
NBA, risultati della notte: Golden State vola con 46 di Steph Curry, Lakers ko in casa
Steph Curry è fenomenale, chiudendo con 46 punti nel successo in volata degli Warriors sui Grizzlies. I Lakers salutano lo Staples Center perdendo malamente contro San Antonio nonostante i 36 punti di LeBron James. Continuano a vincere Phoenix e Utah, Washington passa a New York resistendo ai 44 punti di Kemba Walker. Brutte sconfitte interne per Philadelphia e Denver, vincono anche Milwaukee, New Orleans e Indiana

GOLDEN STATE WARRIORS-MEMPHIS GRIZZLIES 113-104 | Come sempre accade tra Warriors e Grizzlies la partita del Chase Center è selvaggia e tiratissima, arrivando al 102 pari a poco più di due minuti dalla fine. È a quel punto che gli Warriors fanno valere la loro esperienza, confezionando un parziale di 7-0 (due punti di Toscano-Anderson, tre dall’angolo di Gary Payton e due in sottomano di Steph Curry) per portare a casa la 26^ vittoria stagionale, rendendo inutili i 21 punti di Ja Morant e i 20 di Jaren Jackson Jr. e De’Anthony Melton
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Tutti i riflettori però vanno inevitabilmente su uno Steph Curry di nuovo da MVP: 46 punti con 13/22 al tiro, 8/14 da tre punti (67^ partita in carriera con almeno 8 triple) e un perfetto 12/12 ai liberi in 37 minuti, aggiungendo anche 4 rimbalzi e 4 assist alla sua sensazionale prestazione. L’unico altro giocatore in doppia cifra — complici le assenze per Covid di Andrew Wiggins, Jordan Poole e Damion Lee — è Gary Payton II con 22 punti e 9/16 al tiro, schierato titolare da coach Kerr insieme a Otto Porter (8 punti e 9 rimbalzi)
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PHOENIX SUNS-OKLAHOMA CITY THUNDER 113-101 | Tutto facile per i Suns, che conquistano la quinta vittoria consecutiva e rimangono con mezza partita di vantaggio su Golden State prima della sfida di Natale. A fare la differenza è un terzo quarto da 37-21, dopo che i Thunder erano andati al riposo lungo avanti di 3 lunghezze recuperando 12 punti di svantaggio nel secondo quarto grazie ai 29 punti di Shai Gilgeous-Alexander — interrompendo però la loro striscia di tre successi consecutivi
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La 15^ vittoria consecutiva in casa porta la firma di Devin Booker, autore di 30 punti di cui due particolarmente fortunati, con il suo tentativo di schiacciata a metà terzo quarto che si è innalzato prima di ricadere dentro al ferro. Ad accompagnarlo ci sono i 21 di Cam Johnson (“Per noi lui è un titolare” le parole di coach Monty Williams), i 19+12 di Deandre Ayton e i 16 di Chris Paul, portando a casa la 25^ vittoria nelle ultime 27 partite
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UTAH JAZZ-MINNESOTA TIMBERWOLVES 128-116 | Si mantengono saldamente al terzo posto a Ovest gli Utah Jazz, che conquistano la decima vittoria nelle ultime 12 partite disputate superando i T’Wolves privi di Karl-Anthony Towns, anche lui entrato nel protocollo anti-Covid. I migliori sono Donovan Mitchell con 28 punti e Rudy Gobert con 20+17, pur permettendo agli avversari di finire con 17 triple e il 38% di squadra dalla lunga distanza — surclassandoli con il loro 53% al tiro
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Senza Towns ed Edwards, Minnesota prova a distribuire il carico offensivo mandando tutto il quintetto sopra quota 13, guidato dal massimo stagionale da 33 punti di Malik Beasley (13/25 al tiro di cui 7/16 da tre), la doppia doppia da 19 punti e 14 assist di D’Angelo Russell, i 17+10 di Naz Reid, i 16 di Jaden McDaniels e i 13 di Jake Layman, senza però impensierire davvero gli avversari che in attacco hanno potuto fare quello che volevano
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NEW YORK KNICKS-WASHINGTON WIZARDS 117-124 | Senza Bradley Beal entrato nel protocollo appena prima della partita, gli Wizards portano a casa una vittoria importante godendosi il miglior Spencer Dinwiddie della stagione (21 punti e 12 assist), la miglior prestazione del rookie Corey Kispert (20 punti alla sua prima in quintetto) e i 18+10 di Kyle Kuzma, decisivo nel finale con due triple a segno per spegnere il tentativo di rimonta dei Knicks guidato da uno scatenato Kemba Walker
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La vera storia della partita è infatti la prestazione mostruosa del "reietto" Walker. Reinserito in quintetto per via delle tantissime assenze per Covid, il veterano ha risposto con una prova da 44 punti, di cui 28 solamente nel secondo tempo, portando a 31.3 la sua media punti nelle ultime tre partite da quando è stato rimesso in campo. Insieme a lui ci sono i 23 di Julius Randle e i 20 di Alec Burks, ma non abbastanza per evitare l’undicesima sconfitta nelle ultime 17 partite in casa
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DALLAS MAVERICKS-MILWAUKEE BUCKS 95-102 | I Bucks completano il back-to-back in Texas vincendo a Dallas dopo essere già passati a Houston. I campioni in carica privi di Antetokounmpo hanno resistito ai 19 punti di Jalen Brunson (sostituto di Luka Doncic, fuori per il protocollo) mandando le loro tre stelle sopra quota 20. Ma se i 26 punti di Khris Middleton e i 24 di Jrue Holiday sono “attesi”, più sorprendenti sono i 22 di DeMarcus Cousins — che non segnava così dal 23 gennaio scorso con la maglia di Houston, e anche quella volta fu contro Dallas
