NBA, risultati della notte: Harden domina all'esordio con Phila, Lakers ko nel derby
Guidati dai 34 punti di Embiid e dai 27 con 12 assist di Harden Philadelphia mette a tabellone 133 punti complessivi e domina Minnesota a domicilio. Sanguinosa sconfitta dei Lakers nel finale contro i Clippers, mentre a Ovest perdono anche i Suns (sconfitti in casa da New Orleans). Super Mitchell nella vittoria di Utah su Dallas, Miami passa a New York, due overtime e punteggio altissimo nel successo di San Antonio su Washington con Dejounte Murray in tripla doppia. Vincono anche Charlotte, OKC e Orlando
WASHINGTON WIZARDS-SAN ANTONIO SPURS 153-157 (2OT) | Sfida dal punteggio altissimo quella vinta dagli Spurs in trasferta dopo due tempi supplementari - quinto successo nelle ultime sette che permette a coach Popovich di arrivare a una sola vittoria di distanza dalle 1.335, record all-time detenuto da Lenny Wilkens. Merito dei nuovi massimi in carriera rispettivamente da 32 e 28 punti fatti registrare da Keldon Johnson e Jakob Poeltl - una delle ragioni per cui gli Spurs chiudono con il secondo miglior bottino stagionale per punti segnati
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A guidare le danze è come sempre Dejounte Murray, giunto alla 12^ tripla doppia in stagione e alla n°16 in carriera (entrambi record di franchigia per gli Spurs): per lui sono 31 punti, 13 rimbalzi e 14 assist con 12/20 al tiro - tra cui anche la conclusione che avrebbe chiuso il match con cinque minuti d’anticipo al termine del primo supplementare. Si riscatta mandando a bersaglio i due liberi decisivi che portano i texani a una sola gara di distanza dal 10° posto a Ovest e dal play-in
Non basta invece agli Wizards il miglior Kyle Kuzma della stagione, almeno sotto l’aspetto realizzativo - autore di 36 punti, 8 rimbalzi e 7 assist e arrivato come tutto il resto del quintetto senza grosse energie alla volata finale. Washington raccoglie 24 punti da Kentavious Caldwell-Pope e 22 con 9 assist da Raul Neto, per una franchigia che sta inesorabilmente scivolando sempre più lontano dalla zona playoff
NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 100-115 | Vittoria “da grande squadra” per Miami che schiera l’artiglieria pesante e si gode i 25 punti di Tyler Herro, i 23 punti di Jimmy Butler, i 19 di Kyle Lowry e i 16 con 16 rimbalzi di Bam Adebayo: sono loro a mettere il sigillo su una vittoria che vale il primo posto a Est per gli Heat al pari dei Bulls (39-21 il record) - partiti con il piede sbagliato e sotto 10-0 in avvio, ma abili nel giro di un quarto d’ora a trovare il primo vantaggio nel match e non mollarlo più.
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I Knicks invece continuano così a sprofondare nonostante un RJ Barrett autore della sua miglior prestazione in carriera in NBA: 46 punti a referto con 6/11 dall’arco, 14 liberi a bersaglio, 9 rimbalzi e un paio d’assist nei 38 minuti di intensità sul parquet in cui le ha provate tutte. Con New York senza Derrick Rose per infortunio e Kemba Walker per scelta, la guida del quintetto è affidata ad Alec Bucks (12 punti), mentre a mancare all’appello è un Julius Randle da 2/15 al tiro, 0/4 dall’arco, 4 perse e soli 11 punti. Mediocre proprio come la stagione dei Knicks
PHOENIX SUNS-NEW ORLEANS PELICANS 102-117 | Sconfitta a sorpresa per i Phoenix Suns (non abituati a perdere in casa in una stagione finora da 26-6 di record), alle prese con gli aggiustamenti di un quintetto senza l’infortunato Chris Paul e che ha schierato dal primo minuto al suo posto Cameron Johnson - non trovando equilibrio soprattutto in un terzo quarto da 42-31 di parziale in favore dei Pelicans, determinante per New Orleans che si porta a una sola gara di distanza dal 10° posto a Ovest
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Il tentativo di coach Monty Williams è stato quello di affidare a Devin Booker un ruolo di costruzione aggiuntivo - oltre a quello di realizzatore: un esperimento riuscito a metà per l’All-Star che chiude con 30 punti a referto, tirando 10/24 dal campo e aggiungendo “soltanto” cinque assist, mentre sono 20 i punti raccolti da Deandre Ayton con 9/12 al tiro. Il margine Suns in vetta a Ovest resta comunque rassicurante, con sei partite di margine sugli Warriors secondi
Chi invece non smette più di fare canestro da quanto è sbarcato a Phoenix è CJ McCollum: altri 32 punti a referto per l’ex Blazers che viaggia a 30 di media nelle sei sfide giocate indossando la maglia Pelicans. Un trascinatore da 11/18 dal campo a cui si aggiunge il contributo di un Brandon Ingram da 28 punti e 7 assist, mentre sono 18 con 17 rimbalzi quelli messi a referto da Jonas Valanciunas
ORLANDO MAGIC-HOUSTON ROCKETS 119-111 | La stagione dei Rockets riparte così com’era terminata, ossia con una sconfitta anche contro Orlando - la peggior squadra NBA che spazza via Houston grazie ai 26 punti con 9/13 al tiro in uscita dalla panchina di Chuma Okeke, a cui si aggiungono i 24 punti e 12 rimbalzi di Wendell Carter Jr. - determinante sotto canestro nel testa a testa con Christian Wood, che chiude invece con 21 punti e 11 rimbalzi. È Jalen Green il miglior realizzatore per i texani: 23 punti, 5 rimbalzi e 4 recuperi
