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Guerra Ucraina: l'ex Lakers Stanislav Medvedenko combatte per le strade di Kiev

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©Getty

Il centro che per sei stagioni ha giocato con i Lakers - vincendo due titoli NBA - ha scelto di rimanere in Ucraina a difendere le strade della capitale del suo Paese: "Io faccio le pattuglie, mentre mia moglie lavora in ufficio. È fondamentale supportare le forze dell’ordine: al momento, è paradossale dirlo, ma per strada la vita è tranquilla"

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Non è la prima, né l’ultima storia di sport che purtroppo si intreccia con quella del conflitto che da un mese sta interessando l’Europa: Stanislav Medvedenko, storico giocatore di origine ucraina, ha deciso di restare nel suo Paese di difendere la capitale Kiev. “Ovviamente mi è stata offerta l’opportunità di scappare all’estero ma non ho bisogno di andare da altre parti: in questa fase storica c’è bisogno di rimanere a Kiev, a dare supporto e tutto ciò che serve al popolo ucraino”, ha spiegato in un’intervista. “Abbiamo organizzato un rudimentale centro di difesa in cui tutti svolgono un ruolo diverso: chi si occupa di logistica, chi si prende cura dell’ordine pubblico per le strade. Io faccio le pattuglie, mentre mia moglie lavora in ufficio. È fondamentale supportare le forze dell’ordine: al momento, è paradossale dirlo, ma per strada la vita è tranquilla”. Un riferimento anche per il mondo del basket in questa particolare situazione: “Sono in contatto costante con FIBA e NBA: dopo che avremo vinto questa guerra, lanceremo dei progetti per far ripartire lo sport e le infrastrutture in città”.

Una scelta di vita per un giocatore che nel 1997 ha iniziato la propria carriera proprio a Kiev, facendo la spola tra il campionato ucraino e quello lituano fino al 2000: in quell’anno per lui è arrivata la grande occasione e la chiamata da parte dei Lakers, che lo aggiunsero in squadra come centro di riserva. Per Medvedenko sei stagioni con i gialloviola e due titoli NBA, dividendo il parquet con campioni di assoluto livello, prima di passare per una stagione (quella 2006-07) agli Atlanta Hawks. Una carriera solida - come raccontano le sue 263 presenze - nonostante i numeri non siano entusiasmanti (5.3 punti e 3 rimbalzi di media): poco importa però ora che è chiamato ad adempiere a una sfida per più importante.

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