NBA, i risultati di oggi: Milwaukee fa sei su sei, Brooklyn rischia ma vince
Milwaukee deve giocarsela fino all'ultimo, ma batte anche Detroit e vince la sesta partita su sei di questo inizio di stagione. Brooklyn spreca un vantaggio di 24 lunghezze, ma supera Indiana grazie ai 36 punti di Kevin Durant (che supera Vince Carter nella classifica marcatori all-time). La sorprendente Utah batte di nuovo Memphis nonostante i 37 punti di Ja Morant, vincono Sacramento, Philadelphia, Toronto e L.A. Clippers con canestro della vittoria di Paul George
CHARLOTTE HORNETS-SACRAMENTO KINGS 108-115 | I Kings ci hanno preso gusto e conquistano così il secondo successo stagionale recuperando 15 lunghezze di svantaggio all’intervallo per battere gli Hornets grazie ai 26 punti di Kevin Huerter e ai 23 (con tanto di due tiri cruciali nel finale) di Davion Mitchell. A spezzare in due il match - e a condannare Charlotte, nonostante i 28 punti di PJ Washington e un quintetto tutto in doppia cifra - ci ha pensato il 37-18 di parziale in favore di Sacramento arrivato nel terzo quarto
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WASHINGTON WIZARDS-PHILADELPHIA 76ERS 111-118 | Torna in equilibrio il record dei Sixers che dopo qualche sconfitta di troppo in avvio di stagione, si prendono anche il successo a Washington grazie ai 23 punti e 17 assist (record in carriera eguagliato) di James Harden, oltre ai 28 punti di un ispirato Tyrese Maxey e a un George Niang che segna quattro triple cruciali nella ripresa. Anche senza l’influenzato Joel Embiid, Philadelphia riesce a controllare senza affanno il match nel finale
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Sotto di 18 lunghezze a inizio quarto periodo, Washington ha tentato invano la rimonta disperata senza riuscire ad acciuffarla, incassando così la seconda sconfitta casalinga della stagione (quattro in totale) nonostante i 32 punti con 9 rimbalzi di Kristaps Porzingis (10/17 al tiro), mentre Bradley Beal si ferma a quota 20 con 6 assist e Monte Morris ne aggiunge 18 con 7/13 dal campo. Troppo poco però per pensare di essere competitivi per un posto ai playoff al momento
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BROOKLYN NETS-INDIANA PACERS 116-109 | I Nets interrompono la loro striscia di quattro sconfitte in fila vendicando l’ultima subita proprio contro i Pacers, ma dopo essere andati sopra di 24 lunghezze nel secondo quarto subiscono la rimonta degli ospiti arrivati alla parità a metà ultimo quarto. Merito soprattutto di un Chris Duarte da 30 punti a cui si aggiungono i 22 di Buddy Hield, ma alla fine a fare la differenza sono le stelle di Brooklyn
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Senza Ben Simmons fermato da un ginocchio dolorante, a caricarsi i Nets sulle spalle è stato ancora Kevin Durant, che con i suoi 36 punti ha firmato la settima partita su sette con almeno 25 punti segnati (record di franchigia per aprire la stagione) e ha superato Vince Carter al 19° posto dei realizzatori all-time. Insieme a lui ci sono 28 punti per Kyrie Irving, contestato da un gruppo di protestanti a bordocampo con delle maglie con la scritta "Fight Antisemitism"
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TORONTO RAPTORS-ATLANTA HAWKS 139-109 | No Fred VanVleet, no problem per i Raptors, che realizzano il loro massimo stagionale per punti travolgendo una diretta concorrente per i playoff come gli Hawks. I padroni di casa hanno vinto tutti i quarti, in particolare l’ultimo per 44-29 per infliggere un pesante -30 a Trae Young e compagni, autori di 18 palle perse di cui 10 solamente dell’All-Star, tenuto a 14 punti e 10 assist con 3/13 al tiro
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Pascal Siakam in compenso ha aggiunto un’altra prestazione da 31 punti e 12 rimbalzi al suo eccellente inizio di stagione, accompagnato dai 21 di Gary Trent Jr. e dai 21+7+8 di Scottie Barnes, partito come point guard titolare nel quintetto atipico di Nick Nurse e autore del suo massimo in carriera con 5 triple a segno. "Non eravamo pronti a giocare e ci hanno fatto il c…" ha ammesso Dejounte Murray senza giri di parole
