L'allenatore dei Golden State Warriors ricorda la visita del fuoriclasse svizzero alla squadra nel 2017, durante una trasferta a Shanghai, e disegna un interessante paragone tra la sua superstar e l'ex numero uno del tennis mondiale
SAN FRANCISCO - Prima di gara-5, lo show di Curry in gara-4 ancora fresco negli occhi, Steve Kerr sorprende tutti con un paragone per il suo n°30. "Mi ricorda Roger Federer", dice (scatenando la reazione divertita dello stesso Curry: "Voglio una lista di tutti i grandi a cui mi ha paragonato: una volta è Tim Duncan, un'altra Federer..."). Ma Kerr spiega nei dettagli il perché: "C'è una cosa che unisce questi due grandi campioni, e anche altri: la gioia con cui affrontano la routine del loro lavoro quotidiano. Steph è così: un metronomo, ogni giorno il suo lavoro è lo stesso - sala pesi, tiri, allenamento, video - ma fa tutto sempre con grande gioia, perché ama il processo che porta poi alle vittorie. C'è disciplina e c'è anche passione, unite".
L'aneddoto dell'incontro a Shanghai con Federer
E poi Kerr racconta di quando proprio i Golden State Warriors al completo, in trasferta a Shangai nell'ottobre 2017, ricevettero la visita del campione svizzero: "Draymond Green gli chiese: 'Ma come fai a continuare a giocare in questo modo dopo 20 anni?'. La sua risposta fu semplicissima: 'Amo la mia routine quotidiana', disse. 'Mi alzo, preparo la colazione ai miei figli, li accompagno a scuola, vado ad allenarmi e continuo ad amare la competizione. E ogni giorno, quando mi addormento, penso a che giornata meravigliosa ho appena vissuto'. Ecco, con queste parole Federer mi ha ricordato proprio l'approccio alla vita e alla sua professione di Curry", conclude Kerr: "Solo se ami quello che fai così tanto, come nel loro caso, puoi continuare a lavorare e migliorare negli anni come hanno fatto loro".
