NBA, i risultati della notte: Kyrie Irving torna ma domina Durant, Curry ko con Doncic
Irving segna 22 punti nella gara d’esordio vinta in Indiana grazie ai 39 punti di Durant (e nonostante i 30 di Stephenson). Dallas ritira la maglia n°41 di Nowitzki e gli dedica il successo contro Golden State: appannato Curry, 14 punti e 5/24 dal campo. Si fermano i Bucks senza Antetokounmpo, mentre vince Philadelphia con 31 punti di Embiid. Utah batte Denver a domicilio (tripla doppia Jokic), Gallinari chiude con 16 punti nel successo Hawks a Sacramento. Vincono Charlotte, Houston, San Antonio, Minnesota e Miami
INDIANA PACERS-BROOKLYN NETS 121-129 | Torna in campo Kyrie Irving e torna soprattutto il successo per Brooklyn, vincente contro i Pacers grazie a un super quarto periodo da 35-20 di parziale e in grado così di interrompere una preoccupante striscia di tre sconfitte consecutive. Per Indiana invece è sempre più notte fonda: sesta sconfitta in fila, la nona nelle ultime 11 a testimonianza che l’intenzione di rifondare la squadra non fosse poi così campata in aria
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Non autorizzato a scendere in campo a Brooklyn perché non vaccinato, Irving si è ritrovato così a fare il suo esordio stagionale (dopo quasi tre mesi trascorsi lontano dalla sua squadra) a Indianapolis - autore di 22 punti con 9/17 al tiro, 0/2 dall’arco, 4 assist, 3 rimbalzi e 3 recuperi. Il dato che più interessa a Steve Nash è un altro: con lui in campo (partito in quintetto) i Nets hanno chiuso con +16 di plus/minus in 32 minuti. Ottimo segnale di ciò che potrà succedere con lui, almeno in trasferta
L’uomo in più in casa Nets però è stato ancora una volta Kevin Durant - autore di 39 punti con 15/24 al tiro e 7/7 ai liberi, abile a sfruttare quel minimo di libertà in più che le difese sono costrette a concedergli quando in campo insieme a lui c’è anche Irving. KD aggiunge 8 rimbalzi e 7 assist, una prestazione a tutto tondo più incisiva di quella di un James Harden in parte appannato e autore di 18 punti con 5/12 dal campo. Mai come in questo caso però, ciò che conta è il risultato e con i Big Three sul parquet si vince
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La sfida contro Brooklyn è quantomeno un modo per mettersi in mostra in casa Pacers, come dimostra la prestazione di Domantas Sabonis - autore di 32 punti, 12 rimbalzi e 10 assist con 10/14 al tiro (sì, la difesa Nets nei pressi del ferro non è delle migliori). Oltre a lui, bene anche l’ormai solito Keifer Sykes - autore di 18 punti e 5 assist, a caccia di un rinnovo e di un’ulteriore possibilità
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Stessa condizione vissuta anche Lance Stephenson, tornato per la terza volta a Indianapolis dopo aver firmato un contratto di 10 giorni: la sua è una prestazione da ricordare a prescindere dalla sconfitta, chiusa con 30 punti, 5 assist e 3 rimbalzi. È lui l’autore degli ultimi 20 punti consecutivi segnati dai Pacers nel primo quarto - nuovo record di franchigia in quella frazione raccolto in meno di sei minuti da 8/9 al tiro e 4/5 dalla lunga distanza
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CHARLOTTE HORNETS-DETROIT PISTONS 140-111 | Record di franchigia per gli Hornets che mandano a bersaglio 24 triple di squadra e travolgono i Pistons in un match mai in discussione sin dal primo quarto - aperto con un parziale di 37-19 che ha da subito indirizzato le cose. Gli ospiti non vanno oltre i 17 punti di Trey Lyles e i 16 con 7 assist di Cade Cunningham, tornando a perdere dopo le due convincenti vittorie arrivate contro Bucks e Spurs
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Partita da record e da ricordare soprattutto per Kelly Oubre Jr.; una delle armi in più di cui dispongono gli Hornets - autore di 32 punti arrivati grazie alle nove triple a bersaglio (nuovo massimo in carriera). Otto canestri dalla lunga distanza vanno a segno nei primi 8 minuti del quarto periodo: eguagliato il record NBA di Michael Reed fissato con i Bucks nel 2002 per triple nell’ultima frazione, mentre il ritorno in panchina con 4 minuti ancora da giocare (sul +35) gli ha tolto l’opportunità di ritoccare a rialzo il proprio bottino
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BOSTON CELTICS-SAN ANTONIO SPURS 97-99 | Gli Spurs regalano una vittoria a Gregg Popovich nel giorno in cui lo storico allenatore texano raggiunge le 2.000 panchine NBA con la stessa squadra (il primo all-time a farcela): merito di un Dejounte Murray da 22 punti, 12 assist e 9 rimbalzi - anima di un gruppo che torna così a sorridere dopo aver incassato quattro ko in fila. San Antonio resta all’11° posto a Ovest, ancora aggrappata al treno play-in sempre rimasto alla portata dei texani
