NBA, i risultati della notte: Boston ko contro Miami, Phoenix beffa Golden State
Miami supera Boston nel finale e consolida il 1° posto a Est, Jordan Poole segna 38 punti ma Phoenix batte Golden State in volata: ne approfitta Memphis che vince a San Antonio ed è certa del 2° miglior piazzamento a Ovest. Trae Young segna 41 punti in tre quarti e trascina Atlanta contro OKC, Luka Doncic (35 punti) decisivo nella sfida vinta a Cleveland, un Nikola Jokic formato MVP (37 punti) si abbatte sui Pacers. Successi playoff per New Orleans, Toronto e Charlotte, perdono ancora Orlando e Houston
OKLAHOMA CITY THUNDER-ATLANTA HAWKS 118-136 | Tutto facile per gli Hawks contro i Thunder in un match mai in discussione dopo il 42-24 con cui Atlanta travolge nei primi 12 minuti i padroni di casa. Atlanta vince così la terza gara in fila e consolida il suo 10° posto a Est viaggiando a circa 130 punti di squadra, nonostante una rotazione ridotta nel reparto lunghi (ancora fuori anche Danilo Gallinari). OKC invece non va oltre i 25 punti con 7/13 dall’arco in uscita dalla panchina di Lindy Waters III - già, siamo arrivati a quel momento della stagione
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Protagonista assoluto è Trae Young, cresciuto in Oklahoma e beniamino di casa: l’All-Star degli Hawks chiude con 41 punti, 13/24 al tiro e 11/12 ai liberi in soli tre quarti, riposando nell’ultima frazione dopo aver trovato anche otto passaggi vincenti utili ad armare la mano di Kevin Huerter e Bogdan Boganovic che terminano la sfida con 20 punti a testa
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NEW YORK KNICKS-CHARLOTTE HORNETS 114-125 | Charlotte batte a domicilio una delle squadre più in forma degli ultimi 40 giorni di regular season, ma ormai senza ambizioni come i New York Knicks: un successo che rilancia gli Hornets che tornano a mezza partita di distanza da Brooklyn, in corsa per l’ottavo posto a Est (che significherebbe avere una doppia possibilità per provare ad accedere ai playoff)
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Alla sirena finale sono 31 punti per Miles Bridges, che chiude con 11/15 al tiro e 4/4 dall’arco - ispirato da un LaMelo Ball scatenato al Madison Square Garden e autore di 20 punti con 15 assist e un vertiginoso +20 di plus/minus. È lui spesso e volentieri ad armare la mano di Terry Rozier (15 punti) e di Kelly Oubre Jr. in uscita dalla panchina - 21 punti con 8/11 al tiro e 4/7 dalla lunga distanza in 24 minuti di gioco. Per gli ospiti questa è l'ottava vittoria nelle ultime 11 gare
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Si interrompe invece la striscia di quattro successi in fila in stagione dei Knicks, nonostante un Evan Fournier da 30 punti con 6/8 dall’arco, oltre ai 25 messi a referto da RJ Barrett e ai 21 con sette assist e cinque rimbalzi di Julius Randle che ritrova anche la mira dalla lunga distanza (4/10). Con sole cinque partite di regular season ancora da giocare, a New York manca soltanto l’aritmetica certezza di non prendere parte ai prossimi playoff NBA
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CLEVELAND CAVALIERS-DALLAS MAVERICKS 112-120 | Sfida divertente e combattuta tra due squadre giovani che pensano già alle gare da affrontare tra meno di due settimane, quando la regular season lascerà spazio prima al play-in e poi ai playoff. Dallas con questa vittoria si è assicurata un pass diretto alla post-season, sfruttando al meglio il 39-22 di parziale che nel terzo quarto ha spaccato in due la sfida (frutto dei 20 punti nella frazione di uno scatenato Luka Doncic)
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Il n°77 dei Mavericks gioca un’altra super partita e chiude con 35 punti a referto, a cui aggiunge 13 assist e mancando la tripla doppia per un solo rimbalzo. Doncic è l’anima degli ospiti, che trovano il supporto anche di Dorian Finney-Smith che chiude con 28 punti (suo nuovo massimo in carriera in NBA) tirando 6/12 con i piedi oltre l’arco. I texani salgono così al 3° posto a Ovest, approfittando del passo falso dei Golden State Warriors a Phoenix per accertarsi di avere il fattore campo a favore almeno al primo turno
