno tra Fox e Haliburton. In alternativa Beasley sembra perso nell’attacco di Minneapolis, mentre dello scarso spazio dato a Toppin abbiamo già parlato

La lunga lista di giovani di belle speranze degli Spurs finora non hanno portato vittorie, per questo impacchettarle per raggiungere un’All-Star conclamato come Ingram o Simmons potrebbe far fare il salto di qualità a tutto il roster, anche a costo di cedere Dejounte Murray. Wood è in scadenza nel 2023 e Houston non se ne fa molto, considerando che per i prossimi due anni continuerà a perdere e accumulare scelte

Il dilemma è: cercare di aggiungere giocatori o di cederne alla deadline? I Raptors sono un esperimento tattico interessante che però non sembra avere abbastanza ball-handling e tiro per avere successo: White aiuterebbe VanVleet nella gestione dei possessi, senza però togliere il pallone dalle mani dei vari Anunoby, Barnes e Siakam. McDermott sembra spaesato a San Antonio ma può tornare comodo come tiratore dalla panchina, mentre Favors aggiungerebbe i chili che mancano sotto canestro

Pur avendo il miglior attacco della NBA, i Jazz stanno tirando male da tre punti. Per questo aggiungere un giocatore perimetrale in grado di assicurare alte percentuali potrebbe aiutare la loro fase offensiva: Forbes, McLemore e Burke sono tutti prendibili a basso costo per aggiungere opzioni nel roster di coach Snyder

La squadra è molto profonda in ogni ruolo, ma c’è sempre la possibilità di un upgrade — specie per un giocatore del talento di Reddish, che diventerebbe quasi in automatico il miglior realizzatore in uscita dalla panchina o al fianco di Bradley Beal. I due profili alternativi di Bullock e House portano rispettivamente più tiro e più atletismo, il tutto a un costo abbordabile per una squadra inaspettatamente in zona playoff