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MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 110-108 | Continua da imbattuta la marcia di Milwaukee, che ha bisogno però di una tripla "clutch" di Jrue Holiday a 45 secondi dalla fine per spezzare la parità contro i combattivi Pistons. Dopo aver battuto Golden State la sera prima, infatti, Detroit se la gioca fino all’ultimo contro la squadra col miglior record NBA, guidata alla rimonta dai 27 punti di Cade Cunningham e i 23 di Bojan Bogdanovic, recuperando da -16 ma mancando un paio di occasioni per accorciare le distanze dopo il canestro di Holiday
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Il giocatore della settimana a Est Giannis Antetokounmpo ha chiuso un’altra prestazione da 31 punti in 32 minuti pur contribuendo al brutto 11/40 di squadra da tre punti con uno 0/4, trovando però tre compagni in doppia cifra tra cui lo scatenato Holiday (25 punti, 7 rimbalzi e 10 assist con 5/11 da tre), Brook Lopez con 24 e Bobby Portis con 15+12 dalla panchina. Milwaukee si conferma così l’unica squadra imbattuta di questo inizio di stagione
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UTAH JAZZ-MEMPHIS GRIZZLIES 121-105 | Non si ferma la cavalcata casalinga degli Utah Jazz, che portano il proprio record a Salt Lake City sul 4-0 dopo la vittoria arrivata anche contro Memphis, beffata grazie al 38-18 di parziale del secondo quarto che ha spaccato in due la gara senza permettere poi ai Grizzlies di trovare il modo di riportarsi a contatto. Un grande impegno difensivo, unito a una resa e una produzione offensiva di assoluto livello: Utah al momento è troppo forte per tankare, al momento
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Senza Simone Fontecchio - fermato dal COVID - i Jazz sia aggrappano ancora una volta a un Lauri Markkanen versione All-Star: 31 punti con 11/15 al tiro, 4/6 dall’arco, 11 rimbalzi e tutte le giocate utili nel finale che si aggiungono ai 15 punti di Mike Conley che arrivano tutti con i piedi oltre l’arco (5/7 dall’arco), mentre sono 18 i punti segnati da Malik Beasley in uscita dalla panchina in un roster che chiude con ben sei giocatori in doppia cifra
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Dall’altra parte invece Ja Morant le prova tutte per evitare la sconfitta, ma senza Desmond Bane al suo fianco e in una serata in cui non funziona nulla nell’attacco Grizzlies (soltanto 13 assist di squadra a referto a fine gara), l’All-Star di Memphis prova a fare tutto da solo chiudendo con 37 punti, 12/18 al tiro e 12/15 ai liberi - il tutto in soli 31 minuti. Ma a condannare gli ospiti è la resa dalla lunga distanza: 6/26 dall’arco e match mai in discussione nella ripresa
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L.A. CLIPPERS-HOUSTON ROCKETS 95-93 | I Clippers interrompono la striscia di quattro sconfitte in fila ma hanno bisogno di una prodezza di Paul George per riuscirci, nonostante l’avversario di serata abbia perso sette delle otto gare disputate finora segnalandosi come la peggior squadra NBA. Kenyon Martin Jr. vive una grande serata con 23 punti in uscita dalla panchina per gli ospiti, ma l’ultimo pallone finisce nelle mani di Eric Gordon che fallisce il tiro del pareggio chiedendo un fallo che non arriva
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A decidere il match è un grande ultimo minuto di Paul George: dopo tre sanguinose palle perse nei precedenti minuti, la stella dei Clippers prima firma la tripla della parità a 39 secondi dalla fine e poi, dopo aver rubato la palla a Gordon, segna il canestro della vittoria a 6 secondi dalla fine con un difficilissimo tiro in sospensione dalla linea di fondo. Per lui ci sono 35 punti, 9 rimbalzi, 8 assist e 6 recuperi, riscattando un paio di prestazioni opache per guidare i Clippers sempre privi di Kawhi Leonard
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