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NBA, Klay Thompson: "Serata speciale, quasi come vincere un titolo". E che schiacciata

PAROLE
©Getty

Dopo due anni e mezzo lontano dai campi, Klay Thompson è tornato a giocare per i Golden State Warriors in una serata memorabile sia per lui che per tutta la franchigia, i compagni di squadra e gli appassionati di pallacanestro — regalandosi anche una super schiacciata sopra due avversari. "Mi ha ripagato di ogni singolo giorno di riabilitazione, i tifosi mi hanno ispirato. Non è stato come vincere un titolo, ma ci è andato molto vicino. Non pensavo di poter schiacciare sopra due avversari"

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Indipendentemente dal risultato, il ritorno in campo di Klay Thompson sarebbe stato un momento da ricordare in ogni caso. Dopo 941 giorni di assenza, l’All-Star dei Golden State Warriors è tornato a giocare su un campo della NBA, partendo da titolare in una serata interamente in suo onore. Dopo l’annuncio del sabato, l’attesa era talmente spasmodica al Chase Center da portare tutti i suoi compagni di squadra a indossare una sua maglia all’arrivo al palazzo, e dal momento in cui è corso in campo per il suo riscaldamento l’atmosfera ricordava più quella di una gara-7 di playoff che non la 39^ partita di regular season di una domenica in casa contro i Cleveland Cavaliers. Klay è stato introdotto per ultimo all’annuncio dei titolari in un Chase Center assordante, dopo che Draymond Green ha insistito per partire comunque in quintetto nonostante un infortunio al polpaccio durante il riscaldamento che lo ha tenuto in campo per appena 7 secondi. Per la sorpresa di nessuno, gli Warriors lo hanno immediatamente cercato sul primo possesso offensivo della partita e Thompson ha subito segnato in avvicinamento a canestro, gli unici due punti in un primo quarto in cui ha poi sbagliato le altre quattro conclusioni tentate, di cui tre da tre punti in 4 minuti e mezzo. Coach Kerr lo ha tenuto seduto a cavallo di primo e secondo quarto, reinserendolo solo a 4:23 dalla fine del primo tempo, e in quel periodo Thompson ha firmato i suoi due highlights di serata: la prima tripla al suo rientro in campo e soprattutto in precedenza una schiacciata tonante sopra la testa di due difensori dei Cavs, dopo aver battuto Jarrett Allen dal palleggio — mostrando di aver ritrovato quantomeno la condizione fisica e facendo esplodere sia il pubblico che i compagni in panchina, con una dinamica dell'azione simile a quella del suo primo infortunio del 2019 contro Toronto, segno che almeno dal punto di vista mentale non ci sono scorie per quanto successo.

Per la verità il momento migliore di Thompson è arrivato nel terzo quarto, quando ha realizzato tre canestri per 7 punti complessivi, spingendo gli Warriors al vantaggio decisivo all’interno di una frazione da 28-14 per i padroni di casa. Infine nel quarto periodo, con le gambe comprensibilmente più stanche, ha tirato solo 1/5 in poco meno di 7 minuti: al termine della serata il suo tabellino finale è di 17 punti in 20 minuti, tirando 7/18 dal campo con 3/8 da tre, 3 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata e 2 palle perse. Soprattutto però gli Warriors hanno vinto agevolmente, approfittando dei recenti ko di Phoenix per riagganciarla in testa alla Western Conference con un record di 30 vittorie e 9 sconfitte.

Le parole di Klay: "Come vincere il titolo o quasi"

Dopo la partita ovviamente tutti pendevano dalle sue labbra per carpire le sue emozioni a seguito dell’attesissimo ritorno in campo: “È stato un momento molto speciale, non dimenticherò mai questa serata e non dimenticherò mai l’ovazione che i tifosi mi hanno riservato. Gosh, è stato divertente… Mi ha ripagato di ogni singolo giorno in cui sono stato lontano dal campo, tutti i giorni di riabilitazione. Sono grato di poter competere di nuovo: è stata una strada lunga, sono orgoglioso di me stesso per aver perseverato. Sono contento di essere dall’altra parte dopo così tanto tempo. I tifosi sono tutto: mi hanno ispirato negli ultimi due anni e ho pensato a loro ogni giorno quando facevo gli esercizi di riabilitazione. Hanno reso questa serata indimenticabile: non direi che è stato come vincere un titolo, ma ci è andato decisamente vicino”.

Thompson è poi passato a descrivere la sua prestazione in campo: "Dopo il primo canestro pensavo che fosse una di quelle serate in cui mi entrava di tutto, ma ne ho sbagliati un po’ dopo quel tiro perché avevo un po’ di farfalle nello stomaco ed ero nervoso. Ma sono contento: non ho tirato bene come avrei voluto, ci sono quattro o cinque tiri che avrei dovuto segnare, ma sono felice anche solo di poter guardare il tabellino e vedere il mio nome lì con tutte le mie statistiche. La strada per arrivare fino a qui è stata incredibile. Questa serata ha rispettato tutte le mie aspettative, ma ovviamente la cosa più importante è la vittoria". Immancabile ovviamente la domanda su quella schiacciata sopra tutti i Cavs: "Non pensavo che sarei riuscito a schiacciare sopra qualcuno alla mia prima partita in campo, perciò hurrà per me" ha detto con un sorriso. "Quando schiacci sopra due avversari dopo due anni di inattività, bisogna fare qualcosa. Sono davvero, davvero felice".

Il momento più tenero: il figlio di Steph gli consegna il pallone

Il momento più tenero della serata è arrivato infine negli spogliatoi, dove il figlio più piccolo di Steph Curry, Canon, ha consegnato il pallone della partita a Klay Thompson, tra gli applausi di tutti i suoi compagni di squadra.