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PHILADELPHIA 76ERS-ATLANTA HAWKS 96-98 | Atlanta continua a perdere in casa (7 sconfitte in fila) e a vincere in trasferta (sesto successo consecutivo), passando sul campo di Philadelphia con una vittoria davvero inaspettata. Senza sette giocatori per protocollo e con altri due (tra cui Reddish, autore di 18 punti) infortunati, Bogdan Bogdanovic si è caricato la squadra sulle spalle segnando 10 dei suoi 15 punti negli ultimi 3:44 di partita e dando agli Hawks un successo importantissimo
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È stata invece con ogni probabilità la peggior sconfitta stagionale dei Sixers, che avevano a disposizione tutti i titolari (quasi una rarità in questo periodo della stagione) ma non sono riusciti a battere un avversario reduce da un ko contro Orlando. Joel Embiid (23 punti e 10 rimbalzi) ha avuto tra le mani il tiro della vittoria sulla sirena ma lo ha fallito, rendendo inutili anche i 17 punti dalla panchina di Tyrese Maxey

DENVER NUGGETS-CHARLOTTE HORNETS 107-115 | Bruttissimo ko interno anche per i Nuggets, che per tre quarti cancellano il ko subito contro Oklahoma City ma si spengono completamente nel quarto periodo, permettendo agli Hornets di rimontare 19 punti di svantaggio con una frazione da 38-13. Merito di 14 dei 23 punti finali di Kelly Oubre, che hanno reso inutile la doppia doppia da 29 punti e 21 rimbalzi di Nikola Jokic, l’unico a chiudere con plus-minus positivo (+2)
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MIAMI HEAT-DETROIT PISTONS 115-112 | Gli Heat hanno bisogno di fare gli straordinari per battere i Pistons, rimontando 14 punti di svantaggio grazie ai 29 punti di Tyler Herro, i 26 di Max Strus e i 21 di Kyle Lowry. Ai Pistons, privi di tantissimi giocatori per Covid a partire da Cade Cunningham, non è servito un quintetto tutto in doppia cifra con 28 di Trey Lyles, 23 di Saddiq Bey e 21 di Cory Joseph, che ha fallito il tiro del pareggio nei secondi finali
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ORLANDO MAGIC-NEW ORLEANS PELICANS 104-110 | Quarta vittoria consecutiva per i Pelicans dopo un terribile avvio di stagione, con un solo successo in 12 partite. Da quel momento il record è 11-9. Josh Hart segna le triple pesanti che spengono il tentativo di rimonta dei Magic. 22 punti con 4/5 dall'arco alla fine per lui. Per i Magic 22 con 11 assist di Cole Anthony al rientro da un innfortunio
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Il miglior marcatore dell'incontro è stato Brandon Ingram, autore di 31 punti con 12/23 dal campo (0/1 da tre e 77 ai liberi). Per lui anche 6 rimbalzi e 4 assist in 36 minuti sul parquet. Positivo anche il contributo di Devonte Graham, che ha chiuso a quota 20 con 5 triple e 6 assist.
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INDIANA PACERS-HOUSTON ROCKETS 118-106 | Successo di Indiana nonostante le assenze di Domantas Sabonis e Malcolm Brodgon. I Pacers partono meglio, chiudendo il primo quarto sul +8, ma nella parte centrale della partita Houston rimonta e all'inzio del quarto quarto è avanti di 4. L'ultima frazione però è dominata dai padroni di casa (27-12) fino alla vittoria finale. Decisivo il domino a rimablzo di Indiana (47-28). Inutili per i Rockets i 22 punti di Christian Wood e i 20 di Jalen Green
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Senza Sabonis sotto canestro il protagonista assoluto è Myles Turner. Il lungo dei Pacers gioca una partita da 32 punti, 10 rimbalzi e 2 stoppate, tirando 14/18 dal campo. "E' stato sensazionale - ha commentato coach Carlisle - in attacco ha sempre fatto le scelte giuste". Decisiva anche la doppia doppia da 24 punti e 11 assist di Caris LeVert.
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LOS ANGELES LAKERS-SAN ANTONIO SPURS 110-138 | I Lakers salutano lo Staples Center (dalla prossima partita si chiamerà Crypto.com Arena) come peggio non potrebbero, giocando una partita incommentabile sui due lati del campo. I 138 punti realizzati dagli Spurs raccontano meglio di ogni altra cosa lo scarso impegno difensivo dei gialloviola, che perdono la quarta partita consecutiva ma complici i ko delle altre rimangono comunque al sesto posto nella Western Conference
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Salgono invece al decimo gli Spurs, che se la stagione finisse ora sarebbero al torneo play-in. Il protagonista che non ti aspetti della serata è Keita Bates-Diop che gioca la partita della vita: 11/11 al tiro per 30 punti finali (primo nella storia della franchigia a riuscirci) con 5/7 ai liberi e 7 rimbalzi, uno dei sei giocatori in doppia cifra insieme ai 23 di Derrick White e i 21 di Lonnie Walker. Dejounte Murray in serata da 3/16 al tiro si limita a distribuire 13 assist ai compagni, ma bastano e avanzano per avere facilmente ragione dei Lakers
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Gli unici a salvare la faccia per i padroni di casa sono le due stelle LeBron James e Russell Westbrook, che combinano per 66 punti in due (36 il Re e 30 il secondo) in una serata semplicemente sbagliata sotto ogni punto di vista. I gialloviola tirano solamente 5/27 dalla lunga distanza e sbagliano addirittura 13 liberi sui 30 procurati, ma soprattutto non hanno mai le forze per fermare difensivamente gli avversari — autori di un eccellente 18/39 da tre punti di squadra
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