NBA, caso Westbrook: tutti gli scenari possibili lontano da L.A. dopo l'arrivo di Beverley
Beverley e Westbrook non si amano, è risaputo. L'arrivo del primo spinge ancora più lontano da Los Angeles il secondo (nonostante il tweet di LeBron James). I Lakers hanno ancora tre scenari possibili da percorrere per liberarsi del loro n°0: ecco le tre squadre che potrebbero rendere l'affare possibile
MIGLIORI NEMICI DAL 2013 | Non si sono mai amati, e questo è un eufemismo. La "rivalità" tra Russell Westbrook e Patrick Beverley risale a quando ancora il primo giocava a OKC e il secondo a Houston, quasi 10 anni fa. Playoff 2013, un tentativo di rubata (a gioco fermo) di Beverley causa la lesione del menisco a Westbrook: da allora i due non sono mai stati migliori amici
PAROLE | Poi nel 2019 le cose, se possibili, sono perfino peggiorate. "Vi inganna tutti facendovi credere che difende sul serio - scrive su Twitter Westbrook - mentre invece non marca nessuno e non fa altro che correre in giro per il campo non combinando nulla". Beverley non la prende bene: "Quelle parole hanno danneggiato la mia carriera, cambiando la percezione degli allenatori nei miei confronti", la sua replica amara
UNO DI TROPPO | Oggi i due si ritrovano (ritroverebbero?) compagni di squadra, ai Lakers. Ma, come ha fatto subito notare Jovan Buha su The Athletic, "l'arrivo di Beverley rende più probabile che Westbrook non sia più a roster con i Lakers all'inizio del training camp". Sembra lo scenario più logico, ma su Twitter entra in scena anche LeBron James...
IL COMMENTO DEL "RE" | Nelle ultime ore, infatti, non è passata inosservata la risposta data via Twitter da LeBron James in una discussione che per l'ennesima volta evidenziava una mancanza di rispetto per il n°0 gialloviola, giocatore capace di essere MVP NBA nella sua carriera oltre che miglior realizzatore e passatore. Ma se il commento di James è sembrato un endorsement alla presenza anche futura di Westbrook in gialloviola ("Non vedo l'ora che quest'anno si scateni"), Buha disegna due scenari completamente diversi per il futuro del giocatore
WESTBROOK COME WALL | I Lakers, scrive Buha, potrebbero riservare al loro n°0 lo stesso trattamento "à la Wall" riservato dagli Houston Rockets all'attuale giocatore dei Clippers. Non farebbe l'interesse né di una né dell'altra parte (i Lakers non si rafforzerebbero, Westbrook resterebbe fermo), ma è una possibilità
TRE SCENARI DI TRADE | L'altra possibilità è che Rob Pelinka riesca in quello che ancora quest'estate non è riuscito a fare: imbastire uno scambio per liberarsi di Westbrook. E a oggi sono tre le franchigie a cui i Lakers possono ancora guardare per sperare di riuscirci. Ecco quali
INDIANA PACERS | Westbrook e una prima scelta (2027) nello scenario desiderato dai Lakers; Westbrook e due prime scelte (2027 e 2029) in quello richiesto dai Pacers. La contropartita sarebbe formata da Myles Turner e Buddy Hield: diventerebbe centro e guardia titolare dei gialloviola (e il secondo ha avuto Pelinka come proprio procuratore). Il quintetto Beverley-Hield-James-Davis-Turner tornerebbe a far sognare L.A.
SAN ANTONIO SPURS | Gli Spurs hanno tanto margine di manovra salariale ma non molti pezzi che potrebbero interessare ai Lakers (che vogliono comunque ottenere giocatori che li possano avvicinare al ruolo di contender): non lo sono né Josh Richardson (in scadenza di contratto) né Doug McDermott. E allora la voce di un accordo coi texani potrebbe essere usata da Pelinka solo per spaventare i Pacers e convincerli ad accettare una sola prima scelta assieme a Westbrook
UTAH JAZZ | L'ipotesi più affascinante (e forse fantasiosa), quella di uno scambio a tre. Ai Jazz andrebbero le prime scelte tanto dei Knicks quanto dei Lakers (New York potrebbe inserire anche Fournier e uno tra Toppin e Reddish), i Knicks finalmente metterebbero le mani su Mitchell, L.A. potrebbe ottenere rinforzi sia dai Utah (Malik Beasley? Rudy Gay?) che, indirettamente, da New York (Fournier? Reddish?)