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NBA, Biyombo incontra il Papa: "Se lui non va in Congo, porto io il Congo dal Papa"

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Il centro di riserva dei Phoenix Suns, visto recentemente anche sulla copertina di TIME magazine, ottiene udienza privata da papa Francesco a cui illustra l'impegno umanitario che lo ha visto organizzare camp di basket e costruire scuole e ospedali nel suo nativo Congo

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Papa Francesco sarebbe dovuto andare in visita in Congo (e in Sud Sudan) dal 2 al 7 di luglio, ma un infortunio ai legamenti del ginocchio destro - infortunio che ogni giocatore NBA, compreso Bismack Biyombo, conosce bene - gli ha imposto di rimandare la visita. Così, nelle parole dello stesso centro dei Phoenix Suns (il giocatore di basket sicuramente più rappresentativo del suo Paese), "se il Papa non va in Congo, posso pensare di portare io il Congo dal Papa". E così è stato, con una visita privata che ha visto Biyombo mettere al corrente papa Francesco delle sue iniziative umanitarie nel suo Paese d'origine, dai camp di basket organizzati per i ragazzi, alla costruzione di scuole e ospedali, fino alla recentissima inaugurazione di una nuovissima struttura medica dedicata al padre (defunto) del giocatore dei Suns. 

Biyombo, che non molti mesi fa è finito anche sulla copertina di "TIME" magazine per i suoi sforzi umanitari, si è detto "onorato di poter essere alla presenza del Papa, un'autentica benedizione. Avrei voluto che mia madre fosse qui con me in questo momento, ma sono sicuro che sia felicissima di vedermi in sua compagnia". 

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