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NBA, dentro il meeting tra i Lakers e LeBron: Anthony Davis al centro dell'attacco

NBA
©Getty

Si è parlato tanto di soluzioni tecniche (e poco di estensioni contrattuali) nel recente incontro tra LeBron James, il suo agente, il neo allenatore Darvin Ham e Rob Pelinka, il general manager della squadra. Con l'attenzione sul ruolo delle altre due stelle gialloviola (Anthony Davis e Russell Westbrook) e una promessa fatta a LeBron: farlo restare ai Lakers fino alla fine della sua carriera

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L'incontro è avvenuto settimana scorsa, i protagonisti sono stati LeBron James, il suo agente Rich Paul, il general manager dei Lakers Rob Pelinka e il nuovo allenatore gialloviola Darvin Ham. L'oggetto del meeting, in apparenza, doveva essere l'estensione contrattuale di James, con l'ipotetico biennale da 97.1 milioni di dollari sul tavolo. Si è invece parlato solo marginalmente di quello, assicura una fonte solitamente bene informata come Chris Haynes di Yahoo! Sports. A essere analizzati nel dettaglio dell'incontro, infatti, sono state maggiormente le strategie future dei Lakers per assicurare a LeBron una squadra sempre competitiva per il titolo finché sarà in gialloviola - un qualcosa che Pelinka ha assicurato in prima persona alla sua star. Come, però, è un altro paio di maniche ("Con un approccio paziente al mercato", è stato detto). Quello che è emerso, però, è l'intenzione di coach Ham di fare di Anthony Davis - e non di James - il punto focale dell'attacco dei Lakers, piano condiviso e approvato dallo stesso LeBron, vicino ai 38 anni e già disposto fin dal suo arrivo a L.A. a recitare un ruolo di "spalla" al suo compagno n°3. Cosa spesso non accaduta, anche per via dei ricorrenti problemi fisici di Davis, attorno ai quali però oggi c'è ottimismo in casa Lakers, convinti che l'ex Pelicans sia pronto a sopportare un peso maggiore sulle sue spalle grazie alle migliorate condizioni fisiche. 

Westbrook e il tiro da tre (dagli angoli) 

L'altro punto emerso dall'incontro è una fiducia da parte del coaching staff di L.A. nel ruolo di Russell Westbrook come tiratore da tre dagli angoli, una zona del campo da cui l'anno scorso ha realizzato oltre il 45% delle conclusioni prese (seppur su meno di un tentativo a sera), contro il 26% sfoggiato nelle conclusioni frontali dalla lunga distanza. In un incontro definito "produttivo" dalle parti, non è emerso nient'altro di particolarmente significativo se non la chiara volontà di Pelinka - ribadita una volta di più al giocatore - di mantenere LeBron James in gialloviola fino alla fine della sua carriera. Ma tutto dipenderà dalle possibilità reali di anello del n°6. 

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