NBA, Kyrie Irving e la gara d'esordio contro Indiana: "Un debutto diverso dagli altri"
la prestazioneSono 22 punti con 9/17 dal campo per Irving nella prima gara stagionale, tornato sul parquet dopo mesi d'assenza legati alla scelta di non vaccinarsi (che tutt'oggi gli impedisce di giocare le partite in casa): "Sono felice e non voglio dare per scontata questa opportunità", spiega mentre staff tecnico e compagni sono entusiasti di riaverlo al loro fianco
Dopo mesi di dibattito, macchinazioni e diatribe legali, Kyrie Irving è finalmente tornato in campo a giocare - rigorosamente in trasferta, in quanto non vaccinato - e subito incisivo nella vittoria dei Nets contro i Pacers. “Sembrava se stesso, e questo basta”, ha spiegato Steve Nash a fine gara. “Abbiamo aperto la partita chiamando uno schema che lo ha liberato al tiro dopo pochi secondi: è stato il nostro modo di dargli di nuovo il benvenuto”. Un’emozione diversa anche per il diretto interessato, autore di 22 punti con 9/17 al tiro in 32 minuti, conditi con 3 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi: “Ho avuto tanti debutti nella mia carriera, ma nessuno è paragonabile a questo”. Dopo quel jumper sbagliato in avvio, è arrivata poi la stoppata di Myles Turner sul suo tentativo in penetrazione, prima di trovare finalmente il fondo della retina in apertura di secondo quarto. La ruggine c’è, ma il talento non è mai andato via - come dimostra anche il buzzer-beater mandato a bersaglio al termine della terza frazione: “È stato incredibile per me, non voglio dare per scontato queste emozioni e questa opportunità. L’ho attesa per mesi”.
Tenendo da parte le polemiche riguardanti il vaccino, a fare notizia nel caso di Irving è l’opportunità dei Nets di avere a disposizione di nuovo una grande potenza di fuoco e il roster di gran lunga migliore della NBA: “Siamo felici di averlo di nuovo a nostra disposizione”, sottolinea KD. “Ci è mancata la sua energia, oltre al suo stile di gioco e alla capacità di incidere sul parquet: rende la vita più facile a tutti”. È proprio questo ciò che a Brooklyn dovranno provare a capire, visto che nelle ultime 50 settimane (da quando James Harden è sbarcato ai Nets), sono soltanto 202 i minuti che i Big Three a disposizione di Steve Nash hanno trascorso insieme sul parquet: 14 partite chiuse con 11-3 di record e un astronomico 128.2 di offensive rating che ben racconta il potenziale (per ora soltanto in trasferta) di un gruppo incredibile.