Mercato NBA, Danilo Gallinari e non solo: cosa fare nella free agency 2022
Dal prossimo 1 luglio gli scenari in NBA potrebbero cambiare di nuovo: non tanto e non solo per le squadre deluse da una stagione avara di vittorie e risultati, ma anche per chi dovrà valutare rinnovi importanti, arrivi in squadra inattesi e contratti forse troppo pesanti da portare avanti. Guardiamo insieme alla principale decisione legata alla free agency che secondo Bleacher Report ogni franchigia dovrà affrontare, a partire proprio da Danilo Gallinari
ATLANTA HAWKS - DANILO GALLINARI
Il n°8 azzurro ha ancora un anno di contratto, ma soltanto parzialmente garantito (5 milioni): trattenerlo in squadra però vorrebbe dire versarne ben 21.5 in totale a un giocatore in calo e con le sue peggiori medie realizzative in carriera dall’anno da rookie a oggi. Insomma, Danilo Gallinari è nell’ultima parte della sua avventura negli Stati Uniti e gli Hawks potrebbero non ritenerlo uno di quei talenti per cui versare così tanti milioni di dollari: in quel caso si aprirebbero un bel po’ di nuovi scenari per lui
BOSTON CELTICS - SAM HAUSER
I migliori 10 giocatori del roster sono già vincolati da contratto per la stagione 2022-23: direi che, a prescindere dal futuro del buon Sam Hauser, i Celtics possono stare tranquilli…
BROOKLYN NETS - KYRIE IRVING
Due paroline magiche: player option. Il futuro di Irving passa dallo stesso Kyrie, soltanto la sua decisione potrà disegnare lo scenario che Brooklyn poi dovrà seguire in un’estate di mercato che si annuncia complicata
CHARLOTTE HORNETS - MILES BRIDGES
Quattro anni e 60 milioni di contratto non sembrano cifre sufficienti per convincere Miles Bridges a restare a Charlotte: no, per uno dei giocatori più migliorati di questa stagione tocca spendere di più e gli Hornets sono pronti a farlo pur di trattenere il giocatore che sarà restricted free agent
CHICAGO BULLS - ZACH LAVINE
Resta a Chicago o va via? Questo uno dei grandi punti interrogativi della free agency NBA: proprio adesso che i Bulls sono tornati a essere competitivi e da playoff sarebbe un peccato salutare un giocatore del genere, al tempo stesso le cifre (sulla carta anche 200 milioni) potrebbero diventare proibitive e portare alla rottura
CLEVELAND CAVALIERS - COLLIN SEXTON
Che paradosso per il talento dei Cavaliers: non che lui sia scarso, ma senza di lui a Cleveland le cose sono andate per il verso giusto. Come sta? L’infortunio lascerà dei segni? Sono queste le domande che ronzano nella testa della dirigenza dell’Ohio: quali cifre poter chiedere? Con Darius Garland fresco di convocazione all’All-Star Game, i Cavs al momento hanno il coltello dalla parte del manico (potendo poi pareggiare eventualmente qualsiasi offerta da altre franchigie)
DALLAS MAVERICKS - JALEN BRUNSON
La firma di Spencer Dinwiddie è in parte un messaggio anche per lui: "Possiamo fare a meno di te", una frase che in Texas sperano di non dover dire a un giocatore che questa estate verrà pagato tanto e che i Mavericks potrebbero essere non intenzionati a trattenere a cifre esorbitanti
DENVER NUGGETS - BRYN FORBES
L'ex tiratore di Spurs e Bucks non sarà il rinforzo del secolo, ma almeno è un giocatore in grado di fare canestro in uscita dalla panchina: di fronte alla mancanza di alternative, a Nikola Jokic potrebbe andare bene anche una sua conferma
DETROIT PISTONS - PRENDERE QUALCHE FREE AGENT SUL MERCATO
DeAndre Ayton e non solo: sono diversi i nomi interessanti nella potenziale lista di free agent su cui i Pistons vogliono mettere occhio. Per Detroit insomma non sarà un problema in uscita, ma l'intenzione è quella di muoversi a ogni costo in entrata
GOLDEN STATE WARRIORS - KEVON LOONEY
Al fianco di Stephen Curry e del sistema di gioco creato da Steve Kerr serve un lungo con queste caratteristiche? Lo scenario ideale prevede che quel posto lo prenda prima o poi James Wiseman e a quel punto per Looney non ci sarebbe spazio
HOUSTON ROCKETS - JOHN WALL
Spiace tanto per lo spazio salariale dei Rockets, ma la risposta è una sola: 47.3 milioni di dollari per la stagione 2022-23. Tanti, troppi per una squadra che vuole ricostruire e che dovrà pagare la player option all'ex Wizards (già quest'anno fuori squadra)
INDIANA PACERS - TJ WARREN
Scatenato nella bolla d'Orlando ormai un anno e mezzo fa e poi fermato da infortuni che ne hanno tormentato le ultime due regular season: realizzatore purissimo che a 28 anni potrebbe ancora avere tanto da dare ai Pacers. Cosa fare quindi? Puntare su di lui? E soprattutto: offrendogli quali cifre?
