L'azzurro è il migliore di Atlanta nella prima sfida della serie contro Miami, persa male dagli uomini di coach McMillan, tradito dalle pessime serate di Trae Young e Bogdan Bogdanovic. L'azzurro invece è l'unico a rispondere presente, confermando il suo ruolo in quintetto con il rientrante Collins in uscita dalla panchina
In una gara-1 da dimenticare per Atlanta, Danilo Gallinari è l'unica nota positiva per coach McMillan e per gli Hawks. Fin quando c'è partita (seppur poca), l'azzurro è l'unico a battagliare contro l'armata di coach Spoelstra: 14 dei suoi 17 punti infatti arrivano nel primo tempo, con 4/8 al tiro e la solita perfezione dalla lunetta (6/6). Confermato in quintetto - visto che John Collins, rientrante, viene fatto uscire dalla panchina - con Okongwu al posto di Capela, Gallinari cerca di tenere a galla Atlanta in una serata in cui però le altre bocche da fuoco (Young e Bogdanovic) vanno incontro a una delle serate più storte della loro carriera recente. Il n°8 degli Hawks chiude alla fine con 17 punti, sporcando un po' le percentuali (5/12 alla fine) ma aggiungendoci anche 5 rimbalzi in 29 minuti di campo.
Di più non aveva senso perché, da un certo punto in poi, con la gara persa, lui e tutti gli altri titolari guardano il ko dalla panchina. "Non cerchiamo scuse", dichiara l'azzurro nel dopo-partita. "Certo, venivamo dalla gara di play-in, ma la realtà è che loro hanno giocato con più intensità di noi e noi non eravamo pronti". Gallinari insiste sul concetto di "intenità", per provare a spiegare una brutta sconfitta, ma non fa drammi: "La parola d'ordine ora è dimenticarsi gara-1 e pensare già alla prossima". Già, perché gara-2 è già dietro l'angolo.