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Senza Evan Mobley - alle prese con una caviglia fuori posto e costretto a restare fuori per almeno altre tre gare - i Cavaliers non riescono a sfruttare al meglio la miglior prestazione da quando è arrivato in Ohio di Caris LeVert, autore di 32 punti con 11/19 al tiro, mentre Darius Garland ne aggiunge 25 con 10 assist. Cleveland scivola così a due partite piene di distanza dalla zona playoff, costretta probabilmente ad affrontare quantomeno una sfida play-in
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INDIANA PACERS-DENVER NUGGETS 118-125 | Continua la risalita a Ovest dei Nuggets che vincono anche a Indianapolis una partita segnata dal 43-15 di parziale del primo quarto: Denver tocca così anche le 31 lunghezze di vantaggio nella seconda frazione, prima di incassare la rimonta Pacers (giunti fino a -2 a 7 minuti dalla sirena): poi gli ospiti piazzano il parziale decisivo da 7-0, rendendo vani i canestri di un quintetto tutto in doppia cifra con 20 punti di Hield e 15 con 12 assist di Tyrese Haliburton
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Una vittoria raccolta dai Nuggets nonostante le 19 palle perse e grazie al mostruoso 62.5% di squadra dal campo (50/80 al tiro), sotto l’attenta supervisione di un Nikola Jokic da 37 punti, 13 rimbalzi e nove assist con 15/19 al tiro e +11 di plus/minus. Un’altra prestazione da MVP che permette a Denver di puntare sempre più al 5° posto a Ovest, anche grazie ai 18 punti di Will Barton e ai 20 in uscita dalla panchina di un sempre più incisivo Bones Hyland
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WASHINGTON WIZARDS-ORLANDO MAGIC 127-110 | Doppia doppia inedita per Tomas Satoransky che tira due volte, non fa mai canestro, chiude con 0 punti a referto, ma condisce il tutto con 13 assist e 10 rimbalzi - diventando il terzo giocatore di sempre con una stat line del genere dopo Josh Giddey (il rookie dei Thunder di questa stagione) e Norm Van Lier che ci riuscì con la squadra allora a Cincinnati (poi diventati Sacramento Kings) nel 1971. Arriva così la quarta sconfitta in fila per i Magic, nonostante i 28 punti di Franz Wagner
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Il miglior realizzatore del match invece è Kristaps Porzingis, fondamentale con i suoi 35 punti e 11/18 al tiro nel recuperare lo svantaggio accumulato in avvio dagli Wizards. Positivo il contributo anche di Kentavious Caldwell-Pope - 25 punti e 5/9 dall’arco - mentre sotto canestro ne arrivano 17 con 7 rimbalzi in 29 minuti da parte di Rui Hachimura
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HOUSTON ROCKETS-SACRAMENTO KINGS 118-121 | Davion Mitchell, Damian Jones e Trey Lyles mettono a referto 24 punti a testa e così i Kings battono al termine di un quarto periodo pieno di errori al tiro i Rockets a domicilio, in un match in cui entrambe le squadre toccano la doppia cifra di vantaggio prima di ritrovarsi appaiate nel finale. Un successso che serve a poco o nulla agli ospiti che restano ben distanti dalla zona play-in e dall’opportunità di inseguire i playoff anche in questa stagione
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Non basta dunque a Houston la grande prestazione della sua coppia di guardie: Jalen Green segna 32 punti con 6/14 dall’arco e passandola poco, mentre al suo fianco Kevin Porter Jr. si concede la prima tripla doppia in carriera da 30 punti, 12 rimbalzi e 12 assist - diventando così soltanto il quarto giocatore della storia NBA insieme a LeBron James, Brandon Jennings e Trae Young ad aver raccolto una tripla doppia e una gara da 50+ a referto prima di aver compiuto 22 anni
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TORONTO RAPTORS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 125-102 | Toronto vince e consolida il suo 6° posto a Est che vale l’accesso diretto ai playoff, approfittando del passo falso dei Cavaliers e dimostrando di essere in un grande stato di forma dopo aver toccato il -17 nel 2° quarto e completando sul 4-0 di record la striscia di gare casalinghe. Nulla da fare per i T’Wolves, che si aggrappano invano ai 24 punti e otto rimbalzi di Anthony Edwards e ai 16+10 di Karl Anthony-Towns: Minnesota resta così al 7° posto a Ovest
