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NBA, Dennis Schröder si difende: "Non ho rifiutato 84 milioni dai Lakers"

LAKERS
©Getty

Dopo più di un anno, Dennis Schröder è tornato ai Los Angeles Lakers sostenendo di avere ancora "un lavoro non finito" con la franchigia gialloviola. Ma dopo il suo primo allenamento con LeBron James e compagni ha tenuto a ribadire: "Non ho rifiutato 84 milioni dai Lakers: non c’è mai stato un contratto offerto". La questione però è diversa

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Dopo aver ritardato di qualche settimana il suo arrivo a Los Angeles per problemi con il visto, Dennis Schröder ha finalmente completato il suo primo allenamento con i Lakers per cominciare la sua seconda avventura in gialloviola. La prima, però, è ancora argomento di discussioni: dopo essere arrivato nell’autunno del 2020 dopo un’ottima stagione agli Oklahoma City Thunder, il tedesco era stato uno dei protagonisti del buonissimo avvio dei Lakers, che a metà febbraio avevano un record di 22 vittorie e 7 sconfitte. È attorno a quel periodo però che le discussioni attorno alla sua estensione di contratto hanno cambiato la traiettoria della sua carriera e anche quella della franchigia: secondo quanto riferito l’entourage di Schröder ha interrotto le discussioni con i Lakers, preferendo attendere la off-season per trovare un nuovo contratto, e complici infortuni e Covid i Lakers hanno cominciato a deragliare, chiudendo la stagione con un record di 20-23. Il resto è storia: Schröder ha giocato dei pessimi playoff contro Phoenix (14.3 punti e 2.8 assist di media con il 40% al tiro) e il mercato attorno a lui si è azzerato, costringendolo a firmare un annuale da 5.9 milioni di dollari con i Boston Celtics — che a metà stagione lo hanno scambiato a Houston e da lì in poi sono decollati fino a raggiungere le finali NBA.

La seconda chance di Schröder: "Il coach sa cosa posso dare"

Anche quest’estate Schröder è stato a lungo senza squadra, salvo poi disputare un ottimo Eurobasket con la nazionale tedesca tanto da meritarsi una “seconda chance” con i Lakers. Dopo il suo primo allenamento, però, ci ha tenuto a ribadire la sua versione dei fatti: "Alla fin fine, non c’è mai stato un contratto" ha detto il playmaker. "Non ho mai avuto il contratto davanti, perciò non ho mai rifiutato nulla… Semplicemente non è la verità". La stessa ESPN però la definisce come una questione di "semantica", visto che è stato l’entourage di Schröder a interrompere qualsiasi conversazione sull’estensione (e quindi di fatto rifiutandola), convinti di poter ricevere più di 100 milioni in free agency. La realtà dei fatti è stata ben diversa, ma pur ammettendo che il suo obiettivo è ancora quello di firmare un contratto lungo e remunerativo, Schröder si è ripresentato con atteggiamento propositivo nei confronti della squadra: "Voglio aiutare la squadra a vincere. Coach Darvin Ham mi conosce da 10 anni [i due si conoscono dai tempi di Atlanta, all'inizio della carriera NBA del tedesco, ndr], perciò sa che cosa posso dare. Il mio obiettivo è completare il lavoro che ho lasciato a metà qui. L’intera situazione coi Lakers è stata strana, per questo ho detto ‘Gioco anche gratis’. Voglio sistemare quanto successo". Forse non ci saranno 84 milioni ad attenderlo, ma Schröder non può permettersi di sprecare la seconda chance con i gialloviola.

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