
NBA, i risultati della notte: Lonzo batte LaMelo, vincono Denver e Philadelphia
Chicago batte Charlotte grazie a una super serata al tiro con Lonzo Ball (16 punti e 8 assist) che supera suo fratello LaMelo (18 e 13). Denver passa a Miami, Philadelphia fatica e vince in volata contro Orlando. Super Jonas Valanciunas (39 punti e 7/8 dall’arco) trascina New Orleans nel successo sui Clippers, Cleveland batte a domicilio un Luka Doncic in tripla doppia, Domantas Sabonis da record non basta a Indiana contro Minnesota. Utah vince contro Portland, Washington perde a San Antonio, Houston batte OKC

PHILADELPHIA 76ERS-ORLANDO MAGIC 101-96 | Sofferta, forse anche più del previsto, ma finalmente arrivata: i Sixers tornano al successo e battono in casa Philadelphia grazie ai 24 punti di Seth Curry - che tira 10/13 dal campo - a cui si aggiungono i 17 e 9 rimbalzi di Tobias Harris. Affaticato Joel Embiid, in calo soprattutto nella ripresa e autore di 16 punti con 16 conclusioni (soltanto quattro a bersaglio), conditi con 13 rimbalzi e 5 assist: per i padroni di casa è il terzo successo nelle ultime 11 gare
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I Magic combattono fino alla sirena, beffati soltanto dai liberi realizzati con precisione da Philadelphia nell’ultimo minuto di gioco, si godono il miglior Franz Wagner della stagione: 27 punti, 6 rimbalzi e 5 assist per lui, leader di un quintetto che raccoglie 11 e 17 rimbalzi da Mo Bamba e 16 punti da Gary Harris. Sono 17 quelli messi a referto da Jalen Suggs, costretto a uscire nel quarto periodo per una frattura al pollice destro che lo terrà fuori dal parquet “per un lungo periodo di tempo”

MIAMI HEAT-DENVER NUGGETS 111-120 | Il ritorno dagli infortuni di due giocatori regala ai Nuggets il primo successo dopo 6 sconfitte in fila. Uno è ovviamente l'MVP in carica Nikola Jokic (24 punti e 15 rimbalzi per lui, con anche 7 assist) l'altro è il rookie Bones Hyland, autore di 19 importantissimi punti dalla panchina con 5/8 da tre. Le percentuali premiano Denver (oltre il 58% dal campo, oltre il 51% da tre, 18/35) contro una difesa da top 10 NBA come quella degli Heat. Decisivo un parziale di 12-0 nel 2° quarto, ospiti sopra di 20 già all'intervallo
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Troppo dover concedere due giocatori e due attaccanti come Jimmy Butler e Tyler Herro (entrambi assenti, il primo per un problema al tallone, il secondo affaticato) a una squadra come Denver. Bam Adebayo prova a fare gli straordinari con 24 punti e 13 rimbalzi, mentre sono 14 gli assist di Kyle Lowry con anche 17 punti e dalla panchina arrivano i contributi necessari di Max Strus (6/12 da tre e 19 punti) e Gabe Vincent (14 con 4/9 dalla lunga distanza). Ma per la 3^ volta in fila, a un successo gli Heat fanno seguire una sconfitta, questa volta interna

CHICAGO BULLS-CHARLOTTE HORNETS 133-119 | Chicago tirato con il 59.6% dal campo - miglior percentuale dell’anno in questo positivo avvio di regular season - e batte gli Hornets trascinata dal suo quintetto, che come al solito si gode un DeMar DeRozan da 28 punti e un convincente Zach LaVine da 25 (in dubbio fino all’ultimo a causa dell’influenza). Decisivi i 74 punti realizzati dai Bulls nei due quarti centrali che spezzano in due la gara e regalano ai padroni di casa la quarta vittoria nelle ultime otto gare
