NBA, i risultati della notte: Giannis distrugge i Lakers, Phoenix batte Embiid
Milwaukee domina contro i Lakers grazie a un super Antetokounmpo (44 punti, 14 rimbalzi e 8 assist), Phoenix batte Philadelphia (35 punti di Booker) e si prende la 14^ vittoria nelle ultime 15. Crolla Brooklyn, giunta al nono ko in fila dopo la pesante sconfitta contro Boston, tutto facile per Memphis che travolge i Clippers. Doncic trascina Dallas contro Detroit, Atlanta batte Indiana, Denver conquista il successo contro i Knicks. Quarta vittoria in fila per New Orleans, perdono Portland e Sacramento
PHILADELPHIA 76ERS-PHOENIX SUNS 109-114 | Non si ferma la corsa dei sontuosi Phoenix Suns, scatenati in questa regular season al limite della perfezioni e vincenti anche in back-to-back a Philadelphia, recuperando 14 lunghezze di svantaggio e conquistando così il 14° successo nelle ultime 15 sfide. A meno di 24 ore di distanza dalla vittoria in volata contro Chicago, i Suns superano così un’altra big della Eastern Conference dopo aver letteralmente dormito per un giorno intero: “Sapevo che avevano bisogno di un giorno di coccole”. Un strategia che ha funzionato
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Alla sirena finale il miglior realizzatore di squadra è ancora una volta Devin Booker - autore di 35 punti con 11/23 dal campo e sapientemente imbeccato da un Chris Paul che “spiega” pallacanestro nonostante l’età e il chilometraggio: per CP3 sono 16 punti e 12 assist, con 42 minuti trascorsi sul parquet e regalando a JaVale McGee una doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi in uscita dalla panchina. Grande impatto anche per Mikal Bridges che aggiunge 23 punti e una super prestazione difensiva su Seth Curry (fermo a 3 punti segnati con 1/9 dal campo)
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Non basta invece a Philadelphia l’ennesima super prestazione di Joel Embiid, autore di 34 punti e 12 rimbalzi - alla quinta gara consecutiva da 25+ punti e 10+ rimbalzi, la più lunga delle ultime due stagioni dell’inter NBA. Dominante lui sotto canestro e Tobias Harris a supporto, che chiude con 30 punti e 13/18 dal campo, conditi con 7 rimbalzi in una sfida che ha mostrato i limite del roster Sixers: “Non abbiamo altra scelta: ci serve un’altra guardia”, spiega coach Rivers a fine gara. Chissà se verrà ascoltato nelle prossime 36 ore
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ATLANTA HAWKS-INDIANA PACERS 133-112 | Gli Hawks ritrovano la mira dalla lunga distanza contro Indiana dopo la pessima serata contro Dallas (chiusa con 5/25 dall’arco), segnano 17 triple di squadra - fissando il nuovo record stagionale con il 51.5% di conversione e si prendono un meritato successo contro i rimaneggiati Pacers. Gli ospiti non vanno oltre i 25 punti di Duarte e i 24 di Stephenson, rimaneggiati in attesa dell’arrivo dei vari Haliburton, Hield e Thompson - acquistati poche ore fa nella trade che ha portato Sabonis ai Kings
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Il protagonista contro un quintetto che viene travolto in avvio dal 40-22 di parziale è Trae Young, autore di 34 punti e 11 assist con 13/20 al tiro, 6/9 dall’arco e letale nei 30 minuti in cui resta sul parquet (+23 di plus/minus). D’impatto anche John Collins sotto canestro con i suoi 20 punti, mentre sono 12 quelli di Kevin Huerter : sono loro i principali protagonisti di un primo tempo da 76 punti segnati in un match da 36 assist complessivi di squadra - entrambi massimi in stagione
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Atlanta consolida così il suo 10° posto a Est, “vede” gli Charlotte Hornets a una gara e mezza di distanza e si gode una promettente risalita in classifica anche grazie ai 9 punti in uscita dalla panchina di Danilo Gallinari - che aggiunge 5 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi in un match in cui tira soltanto due volte andando sempre a bersaglio. Chirurgico, ma funzionale anche lui: proprio ciò che serve agli Hawks in questa fase di stagione
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DALLAS MAVERICKS-DETROIT PISTONS 116-86 | Terza vittoria consecutiva dei Mavericks che controllano il match negli ultimi 40 minuti di gioco - sempre in vantaggio e mai messi in difficoltà dai Pistons che, dopo quattro mesi di onorata regular season, iniziano a pensare soprattutto al Draft del prossimo giugno; incapaci di andare oltre i 18 punti di Hamidou Diallo in un match senza Cade Cunningham (originario del Texas ma fermato da un problema all’anca) e felici di una classifica che al momento li vede tra i favoriti nella corsa alla prima scelta assoluta
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Si ferma a un rimbalzo di distanza dalla terza tripla doppia consecutiva Luka Doncic, autore di 33 punti e 11 assist in una sfida dominata anche grazie ai 21 con 7/11 al tiro di Jalen Brunson e a un quintetto tutto in doppia cifra che non fa pesare più di tanto l’assenza di Kristaps Porzingis. Bene anche Trey Burke in uscita dalla panchina: 18 punti con 4/6 dall’arco per lui, con Dallas che consolida così il 5° posto a Ovest, puntando dritta ai Jazz distanti una sola partita e mezza
