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NBA, Zion Williamson e il suo futuro a New Orleans: "Dove devo firmare? Lo faccio subito"

NBA
©Getty

Per la prima volta davanti alla stampa dallo scoro settembre, l'ex prima scelta assoluta al Draft 2019 si è detto disposto a firmare immediatamente l'estensione contrattuale da 181 milioni di dollari per 5 anni se i Pelicans gliela dovessero offrire. Scacciando così le voci di un suo malcontento in Louisiana. Ma la società vuole pensarci su 

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Ha disputato solo 85 partite in tre anni, è stato a lungo lontano dalla squadra e le voci sul suo (presunto) malcontento non sono mancate. Eppure Zion Williamson, per la prima volta da settembre davanti a telecamere e microfoni dei giornalisti di New Orleans, non ha esitato a promettere amore eterno (o quasi) ai Pelicans: "Se mi viene proposta l'estensione contrattuale non aspetterei un secondo a firmarla". Certo, verrebbe da dire, soprattutto se dovesse ammontare a 181 milioni di dollari per 5 anni, ma dietro l'entusiasmo della prima scelta assoluta al Draft 2019 c'è anche forse il timore che la squadra voglia tutelarsi dai tanti infortuni del prodotto di Duke e sia più prudente prima di offrire il massimo salariale (per un giocatore in uscita dal rookie contract) a Williamson. Come a dire: se mi danno quel contratto, io lo firmo subito - e ora la pressione è sulla franchigia della Louisiana. "È stato un anno difficile", ha ammesso il n°1 dei Pelicans, che non è mai sceso in campo neppure in una partita per tutta la stagione, a seguito di una frattura al piede destro. "Guardare le partite da bordocampo è orrendo: volevo essere in campo. Mi piace il potenziale di questa squadra, ci sono tanti pezzi giusti già al loro posto e una coesione speciale in spogliatoio. L'ambiente era già buono nei miei primi due anni qui, ma quest'anno - forse anche per merito dei playoff e di una stagione vincente - eravamo ancora più uniti". 

David Griffin: "Il contratto? Una sfida"

Se trattenere Williamson a New Orleans sembra essere una priorità per la franchigia della Lousiana - che aggiungerebbe a Brandon Ingram e C.J. McCollum una terza superstar, potenzialmente quella più luminosa - la storia clinica del giocatore induce cautela al momento di offrire una possibile estensione contrattuale. New Orleans potrebbe cercare di tutelarsi come fatto dai Philadelphia 76ers con Joel Embiid, anche lui spessissimo costretto ai box nei primi tre anni di carriera NBA, inserendo nel rinnovo contrattuale soglie minime di numero di gare giocate prima di elargire il massimo salariale previsto. "Per il momento ci concentriamo sulla sua salute: vogliamo che stia bene e che sia al massimo", le parole del presidente delle basketball operations David Griffin. "Poi quando sarà il momento parleremo del contratto: sarà una bella sfida, ma siamo pronti ad affrontarla". 

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