NBA, i risultati della notte: Curry fa 40 e batte Houston, Grizzlies ko all'OT con i 76ers
Stephen Curry segna 40 punti (21 nel solo quarto periodo) e regala a Golden State la settima vittoria in fila. Sono cinque invece i successi raccolti dai Sixers che senza Joel Embiid battono all’overtime i Grizzlies (37 punti di Ja Morant). Boston travolge Miami in un match mai in equilibrio, Cleveland vince in volata contro New Orleans, Clippers ko a Indianapolis. Toronto supera a domicilio Atlanta senza Trae Young, Portland perde anche contro OKC, New York vince senza problemi contro Sacramento
INDIANA PACERS-L.A. CLIPPERS 122-116 | Partita da ricordare per Isaiah Jackson, il rookie dei Pacers che alla sua prima gara da titolare gioca la miglior partita in NBA - autore di 26 punti e 10 rimbalzi; uno dei sei giocatori in doppia cifra per Indiana che vince nel finale grazie ai 16 punti di Duane Washington Jr. che manda a bersaglio quattro triple nell’ultimo quarto. I Clippers invece non vanno oltre i 27 punti di Amir Coffey e i 21 di Reggie Jackson, battuti e impantanati così all’ottavo posto a Ovest
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PHILADELPHIA 76ERS-MEMPHIS GRIZZLIES 122-119 OT | Niente Joel Embiid sul parquet - reduce da un mese di gennaio da incorniciare e diventato non solo per l’ennesima volta All-Star nelle ultime settimane, ma anche uno dei principali candidati al titolo di MVP - ma Philadelphia combatte lo stesso sul parquet e batte all’OT con merito una delle migliori squadre NBA, conquistando la quinta vittoria in fila e il 3° posto a Est - a sola mezza partita di distanza dalla vetta occupata dai Bulls
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Merito di un Tyrese Maxey che ha fatto definitivamente dimenticare ai Sixers di Ben Simmons e della sua assenza, autore di 33 punti con 13/23 dal campo, 8 assist e del canestro che a 26 secondi dalla sirena dell’overtime ha rotto per l’ultima volta la parità. Passaggi vincenti utili ad armare la mano di un Andre Drummond da 16 punti e 23 rimbalzi - entusiasta della prestazione di squadra: “Sono felice che sia la nostra point guard”, un altro messaggio indiretto all’ex All-Star australiano che potrebbe lasciare Philadelphia nei prossimi giorni
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Sale così a 4-8 il record di squadra dei Sixers nelle partite in cui quest’anno non è sceso in campo Embiid: “Merito del contributo incredibile di tutti i componenti del roster”, sottolinea sorridente Tobias Harris che chiude con 31 punti, 12/25 al tiro, 5 assist e 5 rimbalzi. “Volevamo a tutti i costi portare a casa quesa vittoria”, arrivata anche grazie a un paio di giocate difensive determinanti negli ultimi cinque minuti di partita
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Settima gara in fila per Ja Morant da almeno 30 punti a referto: sono 37 questa volta con 15/30 dal campo, 5 assist (e 9 pesanti palle perse) - una dinamo inesauribile di energia, trascinante anche sul finire di quarto periodo quando in penetrazione e in acrobazia trova un canestro pazzesco che vale il pareggio e l'overtime, ma non permette ai Grizzlies di allungare a quattro la striscia di vittorie. Memphis resta così terza forza a Ovest e continuerà il suo giro di trasferte a Est facendo visita ai New York Knicks
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Ultima prestazione da sottolineare, ma non di certo per importanza, è quella di Desmond Bane - protagonista con 34 punti, 12/21 dal campo e 5/9 dall’arco. È lui l’ultimo a mollare in un quarto d’ora finale ricco di colpi di scena: “Adoro le partite combattute come queste: loro hanno giocato alla grande e lottato fino alla fine, proprio come noi. Non mi preoccupo della sconfitta: so che se continueremo a giocare ogni partita con questo spirito, i risultati continueranno a sorriderci”
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CLEVELAND CAVALIERS-NEW ORLEANS PELICANS 93-90 | Dopo il passo falso inatteso contro Detroit, Cleveland evita una seconda pesante sconfitta e batte in volata i Pelicans grazie ai 21 punti di Brandon Goodwin (massimo in carriera eguagliato), ai 16 di Jarrett Allen con 8 rimbalzi, chiudendo così il mese di gennaio con 11-4 di record - il migliore raccolto dalla franchigia dal 2017 a oggi. Quarto ko consecutivo invece per New Orleans, che non va oltre i 20 punti di Devonte’ Graham, i 19 di Jaxson Hayes e i 16 di Jonas Valanciunas