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MEMPHIS GRIZZLIES-L.A. CLIPPERS 135-109 | Vittoria mai in discussione per i Grizzlies che si sbarazzano dei Clippers in mezz’ora, toccando il +20 e lasciando poi spazio alle riserve per vincere un match in cui gli ospiti non sono riusciti ad andare oltre i 19 punti di Hartenstein e i 16 del nuovo arrivato Powell. Una sfida frustante per la squadra di Los Angeles, come dimostrato dal fallo intenzionale di Marcus Morris su Morant - colpito duramente mentre era lanciato al ferro e che ha portato all’espulsione del fratello di Markieff
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Un duro colpo che non ha fermato l’All-Star di Memphis: arriva infatti la nona partita delle ultime dieci in cui Ja Morant chiude con almeno 30 punti a referto, arrivati stavolta tirando 12/19 dal campo con 7 rimbalzi e 5 assist. Al suo fianco decisivo anche Jaren Jackson Jr.: 26 punti in 26 minuti, con 11 rimbalzi e il solito fondamentale lavoro a protezione del ferro, nella staffetta sotto canestro con Brandon Clarke da 18 punti e 7 rimbalzi con 9/12 dal campo. Il risultato è il 3° posto dei Grizzlies, con ampio margine su Jazz, Mavericks e Nuggets che inseguono
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BROOKLYN NETS-BOSTON CELTICS 91-126 | Crollo fragoroso al Barclays Center dei Nets, travolti sin dalla palla a due dai Celtics (28-2 il parziale per aprire il match) che passeggiano contro Brooklyn - 22 punti a testa per Brown e Smart - condannando i padroni di casa a subire la 9^ sconfitta in fila. Senza Durant, Harden e Irving, coach Nash dice che era difficile aspettarsi altro: “Un ottimo quintetto di titolari contro uno pieno zeppo di riserve”, questa la sostanza di un match in cui i Nets raccolgono 21 punti da Carter e 17 a testa da Thomas e Johnson
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NEW ORLEANS PELICANS-HOUSTON ROCKETS 110-97 | Brandon Ingram segna 26 punti e New Orleans allunga a quattro la striscia di vittorie che riporta i Pelicans in zona play-in e permette ai padroni di casa di festeggiare nel migliore dei modi l’arrivo di CJ McCollum - innesto fondamentale che aiuterà la squadra della Louisiana a prendersi un posto ai playoff, in attesa del ritorno dell’infortunato Zion Williamson che potrebbe cambiare le prospettive Pelicans. Houston invece incassa la 7^ sconfitta nelle ultime 8 gare nonostante i 27 punti di Kevin Porter Jr.
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DENVER NUGGETS-NEW YORK KNICKS 132-115 | Il rookie (e oggetto di culto) Bones Hyland chiude con 22 punti, Nikola Jokic ne aggiunge 21 con 11 rimbalzi e 7 assist e così i Nuggets dominano un match in cui sono stati in vantaggio di 23 lunghezze già all’intervallo lungo. Decisivo il contributo di JaMychal Green e Will Barton - entrambi a quota 20 punti - mentre sono 19 quelli di Aaron Gordon. Continua la stagione mediocre di New York, che raccoglie 28 punti da Julius Randle e rischia di perdere per infortunio RJ Barrett (18 punti e uscito nel finale)
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-ORLANDO MAGIC 95-113 | Cole Anthony segna 23 punti e guida i Magic a un successo che a Portland mancava da quasi un decennio: merito dei 18 punti di Wendell Carter Jr. e del parziale da 30-16 con cui gli ospiti chiudono una sfida che ben racconta l’enorme momento di difficoltà dei Blazers - nel pieno della rifondazione del roster e alla prima gara senza CJ McCollum, scambiato poche ore prima con i Pelicans e incapaci di andare oltre i 19 punti di Simons e i 14 con 12 rimbalzi di Nurkic
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LOS ANGELES LAKERS-MILWAUKEE BUCKS 116-131 | Non c’è partita tra i campioni NBA in carica e i Lakers in chiaro affanno sin dalla palla a due (soprattutto a livello difensivo) contro una squadra a cui i gialloviola concedono 78 punti nella prima metà di gara. I losangelini si riportano anche sul -10 nel finale, senza dare però mai l’impressione di poter rimettere in discussione il risultato: alla sirena finale sono 27 punti per LeBron James con 8 assist, 22 con 9 rimbalzi per Davis (8/10 al tiro) e 20 per Malik Monk
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Il protagonista della sfida invece è Giannis Antetokounmpo che, su un palcoscenico così importante, gioca una partita al limite della perfezione: 44 punti con 17/20 al tiro, 2/2 dall’arco, 8/13 ai liberi, 14 rimbalzi, 8 assist e 2 stoppate. Il plus/minus dice +23, ma la realtà è che i Lakers non hanno la minima idea di come contenerlo in difesa, concedendo anche 23 punti con 5/9 dall’arco a Bobby Portis, 21 a Khris Middleton e 15 con 10 assist a Jrue Holiday. I Bucks insomma sono la squadra da battere, se mai ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma
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SACRAMENTO KINGS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 114-134 | Crollano anche i Kings, che smobilitano mezzo roster e in attesa dell’arrivo di Domantas Sabonis incassano una sconfitta di 20 lunghezze in casa contro un avversario diretto nella corsa al play-in come i T’Wolves - ormai sempre più 7^ forza a Ovest, guidati dai 25 punti di Karl-Anthony Towns e dai 21 di Malik Beasley in uscita dalla panchina. Non basta invece ai Kings un De’Aaron Fox da 29 punti e i 21 realizzati da Harrison Barnes: Sacramento ora è distante tre partite dal 10° posto dei Pelicans