NBA, ai Suns la sfida al top contro Miami, altro ko per i Lakers, bene Bucks e Bulls

DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 108-114 | Sette giocatori in doppia cifra, guidati dai 22 punti del rookie Cade Cunningham, e oltre il 51% al tiro di squadra non bastano ai Pistons per avere la meglio sui Bulls, che perdono i parziali di tutti i primi tre quarti, ma piazzano l'allungo decisivo nell'ultimo periodo, vinto 30-17. Detroit interrompe così una striscia di tre vittorie consecutive

Di giocatori in doppia cifra Chicago ne manda soltanto tre, ma il peso delle loro prestazioni è ben diverso: ci sono i 25 punti con 10/11 dalla lunetta di Zach LaVine, i 21 con 8/11 dal campo di Nikola Vucevic ma soprattutto i 36 di uno straordinario DeMar DeRozan, che ne segna 16 nell'ultimo, decisivo parziale. Per lui anche 8 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi in una gara in cui va 13 volte in lunetta, sbagiando un solo libero

CHARLOTTE HORNETS-BOSTON CELTICS 101-115 | Charlotte resiste un tempo (il primo, chiuso sotto di 4) ma poi cede di fronte alla grande difesa dei Celtics, che tiene gli Hornets al 43% dal campo e solo al 25% (8/32) da tre punti. Non bastano i 17 punti a testa di Miles Bridges e P.J. Washington e i 15 con 8 rimbalzi ma più palle perse (6) che assist (4) di LaMelo Ball. Tredicesimo ko nelle ultime 17 gare per la squadra di coach Borrego

Tutto il quintetto di Boston chiude la gara in doppia cifra ma a meritarsi la copertina è ovviamete Jayson Tatum, autore di 44 punti con ottime percentuali: il n°0 biancoverde tira 16/24 dal campo con un fantastico 6/9 da tre punti e non sbaglia mai dalla lunetta (6/6). Per lui ci sono anche 5 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi in una gara da autentico leader. Jaylen Brown con 15 è il secondo miglior realizzatore in casa Celtics

MIAMI HEAT-PHOENIX SUNS 90-111 | I Suns diventano la prima squadra a qualificarsi per i playoff con una convincente vittoria sul campo di Miami in una sfida tra primi a Ovest contro primi a Est. "Una delle migliori prestazioni difensive che ho mai visto", dice l'allenatore di Phoenix Monty Williams: soprattutto nel secondo tempo, con gli Heat tenuti a 35 punti e un terzo quarto da 34-19. Booker (al ritorno in campo dopo 4 gare di assenza) con 23 punti e Mikal Bridges con 21, più un Ayton in doppia doppia da 19 e 10 rimbalzi, sono i migliori per i Suns

A Miami non bastano i 22 punti di Duncan Robinson con 6/11 da tre e i 17 a testa del solito Tyler Herro dalla panchina (con 7/20 al tiro) e di Bam Adebayo, con un più efficace 7/11 dal campo. Sono 17 invece i minuti per Victor Oladipo, che si ferma a 4 punti mentre non è della partita Jimmy Butler fermato da una congestione sinusale. Per gli Heat si tratta soltanto della terza sconfitta nelle ultime 15 gare. 

NEW ORLEANS PELICANS-ORLANDO MAGIC 102-108 | Dopo 4 vittorie in fila si allunga a tre la serie di sconfitte consecutive dei Pelicans, e neanche l'assenza di Brandon Ingram giustifica il ko interno contro la peggior squadra NBA. Che ha in Cole Anthony il miglior marcatore a quota 19 (con solo 9 tiri) ma che soprattutto ottiene 50 dei suoi 108 punti complessivi dalla panchina, con i 16 di Gary Harris e i 14 decisivi di Terrrence Ross, 12 dei quali nel quarto quarto

New Orleans ha due giocatori che toccano quota 30 punti, il solito C.J. McCollum a quota 32 (con 14/27 al tiro e anche 8 assist) e uno scatenato Jonas Valanciunas, in doppia doppia con 30 punti e 15 rimbalzi, di cui 5 offensivi (con anche 2 stoppate e 2 recuperi). La panchina dei Pelicans, però, produce solo 18 punti con un orrendo 7/28 al tiro

SAN ANTONIO SPURS-TORONTO RAPTORS 104-119 | Toronto interrompe una striscia di 3 ko consecutive e torna alla vittoria negando a coach Popovich il successo n°1.336 in carriera, quello del sorpasso a Don Nelson per il primo posto in solitaria. Merito (o colpa) di Fred VanVleet, al ritorno dopo 5 gare di stop e autore di 26 punti, e dei 20 a testa di Scottie Barnes e Pascal Siakam. Ai texani non basta la tripla doppia sfiorata da parte di Dejounte Murray (25 con 12 assist e 9 rimbalzi) e i 27 di Keldon Johnson 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-OKLAHOMA CITY THUNDER 132-102 | Con il rookie Josh Giddey ancora ai box e una serataccia - forse la peggiore dal via della stagione - del leader Shai Gilgeous-Alexander, autore di soli 8 punti con 2/15 al tiro e 0/4 da tre punti, OKC alza presto bandiera bianca contro la furia realizzativa dei Timberwolves, che chiudono il primo tempo già avanti comodamente sul 74-47

Il protagonista in casa Timberwolves, che vincono la sesta gara in fila (cossa che non gli succedeva dal 2004) è un Malik Beasley scatenato: per lui 33 punti con 11/17 da tre punti (non ha tentato neppure un tiro da due), prestazione che stabilisce anche il nuovo record di franchigia per numero di canestri da tre punti realizzati in una singola partita. A riposo negli ultimi 5 minuti di gara, si è fermato così a -3 triple segnate dal record all-time NBA di Klay Thompson (14)