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INDIANA PACERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 125-129 OT | Partita divertente e combattuta quella vinta dai Thunder in trasferta a Indianapolis contro un avversario che, proprio come OKC, punta a sistemare a ribasso la sua classifica in questi ultimi 40 giorni. Ai padroni di casa non bastano i 29 punti con 5/9 dall’arco di Buddy Hield - leader realizzativo di un quintetto tutto in doppia cifra (Tyrese Haliburton chiude con 14 punti e 11 assist). Per Indiana arriva così l’ottava sconfitta nelle ultime nove gare
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Il volto invece del successo OKC è ancora una volta Shai Gilgeous-Alexander - dominante con i suoi 36 punti raccolti tirando 13/24 dal campo e aggiungendo otto rimbalzi e cinque assist. Doppia doppia sia per Darius Bazley (14 e 10 rimbalzi) che per Isaiah Roby (10 punti e 11 rimbalzi), per una franchigia che sale a quota 19 vittorie ma resta penultima forza a Ovest e quartultima in generale nella corsa a un posto in Lottery
UTAH JAZZ-DALLAS MAVERICKS 114-109 | Più attacchi che difese tra Jazz e Mavs, con i padroni di casa che chiudono con oltre il 54% al tiro e il 42% da tre punti, guidati dalle 7 triple a segno di Donovan Mitchell, grande protagonista dell'incontro. Percentuali che permettono ai Jazz anche di superare le 18 palle perse e nonostante 3 giocatori di Dallas a 20 o più punti (Doncic, Powell e Dinwiddie) dare la settima vittoria nelle ultime otto alla squadra di coach Snyder, dopo lo scivolone contro i Lakers appena prima dell'All-Star break
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Donovan Mitchell segna 33 punti in 39 minuti stabilendo il nuovo record personale per triple segnate, con ben 7 canestri a segno dalla lunga distanza su 12 tentati. Ottime le sue percentuali generali (11/19 dal campo), ma a dargli man forte c'è anche il solito Rudy Gobert che chiude in doppia doppia (14 punti e 17 rimbalzi) ma ci aggiunge anche 3 stoppate
CHARLOTTE HORNETS-TORONTO RAPTORS 125-93 | Ritorno in grande spolvero e soprattutto in grande forma per gli Hornets, che ripartono dopo la pausa dell’All-Star Game con un convincente vittoria contro Toronto - dominando dall’inizio alla fine (70-47 il parziale dopo due quarti) grazie ai 23 punti a testa di Terry Rozier e Kelly Oubre Jr., a cui si aggiungono i 20 con 9/12 al tiro di Montrezl Harrell a gara in corso. Sotto anche di 41 lunghezze, i Raptors non trovano mai il ritmo giusto e non vanno oltre i 28 punti - nuovo massimo in carriera - di Scottie Barnes
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHILADELPHIA 76ERS 102-133 | È bastato un gioco da quattro punti chiuso da Harden con un abbracciato a Embiid in mezzo al campo per regalare ai tifosi Sixers la prima grande emozione in un match mai in discussione - dominato da Philadelphia in trasferta grazie alla super prestazione di un Barba subito a suo agio con la nuova franchigia e autore di 27 punti, 12 assist e 8 rimbalzi all’esordio con la maglia 76ers. “Siamo entrambi altruisti: il nostro obiettivo è vincere e sono certo che faremo grandi cose”, il commento a caldo di Harden
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Le sue giocate hanno di fatto aperto il campo e lo spazio sotto canestro a Joel Embiid, autore di 34 punti con 10 rimbalzi, 10/18 al tiro e 11/13 in lunetta (una delle tante armi che i due All-Star di Philadelphia condividono). Un crescendo da parte dei Sixers che hanno messo alle corde i T’Wolves, incapaci di andare oltre i 25 punti di Karl-Anthony Towns e i 21 di D’Angelo Russell - entrambi con i peggiori plus/minus di squadra, rispettivamente da -29 e -32. Minnesota resta così a tre gare di distanza dal 6° posto a Ovest
LOS ANGELES LAKERS-L.A. CLIPPERS 102-105 | Terzo derby stagionale vinto dai Clippers (tutti con un margine mai superiore ai 5 punti) che si assicurano così il vantaggio nei testa a testa e allungano in classifica a Ovest grazie ai 19 punti e 10 rimbalzi di Terance Mann, e ai 14 di un Amir Coffey determinante nel quarto periodo dopo che la squadra di coach Lue aveva sprecato anche 16 lunghezze di margine. Riparte nel peggiore dei modi la regular season per i gialloviola, ora distanti sette gare dal sesto posto a Ovest
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Altra partita da dimenticare per i Lakers, che con LeBron James hanno comunque avuto la tripla del potenziale pareggio che avrebbe portato all’overtime: il n°6 gialloviola chiude con 6/18 dal campo, 11 rimbalzi, 3 assist e soprattutto 21 punti a referto - interrompendo così dopo 23 match consecutivi la striscia di partite concluse con almeno 25 punti segnati. Alla squadra guidata da coach Vogel e sempre più in affanno non bastano neanche i 16 punti di Talen Horton-Tucker (tutti nella ripresa) e i 14 con 16 rimbalzi di Dwight Howard - entrambi massimo in stagione