L.A. CLIPPERS - ROBERT COVINGTON
Lui e Norman Powell sono arrivati nelle scorse settimane non tanto e non solo per dare una mano in questa stagione ai Clippers, ma in quanto uomini che a livello complementare potrebbero essere utili una volta rientrati Kawhi Leonard e Paul George. Anche per questo a Los Angeles faranno di tutto per trattenerlo
LOS ANGELES LAKERS - LEBRON JAMES
LeBron non deve firmare nulla in estate, il contratto ce l’ha già: dunque? La sua presenza è diventata ingombrante? Non ancora ma nel caso il disastro Lakers arrivi a compimento nelle prossime settimane lo scenario potrebbe cambiare non poco (sì, non è free agent, ma James se vuole è libero di muoversi in ogni sessione di mercato)
MEMPHIS GRIZZLIES - KYLE ANDERSON
Kyle Anderson è l'unico tassello fuori posto in una squadra che funziona a meraviglia: cosa fare con lui? Trattenerlo per vedere se le cose cambiano o puntare su altro? Staremo a vedere cosa decideranno i Grizzlies
MIAMI HEAT - CALEB MARTIN
La forza del lavoro di coach Spoelstra e di tutta la dirigenza di Miami non è solo gestire le grandi star, ma saper sfruttare al meglio comprimari come Caleb Martin: lui vorrà passare all'incasso ma quanto metteranno sul piatto gli Heat?
MILWAUKEE BUCKS - BOBBY PORTIS
Bobby Portis è diventato l’idolo dei tifosi Bucks dopo il titolo vinto da Milwaukee nel 2021, è rimasto in squadra ed ha aumentato il suo peso sul gruppo e l’impatto dopo la partenza di PJ Tucker. La scelta era quella di “non spendere troppo”, ma il problema ora potrebbe essere che anche Portis vorrà passare all’incasso: i Bucks sono disposti ad accontentarlo?