DALLAS MAVERICKS-NEW YORK KNICKS 77-107 | Dallas sbaglia i primi 19 tiri da tre punti e New York ne approfitta per azzannare fin dal via la partita e strappare sul campo dei texani la terza vittoria consecutiva, guidata dai 26 punti di uno che Dallas (come città: ci è nato) la conosce bene, Julius Randle. Bene anche R.J. Barrett che chiude a quota 18 con 7 rimbalzi, sono 11 quelli di Alec Burks che firma una doppia doppia con anche 15 punti 

Disastrosa serata offensiva dei Dallas Mavericks, che arrivavano alla sfida contro i Knicks sull'onda di 5 successi consecutivi. Un primo tempo da soli 34 punti segnati (minimo stagionale) è il preambolo di una gara incubo in cui Luka Doncic appare solo come non mai. Per lo sloveno ci sono 31 punti in 34 minuti con 13/25 al tiro ma nessun altro Mavs va in doppia cifra se non Spencer Dinwiddie dalla panchina (a quota 13 in 28 minuti). Davvero troppo poco 

SACRAMENTO KINGS-DENVER NUGGETS 100-106 | Sesta sconfitta nelle ultime otto dopo l'All-Star break per Sacramento, che contro Denver almeno ha l'orgoglio di rimontare uno svantaggio che si era fatto anche di 18 punti e cede soltanto nel finale, non dopo aver lottato. Su tutti l'ultimo a mollare è De'Aaron Fox, autore di 32 punti con anche 10 assist e 4/6 da tre, ma solo Harrison Barnes (17) e Trey Lyles (14 con 9 rimbalzi) lo raggiungono in doppia cifra

Al solito dominante il candidato MVP Nikola Jokic, che contro Sacramento chiude con 38 punti, 18 rimbalzi e 7 assist un'altra gara da ricordare, preciso al tiro (15/24) e quasi infallibile dalla lunetta (8/9), in una partita che lo ha visto in doppia doppia già all'intervallo. Decisivo in casa Nuggets anche Monte Morris, che firma 20 punti e segna un decisivo canestro da tre nel finale. Denver ha vinto 12 delle ultime 14 partite disputate (e attende il ritorno in campo di Jamal Murray e Michael Porter Jr.)

UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 123-85 | I Jazz scappano via nel primo quarto, dominato 33-15, e non si guardano più indietro, arrivando all’inizio del quarto finale addirittura sul più 47. Utah domina sotto i tabelloni, catturando 50 rimbalzi contro i 36 dei Blazers. Portland tira malissimo: 9/16 da tre e 29/89 dal campo (32.6%), segnando solo 49 punti nei primi tre quarti, e colleziona la sesta sconfitta consecutiva.

Il migliore dei Jazz è Bogdan Bogadanovic, autore di 27 punti con un ottimo 6/9 dall’arco. Donovan Mitchell ne mette 16 con 6 assist. Doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi per Royce O’Neale. L’unica nota positiva per Portland sono i 22 punti di Trendon Watford in uscita dalla panchina

LOS ANGELES CLIPPERS-WASHINGTON WIZARDS 115-109 |Nel finale di un match equilibrato i Clippers tengono Washington senza segnare negli ultimi 2’37 di gioco, mettendo a referto gli ultimi 11 punti della partita decisivi per la vittoria A pesare in favore della squadra di Tyronn Lue è l’ottima percentuale dall’arco: 50% con 16/32 (3/4 per Marcus Morris, autore di 27 punti e 8 rimbalzi), contro il 37% con 10/27 degli Wizards

Il miglior marcatore dell’incontro è Reggie Jackson, autore di 31 punti con un ottimo 12/21 dal campo, a cui aggiunge 7 assist e 3 rimbalzi. Il terzo giocatore in doppia cifra per i Clippers è Luke Kennard, che ne mette 19 in uscita dalla panchina con 4/7 da tre. Inutili per Washington i 19 di Porzingis e i 18 di Hachimura.

HOUSTON ROCKETS-LOS ANGELES LAKERS 139-130 OT | Ci vuole un tempo supplementare (che i Rockets vincono con un punteggio altissimo, 19-10 nei 5 minuti extra) ma Houston alla fine riesce a piegare la resistenza dei Lakers, che hanno perso 6 delle ultime 7 ma che non sono mai riusciti a vincere in trasferta nelle ultime 9 gare disputate. Il tutto nonostante una tripla doppia (la quinta stagionale) di LeBron James, che chiude con 23 punti, 14 rimbalzi e 12 assist (suo massimo stagionale)

L'eroe in casa Rockets è il rookie Jalen Green, non solo autore di 32 punti ma capace di segnarne 10 (sui 19 di squadra) nel decisivo overtime. Ottima la sua serata al tiro, conclusa con 13/21 dal campo e 4/7 da tre, ma sono tanti i giocatori di Houston che si mettono in luce: il rookie turco Alperen Sengun firma i suoi massimi in carriera con 21 punti e 15 rimbalzi, mentre un'altra matricola - Josh Cristopher, cresciuto a Los Angeles - esplode per 21 punti in 22 minuti dalla panchina. Si tratta soltanto della seconda vittoria nelle ultime 15 per i Rockets

Il miglior realizzatore in casa Lakers è il tanto contestato Russell Westbrook, autore di 30 punti in 40 minuti di gioco con 8 rimbalzi, 6 assist e due sole palle perse, in una prestazione da 11/21 al tiro e 7/8 dalla lunetta. Non basta però metter punti a tabellone quando se ne concedono tanti, e troppo facilmente: la difesa di L.A. permette a Houston di chiudere con il 51% al tiro e oltre il 42% (17/40) da tre punti