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Il grande protagonista in casa Bulls è Nikola Vucevic, che gioca la miglior partita per produzione della sua stagione - cominciando a ritagliarsi un posto anche a livello realizzativo in una squadra piena di opzioni offensive: per l’ex Magic sono 30 punti, 14 rimbalzi e 5 assist con 12/19 dal campo e un vertiginoso 6/6 dall’arco. Il +31 di plus/minus in 35 minuti racconta alla perfezione il suo impatto: in gare del genere, un talento come quello del montenegrino diventa letale per qualsiasi difesa
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Davanti agli occhi di un attento LaVar Ball in prima fila è andata in scena anche il testa a testa famigliare tra fratelli - Lonzo vs. LaMelo, vinto per la seconda volta (su tre incroci) dal giocatore dei Bulls. Il n°2 di Chicago chiude con 16 punti, 8 assist e un letale 4/5 dall’arco, mentre il giovane talento degli Hornets viaggia come spesso gli accade in doppia doppia da 18 punti e 13 assist, non trovando per strada i tre rimbalzi necessari a completare la tripla doppia: "Parlavamo di NBA da quando eravamo ragazzini: essere qui a sfidarci è incredibile"
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HOUSTON ROCKETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 102-89 | 3^ vittoria in fila per Houston, la 4^ dell'anno, la 2^ contro i Thunder. Senza Jalen Green, i Rockets trovano la tripla doppia (curiosa...) di Kevin Porter Jr. ma sono trascinati ancora una volta da Christian Wood, autore di una doppia doppia ai 20 (24 punti, 21 rimbalzi). Entra il tiro a Garrison Mathews (5/11 da tre per 19 punti totali) e tutto il quintetto dei texani va in doppia cifra, mentre l'unico per OKC è Shai Gilgeous-Alexander (22), con i Thunder che segnano 14 punti nel 2° quarto e tirano 7/43 da 3 punti
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-INDIANA PACERS 100-98 | Minnesota continua ad andare in altalena. Dopo il buon avvio (3-1) e una striscia di 8 ko in 10 gare, ora la squadra di Karl-Anthony Towns (top scorer con 32 punti) è alla 7^ vittoria nelle ultime 8. Ottenuta in rimonta, da -12 nel terzo quarto, grazie a un secondo tempo in cui i T'Wolves hanno tenuto i Pacers a 41 punti e sotto il 30% al tiro. In grande spolvero anche Anthony Edwards e D'Angelo Russell, entrambi autori di 21 punti, il secondo con anche 11 assist
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I Pacers, nelle parole di Malcolm Brogdon (25 punti per lui) sono convinti di aver perso un'occasione: "Avremmo dovuto vincerla" (anche senza Myles Turner in campo, fuori per febbre). La pensa sicuramente così Domantas Sabonis, autore di una tripla doppia storica, solo la 3^ di questo tipo dal 1980 a oggi: 16 punti, 25 rimbalzi (career-high) e 10 assist. Ne mette 14 dalla panchina anche il rookie Chris Duarte prima di farsi espellere all'inizio del quarto quarto
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DALLAS MAGIC-CLEVELAND CAVALIERS 96-114 | Torna sopra il 50% di vittorie il record dei sorprendenti Cleveland Cavaliers di questo primo quarto di stagione, guidati a Dallas da un quintetto tutto in doppia cifra e da una prima metà di gara chiusa già in doppia cifra di vantaggio (poi dilagati nella ripresa). Alla sirena finale sono 28 punti e 14 rimbalzi per Jarrett Allen, letale al fianco di un Evan Mobley che ne aggiunge 12+7. Sono 24 invece i punti di Lauri Markkanen, mentre Darius Garland somma 9 assist ai suoi 18 punti
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Ai Mavericks, sprofondati anche sul -31, non basta la seconda tripla doppia stagionale di un Luka Doncic da 25 punti, 10 rimbalzi e 10 assist - in una serata particolarmente ispirato per lo sloveno soprattutto dall’arco (7/11 complessivo, massimo in stagione). Il problema però è che nessuno riesce a stargli dietro, visto che tutto il resto del roster chiude con 4/28 dalla lunga distanza: così è difficile pensare di riuscire a vincere anche ad aprile inoltrato