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Discorso diverso invece per Boston, giusta all’ennesima battuta d’arresto che avrebbero dovuto evitare: non bastano i 30 punti di Jaylen Brown, che sul più bello sbaglia il canestro del potenziale pareggio allo scadere. La buona notizia invece è il ritorno in campo di Jayson Tatum, reduce dalla sua seconda esperienza di contagio da Covid: 19 punti con 20 conclusioni, a dimostrazione di come la forma fisica e il ritmo siano da ritrovare
ORLANDO MAGIC-PHILADELPHIA 76ERS 106-116 | Quinta vittoria in fila, 12^ in trasferta in questa regular season e decima consecutiva nei testa a testa contro i Magic: continua la cavalcata playoff dei Sixers, arrivati con più energie nel decisivo ultimo quarto da 28-17 di parziale - conquistato grazie al contributo difensivo e alle pessime percentuali offensive di una squadra che manda tutto il quintetto in doppia cifra con Cole Anthony a quota 26 punti e Wendell Carter Jr. da 12 e 10 rimbalzi
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“M-V-P, M-V-P!”: anche a Orlando il coro sugli spalti è lo stesso per Joel Embiid, alla quinta gara in fila oltre quota 30: sono 31 punti questa volta con 12/22 al tiro, 5 rimbalzi, 4 assist e tante giocate utili in difesa, a cui si aggiungono i 20 punti e 12 assist di un fondamentale Seth Curry. Venti sono anche i punti realizzati da Korkmaz - in quintetto a causa di una rotazione da inventare causa assenze e decisivo anche lui per impatto
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MILWAUKEE BUCKS-TORONTO RAPTORS 111-117 | Senza Mike Budenholzer in panchina (fermato da Covid così come Grayson Allen, George Hill e Pat Connaughton) e soprattutto privi di Giannis Antetokounmpo - a casa con l’influenza - i Bucks perdono contro i Raptors nonostante i 25 di Khris Middleton, i 17 di Jordan Nwora e i 15 a testa di Jrue Holiday e DeMarcus Cousins (che verrà tagliato prima di venerdì, nonostante il suo ottimo impatto in queste gare)
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Protagonista del successo di Toronto invece è Pascal Siakam: 33 punti con 13/23 al tiro, 5 rimbalzi e 6 assist per lui, a cui si aggiungono i 22 punti a testa realizzati da OG Anunoby (chirurgico nello scegliere le conclusioni e letale anche in difesa) e da Gary Trent Jr. (8/17 dal campo e +14 di plus/minus). I canadesi conquistano così la quarta vittoria in fila e salgono al 7° posto a Est, nel pieno della zona playoff che qualche settimana fa sembrava un miraggio
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-OKLAHOMA CITY THUNDER 98-90 | Karl-Anthony Towns chiude con 17 punti e 16 rimbalzi, mentre D’Angelo Russell fatica a trovare ritmo in un match da 3/12 al tiro nel giorno del rientro in campo per entrambi a seguito del contagio da Covid: vincono così i T’Wolves (anche grazie ai 22 punti di Anthony Edwards), tornati al completo dopo tre settimane complicate a livello di rotazioni. OKC invece non va oltre i 19 di Shai Gilgeous-Alexander e i 14 con 15 rimbalzi e 6 assist di Josh Giddey
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WASHINGTON WIZARDS-HOUSTON ROCKETS 111-114 | Kevin Porter Jr. trova il modo migliore per farsi perdonare dopo l’insubordinazione e la sospensione dei giorni scorsi: mandando a bersaglio a 0.4 secondi dalla sirena la tripla del definitivo sorpasso Rockets che battono così a domicilio gli Wizards. Decisivo anche Christian Wood (l’altro giocatore sospeso dai texani) che aggiunge 22 punti e 11 rimbalzi, mentre Washington non va oltre i 27 punti di un Bradley Beal costretto a lasciare il campo per 6 falli a 9 minuti dal termine
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DENVER NUGGETS-UTAH JAZZ 109-115 | Decimo successo consecutivo in trasferta per i Jazz, che non perdono lontano da casa ormai da due mesi visto che l’ultima sconfitta risale al 7 novembre a Orlando. Utah comincia l’ultimo quarto in vantaggio di 10 lunghezze, concede il rientro fino al -3 ma chiude i conti con un parziale di 8-2 a 6 minuti dalla fine, senza mai permettere ai padroni di casa di avere un tiro per pareggiare o sorpassare
