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NBA, la lega punisce i Philadelphia 76ers: tolte due seconde scelte al Draft

MERCATO NBA
©Getty

L'investigazione portata avanti dalla NBA sul tampering dei Philadelphia 76ers ha confermato che la franchigia guidata da Daryl Morey ha parlato con i free agent PJ Tucker e Danuel House prima che fosse permesso dal regolamento. Per questo ai Sixers sono state tolte le seconde scelte al Draft nel 2023 e 2024: anche un'altra squadra rischia una punizione simile

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Dopo un lungo percorso di investigazione cominciato quest’estate, la NBA è giunta al suo verdetto sui Philadelphia 76ers. La franchigia guidata da Daryl Morey era finita sotto la lente di ingrandimento della lega a seguito di una possibile violazione per "tampering", cioè contatti con free agent (o giocatori sotto contratto con altre squadre) prima dei termini prestabiliti. Nel caso specifico, la NBA ha confermato che i Sixers hanno parlato con due free agent, PJ Tucker e Danuel House, prima dell’apertura ufficiale del mercato prevista per l’1 di luglio. Pur non ritenendo di dover annullare i contratti firmati, la lega ha comunque punito i Sixers togliendo loro due seconde scelte al Draft nel 2023 e nel 2024, seguendo la linea già tracciata in passato per punire Milwaukee (per Bogdan Bogdanovic), Miami (Kyle Lowry) e Chicago (Lonzo Ball). Nessuna punizione invece per quanto fatto con James Harden, che ha legittimamente rinunciato a circa 15 milioni di dollari per permettere ai Sixers di firmare free agent sul mercato. "I Philadelphia 76ers hanno cooperato con l’investigazione e hanno accettato la decisione della lega" ha scritto la squadra in un comunicato. "Voltiamo pagina, concentrandoci sulla stagione che ci attende".

Anche i Knicks rischiano per Jalen Brunson

Parallelamente all’investigazione sui Sixers, la NBA non ha ancora concluso quella sui New York Knicks e i loro contatti con Jalen Brunson. L'ex giocatore di Dallas ha contatti molto stretti con la franchigia newyorkese (suo padre è assistente di coach Thibodeau in panchina, il capo della dirigenza Leon Rose è suo padrino di battesimo), il che rende forse più difficile per la NBA identificare una vera e propria violazione per tampering. Resta il fatto che anche i Knicks potrebbero essere puniti in maniera simile a quanto accaduto ai Sixers, anche se ancora non è stata presa una decisione. Il tampering è uno degli argomenti di discussione attualmente sul tavolo tra la NBA e l’associazione giocatori per il rinnovo del contratto collettivo, cercando un modo per contrastare questa pratica diventata ormai abitudine nelle contrattazioni con i free agent.

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