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NBA, nuova stagione, vecchio Kyrie Irving: la star dei Nets resta enigmatico e controverso

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©Getty

Le ultime (e non solo le ultime) esternazioni via social della point guard di Brooklyn mantengono in costante allarme la franchigia newyorchese, insicura sul tipo di "committment" e di dedizione totale alla squadra Irving saprà assicurare in questa annata. Ora che ogni limite al suo impiego in campo è stato rimosso e il giocatore può tornare a essere disponibile per tutte le gare della nuova stagione

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Tra le squadre sicuramente più attese dalla stagione ci sono i Brooklyn Nets, e tra i nomi sotto i riflettori quello di Kyrie Irving continua a essere tra i più scrutinati. Ora che anche il Canada ha rimosso l'obbligo di vaccinazione per varcare i propri confini, Irving è al 100% a disposizione dei Nets, abile e arruolato per tutte le 82 gare stagionali, ma perché questo suo "impegno" sia reale Brooklyn ha bisogno che la propria superstar metta il giusto focus sul campionato che va a iniziare. E i dubbi, quando si parlano di Kyrie Irving, non mancano mai. Solo una settimana fa, infatti, la point guard dei Nets ha ripreso attraverso una storia sul suo account Instagram un video di Alex Jones, uno dei teorici cospirazionisti più conosciuti d'America (che arriva a negare anche la strage scolastica di Sandy Hook). Nel video si parlava apertamente di un "organizzazione tirannica chiamata Nuovo Ordine Mondiale intenzionata a governare sulla Terra attraverso la diffusione di malattie e virus tra la popolazione mondiale". "Alex Jones ha provato ad avvertirci", il commento al video postato da Irving che ha suscitato non poche polemiche. Non solo: a queste polemiche, il n°11 dei Nets ha risposto pubblicando - questa volta su Twitter - una GIF con protagonista una giovane Janet Jackson che alza le spalle a la didascalia "Eppure è vero"

Nel mirino di Kyrie Irving ci sono anche i mass media

Pur potendo tornare in campo a tutti gli effetti come qualsiasi altro giocatore NBA, le posizioni di Irving sul vaccino e sulla questione pandemia non sono poi minimamente cambiate, come testimonia un tweet ancora più recente (del 20 settembre) in cui Irving afferma: "Se ora posso svolgere il mio lavoro pur senza essere vaccinato voglio che lo stesso valga per tutti i miei fratelli e sorelle senza un vaccino, senza che loro siano per questo discriminati, offesi o licenziati", aggiungendo: "Questo binomio vaccino/pandemia che ci è stato imposto è una delle più grandi violazioni dei DIRITTI UMANI della storia". I mass media, poi, restano constantemente nel mirino di Irving, altro aspetto che non tranquillizza i Nets, visti gli obblighi dei giocatori di doversi relazionare con i giornalisti su base quotidiana: "Quando sarete pronti per liberarvi dal controllo dei media sulle vostre coscienze e sulle vostre emozioni - ha scritto Irving lo scorso 11 agosto dal suo account Twitter - allora venite a incontrarmi su una delle mie piattaforme (social) per discuterne assieme. Alla mia tribù piace parlare della VERITA' e di quello che sta realmente accadendo". Un messaggio chiuso da un'ultima frase - augurante un definitivo "cambio di paradigma" - che conferma come interessi e convinzioni del giocatore sembrano continuare a portarlo lontano da una totale dedizione all'impegno assunto con i Nets. Nel rispetto delle inalienabili libertà di tutti, a Brooklyn sperano che il via della stagione riporti un Irving maggiormente concentrato sul campo

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