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SAN ANTONIO SPURS-WASHINGTON WIZARDS 116-99 | Per la prima volta in stagione San Antonio mette assieme due vittorie in fila (dopo quella contro Boston) e lo fa grazie al massimo stagionale di Derrick White (24 punti) ma soprattutto grazie all'ennesima super prestazione di Dejounte Murray, a 2 assist dalla tripla doppia con 22 punti e 10 rimbalzi. Decisivo il dominio in area (72-56 per i neroargento, al loro massimo stagionale), grazie a un Jakob Poeltl da 14 punti, 11 rimbalzi e 2 stoppate. Lui tira 7/11, tutti gli Spurs sopra il 53% (con 8/18 da tre)
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Il giro di trasferte degli Wizards si conclude 2-2 con il quintetto di Washington tutto in doppia cifra ma nessun giocatore capace di toccare quota 20. Ad andarci più vicino è un Bradley Beal da 18 (e 8 assist), seguito dai 17 di Kentavious Caldwell-Pope, dai 16 di Spencer Dinwiddie e e dalla doppia doppia di Daniel Gafford (11+10 rimbalzi) mentre dalla panchina minore del solito l'impatto di Montrezl Harrell, contenuto a 6 punti e 5 rimbalzi in soli 21 minuti

UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 129-107 | I Blazers lontano da Portland (1-10 di record) sono una squadra ben diversa dai quella che scende in campo al Moda Center (9-1 di record in Oregon). Per questo i Jazz sono stati bravi ad approfittarne a Salt Lake City, battendo senza grossi problemi gli ospiti che non riescono ad andare oltre i 24 punti e 10 rimbalzi di un Jusuf Nurkic ispirato nel testa a testa contro Rudy Gobert. Incolore la prestazione di Damian Lillard: 11 punti con 12 tiri, 5 assist, 1/4 dall’arco e poco altro
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A trascinare i Jazz invece ci pensano i 30 punti con 12/20 al tiro di Donovan Mitchell - uno dei sei giocatori in doppia cifra di Utah, che approfitta di una serata particolarmente ispirata al tiro da 19 triple a bersaglio e chiusa con il 53% dal campo. Positivo anche il già citato Gobert con i suoi 21 punti e 16 rimbalzi, mentre sono 22 i punti realizzati in uscita dalla panchina da Jordan Clarkson: i Jazz conquistano così il sesto successo nelle ultime otto
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L.A. CLIPPERS-NEW ORLEANS PELICANS 104-123 | La fenomenale prestazione di Valanciunas trascina i Pelicans a un insperato successo a Los Angeles contro i Clippers, travolti già nel primo tempo con New Orleans avanti anche di 21 lunghezze, mentre ai Clippers non bastano i 27 punti di Paul George e i 19 realizzati da Reggie Jackson per evitare la terza sconfitta nelle ultime quattro e la seste delle ultime nove (che hanno fatto seguito a un striscia di sette successi in fila) per un gruppo che continua a essere altalenante a livello di risultati
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Il volto da copertina del match è Valanciunas, autore di 39 punti (suo nuovo massimo in carriera), di cui 29 arrivati già prima dell’intervallo lungo andando a riposo dopo aver messo a referto un perfetto 7/7 con i piedi oltre l’arco. Per il centro lituano ci sono anche 15 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate, in quella che resterà una serata da ricordare nella sua vita. Una vittoria che porta sul 6-17 il deficitario record dei Pelicans, che mentre attendono il ritorno di Zion, guardano al lato positivo di una regular season che sperano non sia tutta da buttare
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