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Con Joe Ingles entrato nel protocollo anti-Covid e Rudy Gobert alle prese con una infiammazione alla spalla, il mattatore di serata per Utah è stato un Bojan Bogdanovic al suo massimo stagionale da 36 punti (12/20 al tiro e 11/13 ai liberi, con una sola tripla a segno) e il suo massimo in carriera per rimbalzi a quota 13. Ad accompagnarlo ci sono altri cinque compagni in doppia cifra tra cui Rudy Gay con 18 e Donovan Mitchell con 17 (8/22 al tiro di cui 1/9 da tre)
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Pur senza trovarsi di fronte il difensore dell’anno in carica, Nikola Jokic non è riuscito a trascinare i suoi alla vittoria — nonostante una tripla doppia (la 64^ della carriera) da 26 punti, 21 rimbalzi e 11 assist in 37 minuti di gioco. I 20 punti a testa di Will Barton e Monte Morris insieme ai 17 di Aaron Gordon non sono serviti per evitare il secondo ko consecutivo, scivolando a un record di 18-18 buono solo per l'ottavo posto a Ovest
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SACRAMENTO KINGS-ATLANTA HAWKS 102-108 | Kevin Huerter segna cinque dei suoi 25 punti negli ultimi 38 secondi di gioco, aggiungendo 11 rimbalzi e diventando così uno dei fattori del successo Hawks a Sacramento - con 18 punti di Cam Reddish, 11 e 14 rimbalzi di Clint Capela e ben otto giocatori in doppia cifra; il modo migliore per non far pesare l’assenza dell’infortunato Trae Young e provare a rilanciare una regular season al momento deludente sotto l’aspetto dei risultati
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Trova spazio sin dalla palla a due in campo anche Danilo Gallinari, che risponde presente (come spesso accaduto quest’anno quando ha trovato continuità di minuti): sono 16 punti con 4/9 al tiro e il solito percorso netto in lunetta (7/7 in questo caso), a cui aggiunge 3 rimbalzi e +8 di plus/minus in 27 minuti di gioco. Il n°8 azzurro può essere molto utile agli Hawks nel corso della stagione, basterà trovare il giusto modo di valorizzarne le caratteristiche
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Ai padroni di casa, ancora a caccia di un minimo di continuità per dare l’inseguimento a un posto ai playoff, non bastano i 30 punti di un De’Aaron Fox in continua crescita che chiude con 12/23 al tiro e 6 assist, al fianco del quale gioca un’altra convincente partita anche Tyrese Haliburton da 24 punti, 5 rimbalzi e tre recuperi con 5/7 dalla lunga distanza. Sono loro due la base dalla quale i californiani dovranno provare a ripartire
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-MIAMI HEAT 109-115 | Tornano al successo gli Heat che battono a domicilio i Blazers anche senza l’infortunato Jimmy Butler (e nonostante l’espulsione di Kyle Lowry), grazie ai 25 punti con 7/13 dall’arco, 6 rimbalzi e 5 assist di Max Strus - guida di una rotazione ridotta al minimo. Nonostante questo gli ospiti toccano anche le 19 lunghezze di vantaggio, prima di vedersi rimontati e costretti a battere di nuovo Portland - senza Lillard e incapace di andare oltre i 28 punti di Simons e i 26 di Powell
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DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 99-82 | Nella serata in cui Dallas ritira la maglia n°41 di Nowitzki, i Mavericks conquistano un successo importante contro Golden State - allungando nel punteggio nel secondo quarto e controllando poi il match grazie ai 26 punti, 7 rimbalzi e 8 assist di Luka Doncic, oltre ai 17 realizzati da Finney-Smith e ai 15 di Brunson (partito in quintetto al fianco dell’All-Star sloveno, in un gruppo costretto a fare a meno di Porzingis)
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Altra partita da dimenticare invece per Stephen Curry che tira malissimo e segna soltanto 14 punti: 5/24 dal campo e 1/9 dalla lunga distanza per il n°30 di Golden State che non riesce a dare la giusta spinta agli ospiti (limitato anche da una contusione al quadricipite), costretti a incassare così la seconda sconfitta nelle ultime quattro sfide. Il miglior realizzatore Warriors è Andrew Wiggins a quota 17, mentre sono 11 con 11 rimbalzi quelli mesi a referto da Gary Payton II
Dopo la vittoria contro gli Warriors, i Mavericks hanno concluso la loro serata magica onorando Dirk Nowitzki, la cui maglia numero 41 è stata ritirata per sempre e issata al soffitto dell’arena. Il proprietario Mark Cuban ha svelato il modello di una statua che verrà realizzata all’esterno del palazzo, mentre coach Kidd ha scherzato: "Stiamo dando contratti di 10 giorni a tutti, non è che vuoi tornare a giocare?"
VIDEO | IL RITIRO DELLA MAGLIA DI DIRK NOWITZKI