NBA, sei giocatori che non hanno ancora la loro maglia ritirata (e il perché)
È uno dei massimi riconoscimenti per ogni giocatore NBA: quando una squadra "ritira" la maglia a un proprio campione significa che nessun altro, nella storia della franchigia, potrà mai più indossare quel numero. Questi sei fuoriclasse si sarebbero meritati un trattamento del genere, ma per vari motivi ancora così non è stato. Scopriamo il perché
GEORGE MIKAN, MINNEAPOLIS/LOS ANGELES LAKERS | Il primo grande centro nella storia del gioco: cinque volte campione con la maglia dei Lakers, tre volte capocannoniere NBA, una volta miglior rimbalzista, quattro volte All-Star (e anche MVP della partita delle stelle) è stato inserito anche nella lista dei migliori 75 di sempre appena celebrata
PERCHÉ? | Il motivo per cui il n°99 di Mikan manca nella lunga lista di maglie ritirate in casa Lakers è dovuta al fatto che la sua carriera si è svolta interamente quando la franchigia si trovava ancora nel Minnesota e non in California. I Lakers hanno ufficialmente "onorato" Mikan e il suo n°99 ma la maglia non è stata ritirata
PAUL ARIZIN, PHILADELPHIA/GOLDEN STATE WARRIORS | Dieci volte All-Star, campione NBA con gli Warriors nel 1956, Arizin è stato per due volte il miglior realizzatore NBA e ha sempre trovato un posto nelle liste dei migliori giocatori redatte dalla lega (per il 25°, il 50° e il 75° anniversario)
PERCHÉ | Anche in questo casa, come per Mikan, il motivo per cui la sua maglia n°11 (oggi indossata negli Warriors da Klay Thompson) non trova spazio al Chase Center è perché Arizin ha giocato sempre a Philadelphia, prima cioè, che gli Warriors si trasferissero sulla costa ovest
ARTIS GILMORE, CHICAGO BULLS | "The A-Train" è stato per sei volte un All-Star NBA, quattro con la maglia dei Chicago Bulls e dal 2011 è nella Hall of Fame di Springfield. Al primo anno ai Bulls ha guidato la squadra per punti, rimbalzi e stoppate
PERCHÉ | Forse perché il picco della sua carriera è stato nella ABA, con la maglia dei Kentucky Colonels. Della lega "alternativa" è stato prima MVP (nel 1972) e poi campione (nel 1975, con anche il premio di MVP dei playoff). O forse anche perché a Chicago sono davvero "difficili" quando c'è da ritirare una maglia: solo 4 i numeri appesi al soffitto dello United Center: Sloan, Love, Pippen e (ci mancherebbe...) Michael Jordan
GARY PAYTON, SEATTLE SUPERSONICS | Miglior difensore NBA nel 1996, "The Glove" è stato a lungo (insieme a Shawn Kemp) il simbolo dei Sonics, per tutti gli anni '90 (prima di vincere il suo unico titolo NBA a Miami nel 2006). Per ben 10 volte, mentre indossava la maglia dei Supersonics, è stato convocato per l'All-Star Game: fa anche lui parte della lista dei migliori 75 di sempre annunciata quest'anno a Cleveland
PERCHÉ | Perché non ha voluto lui. Con il trasferimento dei Sonics da Seattle a Oklahoma City (i Thunder nel 2008 sono nati sulle ceneri dei Sonics), "la città dello smeraldo" è rimasta senza una squadra NBA. Ma Payton spera ancora che prima o poi una franchigia possa tornare a Seattle, e il nome "Supersonics" in quel caso spetterebbe di diritto alla nuova squadra della città. Solo allora, ha detto il n°2 di Seattle, "darò l'ok perché la mia maglia sia ritirata". A Seattle, però. Non a Oklahoma City
STEVE NASH, PHOENIX SUNS | Due volte MVP NBA in annate consecutive (2005 e 2006), otto volte All-Star (e sei di queste convocazioni le ha ricevute giocando per Phoenix), in maglia Suns è stato anche per cinque stagioni il miglior passatore NBA. Anche lui votato nella lista dei migliori 75 giocatori di sempre della NBA
PERCHÉ | L'ultimo giocatore dei Suns a vedere la propria maglia ritirata è stato sì un playmaker, ma non Nash, bensì Kevin Johnson. I Suns onorano i propri campioni anche con l'ingresso nel "Ring of Honor" (e Nash ne fa parte), ma per il momento la sua maglia n°13 non fa ancora parte di quel novero (molto ristretto: sono solo cinque) che nessun altro giocatore dei Suns potrà mai indossare
KEVIN GARNETT, MINNESOTA TIMBERWOLVES | A Minneapolis "KG" ha legato la maggior parte della sua carriera NBA: è stato votato MVP nel 2004 e 10 delle 15 apparizioni all'All-Star Game le ha fatte rappresentando i Timberwolves. Per quattro anni in fila - sempre a Minnesota - ha vinto la classifica di miglior rimbalzista NBA. Fa parte della lista dei Top75 della storia della lega
PERCHÉ | Eppure il suo numeo (il 5, non il 21) è stato ritirato a Boston - dove ha aiutato i Celtics a vincere il titolo NBA nel 2008, appena lasciati i T'Wolves - ma non nel Minnesota. Il motivo? I rapporti (freddissimi) tra il giocatore e l'ex proprietario della squadra Glen Taylor. Ora che a Minneapolis c'è una nuova proprietà, forse finalmente verrà il momento di ritirare la n°21 di Garnett