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ATLANTA HAWKS-TORONTO RAPTORS 100-106 | Senza Trae Young fermato da un problema alla spalla, Atlanta va ko in casa e interrompe a sette la striscia di vittorie con cui stava risalendo in classifica a Est - beffata da una diretta concorrente nella corsa al play-in. Non bastano agli Hawks i 26 punti di un Kevin Huerter partito in quintetto e che chiude con 9/12 dal campo. Sono 17 invece i punti raccolti da De’Andre Hunter, mentre Bogdan Bogdanovic ne aggiunge invano 18 in uscita dalla panchina
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Discorso a parte va fatto per un Danilo Gallinari che continua a dare una mano ad Atlanta a gara in corso: 23 minuti sul parquet per lui in uscita dalla panchina e autore di 7 punti con 1/5 dal campo, 3 rimbalzi e 2 assist; a conferma di come quest’anno sia più complicato per lui lasciare il segno a livello realizzativo e più in generale a trovare ritmo in un gruppo che sperava di aver altre ambizioni
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Il protagonista a livello realizzativo della sfida vinta dai Raptors è Gary Trent Jr.: 31 punti con 9/15 dall’arco, 6 rimbalzi e un rebus irrisolvibile per la difesa Hawks (di certo non la più ermetica della lega). Fondamentale anche il contributo da 25 punti e 6 rimbalzi di Pascal Siakam - uno dei cinque giocatori NBA a viaggiare con 20 punti, 8 rimbalzi e 5 assist di media insieme a Antetokounmpo, Doncic, Harden e Jokic; l’élite della NBA di cui è entrato stabilmente a fare parte
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NEW YORK KNICKS-SACRAMENTO KINGS 116-96 | Tornano al successo i Knicks dopo tre ko grazie ai 21 punti a testa di Alec Burks e Evan Fournier, con New York che prova a scuotersi da una situazione complicata anche grazie ai 17 punti e 9 rimbalzi di Julius Randle. Sette sconfitte in fila invece per i Kings (12 consecutive in trasferta) che naufragano sempre più in classifica a Ovest e vedono allontanarsi per il 16° anno in fila l’obiettivo playoff nonostante i 21 punti e 8 assisti di Tyrese Haliburton e i 18 di Davion Mitchell
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OKLAHOMA CITY THUNDER-PORTLAND TRAIL BLAZERS 98-81 | Si interrompe a sette la striscia di sconfitte in fila per OKC che, nella prima gara senza l’infortunato Shai Gilgeous-Alexander, batte un colpo e soprattutto i Blazers - finiti ko sotto i colpi di un Lu Dort da 18 punti, i 15 realizzati da Darius Bazley e i 14 con 12 rimbalzi di Josh Giddey (rookie sempre più da record con la doppia doppia n°11 stagionale). Sopra anche di 18 lunghezze, Portland crolla nella ripresa (34 punti totali di squadra) e perde nonostante i 21 punti di CJ McCollum
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BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 122-92 | Continua il buon momento dei Celtics, in risalita e protagonisti di una comoda e larga vittoria contro Miami grazie ai 29 punti di Jaylen Brown e ai 20 con 12 rimbalzi di Jayson Tatum - con Boston avanti anche di 32 lunghezze nell’ultimo quarto e imprendibile dopo il 40-25 di parziale nel terzo quarto. Secondo ko in fila per gli Heat senza Jimmy Butler, Kyle Lowry e PJ Tucker e nonostante un ispirato Max Strus da 27 punti e 9/17 dalla lunga distanza
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HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 108-122 | Sesta vittoria in fila per Golden State che approfitta della pessima difesa Rockets per concedersi una serata da 53.8% dal campo e 42.5% dall’arco di squadra. Houston manda tutto il quintetto in doppia cifra, raccoglie 24 punti e 13 rimbalzi da Christan Wood ma non riesce a evitare il ko n°11 in fila in casa. Convincente invece Andrew Wiggins con i suoi 23 punti e 8/14 al tiro - altra ottima prestazione in vista del suo esordio tra meno di tre settimane all’All-Star Game
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Il nome del protagonista della serata però è un altro: Stephen Curry chiude infatti nel migliore dei modi un mese di gennaio che era stato modesto a livello realizzativo, mettendo a referto una prestazione da 40 punti con 7/14 dall’arco e 9 assist. Il n°30 di Golden State segna 21 punti nel solo quarto periodo - record personale in regular season, in cui non aveva mai terminato con un bottino così ricco l’ultima frazione; rispondendo sul campo e con canestri a ripetizione alle inutile e avventate provocazioni di Kevin Porter Jr. che ha sperato invano di distarlo
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