NBA, le finali a Boston dopo 12 anni: la festa in città, dentro e fuori il TD Garden. FOTO
Era dal 2010, dalla serie andata a 7 gare e persa contro gli odiati rivali dei Los Angeles Lakers, che Boston non ospitava più le finali NBA. E l'entusiasmo della città è catturato dalle foto scattate fuori, dentro e attorno al campo di casa dei Celtics. Perché un'intera città scende in campo per arrivare al titolo n°18
I BANNER PER STRADA: DA TATUM... | Su Staniford Street, la strada che poi diventa Causeway (ovvero l'indirizzo del TD Garden) è un continuo succedersi di banner con i protagonisti della grande cavalcata che ha portato i Celtics - a 12 anni dall'ultima finale, a 14 dall'ultimo titolo - di nuovo sul palcoscenico più prestigioso
UNA FERITA APERTA | Su Canal Street, invece, si va a rendere omaggio - con il magone - al Four's, per anni autentico covo di tifosi biancoverdi (e non solo: qui si fermavano regolarmente le cheerleader della squadra, qualche dirigente, a volte qualche giocatore). Fatale la pandemia: sulla porta sono rimasti i fogli che notificano l'avvenuta chiusura. La notizia che ogni tifoso dei Celtics non avrebbe mai voluto sentire: la fine di un'era
TRA TD GARDEN E NORTH STATION | Si arriva finalmente alla casa di Tatum & Co.. Il via vai da queste parti non manca mai: quando gioca Boston si riempe di tifosi, nelle altre occasioni il traffico è assicurato dalla fermata della metro, utilizzatissima dalla gente di Boston
IL TRIFOGLIO | Uno degli storici simboli di Boston e dei Celtics fa bella mostra di sé alla base di un paio di scale mobili che permettono l'accesso all'arena
BANNER N°18 | Si chiama non a caso "Banners", uno sports bar a ridosso proprio del TD Garden, e la scritta che campeggia fuori dalle vetrine è emblematica: "It's all about 18", ovvero "Conta solo il 18° titolo". L'unico obiettivo della stagione, per alzare un altro banner dopo quello del 2008
L'AMORE PER IL GIOCO | "Loving the game is in our DNA": è proprio così, a Boston "amare il gioco fa parte del DNA di ogni tifoso. E non solo per i Celtics, ma tantissimo anche per Red Sox (baseball) e Bruins (hockey), e in parte anche per i Patriots (che però giocano fuori città)
SI ENTRA | Arrivati a destinazione, è il momento di varcare la soglia del TD Garden ed entrare all'interno della casa dei Celtics. Anche sulla porta degli ascensori si ricorda l'unicità del luogo: "Dove facciamo la storia", c'è scritto, alludendo ai banner dei titoli di Bruins e Celtics, vinti in questa arena
LA VISTA SU BOSTON | Ai piani più alti, lungo le aree comuni che corrono tutto attorno al campo, non mancano ristoranti, birrerie e shop. E poi ci sono spazi dove rilassarsi un po' di più, magari godendosi uno squarcio della città. Gli sguardi di Brown e Tatum incomnbono dall'alto...
UN QUINTETTO + IL SESTO UOMO | Il rifacimento di un simil marquee vede i numeri di maglia dei cinque titolari dei Celtics associati ai loro soprannomi o ai traguardi ottenuti: il n°0 (Tatum) è l'MVP di squadra, il 36 (Smart) è il miglior difensore NBA, il 7 è semplicemente JB (Jaylen Brown), mentre il 42 è "Big Al" (Horford) e il 44 "Time Lord (Robert Williams). A loro si sommano i 19.579 del TD Garden e... tu!
IL MANTRA STAGIONALE | Ritorna anche all'interno del TD Garden la parola d'ordine che fin dal primo giorno è stata scelta come grido di battaglia da Brad Stevens e coach Ime Udoka, il suo successore sulla panchina biancoverde. "Conta solo il titolo n°18. Forza Celtics". E adesso mancano solo tre vittorie
PULIZIE | Possono sembrare dei gigantesci mouse pad oppure degli "stracci" per poter pulire il parquet. I loghi ovviamemnte non mancano: quello dei Celtics e quello delle finali. Dell'avversaio però nessuna traccia
CANESTRO | Da 3.05 a zero: si abbassa il canestro, si guarda da vicino tanto il ferro arancione quanto il simbolo NBA a forma di diamante, il riferimento ai 75 anni di storia della lega
"THE BULL GANG" | Un inserviente del Garden ci chiede di fare il giro del bancone dove è seduto e raggiungerlo più vicino a tutti i cimeli che non mancano mai al suo posto di lavoro. Tra questi ci dice di fotografare "The Bull Gang": è il grupo di lavoro che, nel giro di 2 ore e mezza, sostituisci il campo da hockey dei Bruins con quello da basket dei Celtics. Dal ghiaccio al parquet, in tempo quasi zero
LA MAPPA, POSTO PER POSTO | Si chiama "Celtics floor seating", ed è la mappa su carta che si trova appesa alle pareti nei sotterranei dei TD Garden che riporta ogni singolo posto a sedere del campo di casa dei biancoverdi
JUMBO+BANNER | L'attenzione è catturata dalle immagini proiettate dal maxischermo, ma appena dietro incombono i banner che ricordano tutti i titoli NBA vinti dalla franchigia
ALLENAMENTO DAVANTI ALLE CAMERE | L'ultima mezz'ora di allenamento i Celtics (e anche gli Warriors) la conducono sotto gli occhi attenti dei giornalisti e davanti a quello di telecamere e macchine fotografiche
INVIATO SPECIALE | Post-allenamento è il momento delle conferenze stampa. Seduto in ultima fila, tra i giornalisti, c'è anche uno che giornalista non è: è Scottie Barnes, la matricola di Toronto che quest'anno ha vinto il titolo di Rookie dell'Anno. Vuole ascoltare cos'ha da dire Steph Curry: per imparare dai migliori