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NBA, Utah Jazz, come sta Donovan Mitchell? Il ritorno sul parquet è ancora lontano

l'infortunio
©Getty

Fuori da due settimane, dopo otto partite saltate a seguito del colpo alla testa subito nella sconfitta contro i Lakers, Donovan Mitchell non ha ancora recuperato dai sintomi e dagli effetti collaterali della botta: voleva tornare in campo prima contro Memphis e poi con Minnesota, ma le sue condizioni non gliel'hanno permesso - accendendo un ulteriore campanello d'allarme e inducendolo a contattare un nuovo specialista

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Partiamo dal principio: 17 gennaio, Staples Center. Sfida tra Lakers e Jazz - due squadre (in modo diverso) in difficoltà a livello di risultati e caccia di una vittoria nella corsa playoff. Fine primo tempo: Donovan Mitchell corre in angolo per chiudere la linea di penetrazione al ferro a Russell Westbrook. Il n°0 dei Lakers accelera, poi alza le braccia e tenta un improbabile passaggio sotto canestro a Dwight Howard che non controlla e perde il pallone. Nulla di strano considerando la stagione della squadra di Los Angeles, se non fosse che nel movimento delle braccia di Westbrook (tenute volutamente alta per evitare la palla rubata) Mitchell riceve un duro colpo al volto. Stordito si avvia verso lo spogliatoio e nella ripresa torna regolarmente sul parquet, anche se la partita e le sue condizioni non paiono andare per il verso giusto: Utah perde nonostante i suoi 37 minuti sul parquet, chiusa con 13 punti a referto e un modesto 6/18 al tiro.

Non un problema di mira, ma di vero e proprio stordimento da parte del giocatore che puntava dritto a prendersi un posto all’All-Star Game (votato come miglior giocatore del mese della Western Conference) e che invece potrebbe non rivedere il campo prima di inizio marzo. Mitchell infatti ha saltato le ultime otto partite dei Jazz (record 2-6 per Utah, che già nelle precedenti settimane stava avendo difficoltà a livello di risultati) e non ha ottenuto miglioramenti fisici, anzi: a preoccupare la squadra di Salt Lake City sono i sintomi legati al trauma cranico che non vogliono saperne di andare via. La NBA, da sempre molto attenta ai colpi alla testa, ha previsto una serie di prove e test per capire la capacità di reazione del giocatore - apparso ancora lontano dal pieno recupero. Per questo motivo Utah nelle scorse ore si è rivolta a un nuovo specialista, cercando si essere il più cauti possibile nell’approccio. Mitchell infatti nei giorni scorsi ha viaggiato con il resto della squadra a Memphis e Minneapolis nella speranza di poter rimettere piede in campo, ma i dolori ancora non sono scomparsi. Un bel grattacapo, non solo in senso figurato.

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