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NBA All Star Game, Stephen Curry vince il premio di MVP: 50 punti e 16 triple a bersaglio

il protagonista
©Getty

Il n°30 degli Warriors conquista il primo premio di MVP dell'All-Star Game della sua carriera in una serata da 50 punti e 16/27 con i piedi oltre l'arco - trascinatore del Team LeBron che porta così il record di squadra a 5-0 da quando esiste il nuovo formato dell'All-Star Game. L'ennesima prestazione da incorniciare dalla lunga distanza per Curry

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Alla fine Stephen Curry è riuscito a prendersi l’ennesimo record nel tiro da tre punti, uno dei pochi che mancava alla sua sterminata collezione. Il n°30 degli Warriors è stato il protagonista della vittoria del Team LeBron - che da quando esiste il nuovo formato all’All-Star Game vanta un record di 5-0 - trascinatore grazie ai suoi canestri dalla lunga distanza. Curry chiude con 50 punti una partita in cui tira e segna praticamente soltanto dall’arco: 16/27 dalla lunga distanza (nuovo record di triple all’All-Star Game, polverizzato il precedente che era di nove), con un’unica (spettacolare) incursione nei pressi del ferro nelle fasi finali e concitate della sfida. Il canestro della vittoria lo firma LeBron James, ma il premio di MVP - ridisegnato in questa stagione e intitolato a Kobe Bryant dopo la sua tragica scomparsa nel gennaio 2020 - non poteva che andare a Curry, al primo successo personale in carriera nella partita delle stelle.

Curry si ferma così a due soli punti di distanza dal record di 52 fissato da Anthony Davis (che in quell’occasione però non trovò mai il fondo della retina dalla lunga distanza) - un obiettivo che il n°30 Warriors ha inseguito nel finale, chiedendo in panchina quanti punti mancassero al record e forzando tiri ed errori nell’ultima parte di gara: “È speciale per me vincere qui in Ohio, così come particolare per me è questo trofeo: sono onorato e grato”. Il modo migliore per zittire i mugugni che hanno accompagnato la sua presentazione a inizio gara (a Cleveland non hanno dimenticato la recente rivalità e i diversi titoli NBA persi “per colpa” sua) e per godersi una serata in cui durante l’intervallo è andato a sedersi al fianco dei più grandi campioni di sempre della lega. Uno dei tanti momenti di un All-Star Game da ricordare per Curry.

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