NBA Finals, i 10 migliori giocatori in campo per ESPN: meglio Steph Curry o Jayson Tatum?
Tutto pronto a San Francisco per l'inizio dell'ultima serie stagionale che assegnerà il Larry O'Brien Trophy a una tra Golden State e Boston: determinante sarà anche l'impatto dei singoli e non solo la capacità di due squadre come Warriors e Celtics di incidere. In un testa a testa che si preannuncia spettacolare, il talento individuale spesso potrà fare la differenza: quali sono i giocatori migliori in campo? Scopriamolo insieme
Quarto tra i giocatori Celtics per minuti in campo ai playoff, nonostante sia partito titolare soltanto in cinque delle 18 sfide affrontate da Boston in post-season: la sua mobilità e la capacità di essere pericoloso dall’arco (da cui sta tirando con oltre il 40%) potranno permettergli di guadagnare ulteriore considerazione rispetto a Robert Williams III. Con lui sul parquet sarà d’obbligo provare a cambiare sui blocchi con aggressività, cercando di contenere il più possibile Steph Curry e Jordan Poole
Il suo tempo sul parquet sarà direttamente proporzionale alla capacità di difendere sul pick&roll: Poole è finito spesso in panchina contro i Mavericks dopo che Luka Doncic e Dallas hanno provato in ogni modo a coinvolgerlo a livello difensivo - cercando di impegnarlo ben oltre le sue capacità. Contro Tatum e Brown sarà lo stesso, ma coach Kerr potrebbe accettare qualche “problema” a protezione del ferro pur di sfruttarne le doti quando si tratterà di fare canestro
Uno dei potenziali MVP delle finali di Conference, determinante dopo aver saltato gara-1 causa COVID e nonostante il 3/17 al tiro raccolto nelle ultime due partite della serie. La sua versatilità infatti non ha prezzo, come dimostrano gli oltre 19 punti su 100 possessi di differenziale che garantisce a Boston la sua presenza sul parquet (rispetto a quando va a sedersi in panchina). La speranza è quella di festeggiare domani notte i 36 anni con una vittoria e poter puntare così al titolo NBA
Tre anni dopo Klay Thompson è di nuovo in campo, da protagonista, alle NBA Finals - ultimo palcoscenico su cui era salito prima di abbandonare il campo causa infortunio contro i Raptors nel 2019. Senza la sua doppia cifra alla voce “punti”, Golden State ha perso in tre occasioni su cinque, ma probabilmente verrà chiesto al talento Warriors un contributo soprattutto a livello difensivo - su Jaylen Brown e più in generale in marcatura per contenere diverse tipologie di avversari
Nonostante le diverse opzioni a disposizione dei Celtics, non ci sono dubbi riguardo il fatto che sarà Marcus Smart a prendersi cura di Steph Curry a protezione del ferro - è lui lo specialista deputato a limitare il n°30 Warriors, provando a ritrovare la sua migliore condizione fisica da una parte e in attesa di un raddoppio (che dovrà arrivare) dall’altra
Non sarà il miglior giocatore a disposizione degli Warriors, ma è di certo il più importante talento per gli equilibri di tutta Golden State - l’ago della bilancia delle fortune della squadra di San Francisco, che dipende letteralmente dal suo rendimento a protezione del ferro. Senza quello i ragazzi di Steve Kerr sono spacciati
Chi lo avrebbe mai detto che Golden State sarebbe riuscito a rendere Andrew Wiggins prima un All-Star e poi una pedina fondamentale, addirittura un giocatore da top-3 in vista dell'inizio della Finals NBA. Il suo 54% di percentuale effettiva dal campo ai playoff può essere una delle chiavi per quel che riguarda la “terza opzione” in attacco per Golden State: sfruttarlo di più può essere un vantaggio
I suoi 46 punti in gara-6 contro i Milwaukee Bucks è soltanto uno degli acuti che hanno segnato il cammino dei Celtics, pronti a tornare alle NBA Finals a 12 anni di distanza dall’ultima volta - quando nel 2010 si arresero ai Lakers. Stavolta Jayson Tatum è chiamato ad affrontare un altro ostacolo altrettanto impervio: nessuno come lui può incidere su entrambi i lati del campo, ma c’è chi è più forte di lui secondo ESPN
Gli anni passano, ma il talento resta: Steph Curry è uno dei migliori giocatori all-time nella storia del gioco, di cui ormai conosciamo tutto tranne che i limiti smisurati di una carriera della quale sta scrivendo un’altra meravigliosa pagina. Non poteva che essere lui il giocatore migliore secondo ESPN