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Seconda tripla doppia in NBA per Pascal Siakam: 12 punti, 10 rimbalzi e i 13 assist che diventano il suo nuovo massimo in carriera; passaggi utili per armare la mano di Gary Trent Jr. - che chiude con 29 punti e 9/13 al tiro, miglior realizzatore di un quintetto tutto in doppia cifra. Per i canadesi fondamentale sarà vincere la prossima partita contro i Magic per poi confermarsi contro avversarie di livello come Miami, Atlanta e Philadelphia in questo cruciale finale di regular season
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BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 98-106 | Jimmy Butler chiude con 24 punti, Kyle Lowry ne aggiunge 23 e gli Heat rimontano nel quarto periodo (27-15 di parziale) e allungano in vetta alla Eastern Conference. Il modo migliore per Miami di lasciarsi alle spalle il peggior momento dell’anno e condannando i Celtics al secondo ko in fila (non succedeva da oltre due mesi): non bastano a Boston i 28 punti di Jaylen Brown con 10 rimbalzi e i 23 con sei assist di Jayson Tatum, al termine di una sfida intensa e combattuta con ben 16 cambi in testa alla gara
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SAN ANTONIO SPURS-MEMPHIS GRIZZLIES 111-112 | Tyus Jones segna 25 punti e Memphis supera San Antonio in volata, conquistando l’aritmetica certezza di terminare la regular season al 2° posto a Ovest: Keldon Johnson sulla sirena infatti manca il tap-in da sotto che avrebbe dato linfa e un successo cruciale agli Spurs - scivolati dopo questo passo falso nuovamente alle spalle dei Lakers e fuori dalla zona play-in. Continua invece la marcia trionfale dei Grizzlies: senza Ja Morant il record dei padroni di casa è di 19-2, ennesima conferma della forza del gruppo
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San Antonio interrompe così una striscia di quattro vittorie in fila - la più lunga della stagione - nonostante un Dejounte Murray da 33 punti (massimo in carriera eguagliato, dopo averlo fissato tre giorni fa) e 13 rimbalzi che tira 12/20 dal campo e trova ritmo anche dalla lunga distanza (6/9 alla sirena finale). Sono 23 invece i punti del già citato Johnson, mentre Devin Vassell ne aggiunge 19: fondamentale ora per i texani vincere le due sfide casalinghe consecutive contro i Blazers
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-NEW ORLEANS PELICANS 107-117 | Standing ovation di 90 secondi per CJ McCollum nella prima da ex a Portland, in cui segna 25 punti e regala ai Pelicans un successo che avvicina la certezza di giocare il play-in: merito anche dei 19 punti a testa raccolti da Brandon Ingram e Jonas Valanciunas, mentre Jaxson Hayse si ferma un gradino più sotto a 18. Determinante il 32-25 di parziale finale, che condanna i Blazers a subire la quinta sconfitta in fila nonostante i 21 punti e 9 rimbalzi di Drew Eubanks e poco altro
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GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 103-107 | Partita spettacolare tra Warriors e Suns, vinta da Phoenix in volata grazie ai liberi di Devin Booker (22 punti per lui, ma con 21 tiri) e al jumper di un chirurgico Chris Paul - ancora una volta decisivo e guida di un quintetto tutto in doppia cifra che conquista la vittoria n°62 in stagione; cifre da record per la squadra dell’Arizona. Alla sirena finale sono 22 i punti di Mikal Bridges e 16 con altrettanti rimbalzi per Deandre Ayton
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Non basta a Golden State un Jordan Poole formato extra-lusso, autore di 38 punti (massimo in carriera eguagliato) con 7/15 dall’arco, 9 rimbalzi e 7 assist; il migliore di un quintetto che raccoglie soltanto 13 punti e tanti errori da Klay Thompson (5/21 dal campo) e nonostante un Draymond Green autore della solita prestazione da otto punti, 10 rimbalzi e sette assist. Per gli Warriors è la settima sconfitta nelle ultime otto: quella che fa scivolare ancora più in basso in classifica a Ovest la squadra allenata da coach Steve Kerr
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Questa dunque la situazione - nuovamente rivoluzionata - a 10 giorni dal termine della regular season: in questo momento i Lakers sarebbero di nuovo in corsa per i playoff (dopo la sconfitta degli Spurs), con Dallas che supera Golden State in classifica al 3° posto e i Nuggets che dunque si ritroverebbero a sfidare gli Warriors. A Est Miami consolida il primato, mentre Boston scivolata più indietro incontrerebbe Chicago
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