MINNESOTA TIMBERWOLVES - UNA MID-LEVEL EXCEPTION PER MIGLIORARE LA SQUADRA
Manca poco per diventare competitivi del tutto e Minnesota ha a disposizione anche la mid-level exception da 10.2 milioni di dollari: un gran bel vantaggio da sfruttare nella free agency 2022
NEW ORLEANS PELICANS - ZION WILLIAMSON
I dubbi non sono sulle sue doti e il contratto non è in scadenza, l'unica cosa che preoccupa - e tanto - è il suo stato di forma: tornerà sul parquet? Quando? Con quale continuità? Dubbi che accompagneranno i prossimi mesi in casa Pelicans
NEW YORK KNICKS - MITCHELL ROBINSON
Quanti soldi offrire a un giocatore con delle pecche evidenti per il gioco NBA del 2022? New York in realtà non è mai riuscita a massimizzare le sue doti nei pressi del ferro e il centro Knicks a 23 anni potrebbe andare via (e sbocciare) aumetando i rimpianti di chi ha scommesso fino a oggi su di lui
OKLAHOMA CITY THUNDER - MIKE MUSCALA
Beh, un giocatore come Mike Muscala resta un dubbio e un cruccio soltanto in parte: OKC ha una base solida fatta di giovani su cui pianificare il futuro e quelli non vanno in scadenza questa estate
ORLANDO MAGIC - MO BAMBA
Gli Orlando Magic sono ancora convinti di dover puntare su di lui? Le risposte sul parquet in realtà stentano ad arrivare con continuità, nonostante il talento sia fisico che tecnico c'è e si può sviluppare. Di contratti "sulla fiducia" la squadra della Florida ne ha firmati fin troppi: forse con Bamba non conviene correre il rischio
PHILADELPHIA 76ERS - JAMES HARDEN
Nel momento in cui è arrivato il passaggio ai Sixers, Il Barba ha contestualmente spiegato di voler firmare la player option prevista dal suo contratto, ma in alternativa a Philadelphia sono pronti a sborsare più di 200 milioni di dollari per i prossimi cinque anni. Pur di vincere nei prossimi 15 mesi in Pennsylvania hanno deciso di andare all-in: chissà se funzionerà
PHOENIX SUNS - DEANDRE AYTON
Il suo mancato rinnovo nei mesi scorsi aveva fatto notizie - oltre a essere un caso più unico che raro per una prima scelta assoluta - ma a Phoenix continuano giustamente a puntare su un centro che, nonostante i suoi limiti, è funzionale a una squadra che punta di nuovo al titolo NBA nei prossimi mesi: nel caso in cui in Arizona dovessero scegliere altro però le offerte per lui non mancheranno
PORTLAND TRAIL BLAZERS - ANFERNEE SIMONS
Come diventare un tassello fondamentale nel giro di pochi mesi in una squadra che ha deciso di ricostruire e di affidarsi anche a lui: Anfernee Simons è diventato importante per Portland, che dovrà decidere se è davvero l'uomo giusto per sostituire CJ McCollum e dare una mano a Damian Lillard
SACRAMENTO KINGS - DONTE DIVINCENZO
Dove vogliono andare i Sacramento Kings? Non sapete come rispondere a questa domanda? Beh, anche Bleacher Report ha le idee confuse e si domanda: un giocatore come Donte DiVincenzo come può rientrare nei piani dei californiani? Vedremo cosa si inventeranno i Kings per stupirci anche questa volta
SAN ANTONIO SPURS - LONNIE WALKER IV
Con la partenza di Derrick White il suo spazio in squadra è aumentato e lui sta provando a rispondere presente: Gregg Popovich ha detto che è il talento più curioso che gli sia capitato tra le mani dai tempi di Manu Ginobili. Basterebbero queste parole per convincere i texani a puntare su di lui e offrirgli un contratto lungo e a buone cifre
TORONTO RAPTORS - CHRIS BOUCHER
Un giocatore altalenante su cui i canadesi potrebbero scegliere di non investire: doveva crescere su entrambi i lati del campo, non l’ha fatta (soprattutto nel tiro da lontano) e nonostante la sua capacità di essere ibrido piaccia ai Raptors, potrebbe non bastare per ottenere un contratto con Toronto
UTAH JAZZ - HASSAN WHITESIDE
Nel ruolo di vice-Gobert le cose non stanno andando male, soprattutto a livello offensivo, ma la domanda resta: quanto sono disposti a spendere a Salt Lake City per trattenerlo? Davvero sarebbe così difficile trovare un'alternativa sul mercato nel caso Whiteside partisse?
WASHINGTON WIZARDS - BRADLEY BEAL
Agli Wizards ha giurato amore eterno (o quasi), ma nelle ultime settimane da infortunato ha confermato in ogni modo di essere intenzionato a rinnovare e restare praticamente a vita a Washington: un altro grande potenziale free agent che non prende parte alla corsa al "cambio franchigia" dell'estate? Staremo a vedere